Ci provo.... abbiate pazienza se annaspo.
Allora, per chi non lo sapesse (gli altri non si spazientiscano) la profondita' di campo (pdc) e' la zona entro la quale gli oggetti sono "accettabilmente" a fuoco (non sono rigoroso, ovviamente ci sono definizioni piu' complete).
In altre parole, se la tua macchina+ottica riesce a mettere a fuoco bene tutto quello che e' tra 80 e 90 cm di distanza ha meno profondita' di campo di una macchina che invece vede bene tra 70 e 100 cm di distanza. Se la macchina e' in grado di mettere a fuoco da una certa distanza (es. 100 cm) fino all'infinito, allora questa si chiama distanza iperfocale.
In linea di massima piu' pdc e' meglio, ma ridurla ad arte e' una tecnica che usano i bravi fotografi. Ad esempio per "staccare" il soggetto facendo sfocare apposta lo sfondo. Se si e' capaci di agire sulle regolazioni della macchina per controllare la profondita' di campo (vedi seguito) si possono fare foto molto piu' belle, suggestive, creative ed artistiche.
Perche' le compatte tendono "intrinsecamente" ad avere piu' pdc o distanze iperfocali inferiori? Prima provo con una descrizione semplice... spero intuitiva.
L'occhio di un criceto ha piu' profondita' di campo dell'occhio di un bue. Per il criceto potra' essere a fuoco tutto cio' che e' da pochi centimetri all'infinito, perche' per il criceto un tavolo e' come una prateria. E' piccolo e per lui spazi piccoli sono un mondo.
Il bue, invece, avendo un occhio grande e con l'aiuto di lenti particolari, potra' anche mettere a fuoco un oggetto a pochi centimetri. Ma tutto cio' che e' appena un po' piu' vicino o piu' lontano gli apparira' sfocato. A meno che il bue faccia un mutuo per comprarsi una serie di lenti strafiche dai maghi dell'ottica giapponesi ;-)
In ogni caso un occhio grande, con una retina grande, ha meno profondita' di campo di un occhio piccolo con una retina piccola.
Nel caso delle macchine fotografiche la retina e' costituita dalla pellicola o dal sensore, se di macchina digitale si tratta. Le digitali compatte hanno una "retina" piu' piccola degli altri tipi di macchine fotografiche. Sono gli equivalenti dei criceti.
Chi ha mangiato pesante puo' fermarsi qui, da ora in poi diventa piu' indigesto, si va nel tecnico
La dimensione del sensore, come si diceva, e' diversa per i vari tipi di macchine. Ho trovato una immagine che mette a confronto le varie tipologie:
Ora, piu' rigorosamente, la pdc aumenta:
1) all’aumento della distanza del soggetto
2) al chiudersi del diaframma
3) al ridursi della lunghezza focale;
La 1) e la 2) fanno parte di quelle regolazioni a disposizione del fotografo creativo (anche le gambe per camminare avanti e indietro sono una regolazione importantissima
) La piu' importante comunque e' l'apertura del diaframma. Se c'e' piu' luce o si ha una pellicola/sensore piu' sensibile o si possono usare tempi di esposizione piu' lunghi... e possibile chiudere di piu'ì il diaframma e avere piu' pdc.
Il nodo della questione, comunque, e' la 3).
Il fatto e' che una macchina con un sensore piu' piccolo, a parita' di lunghezza focale ingrandisce di piu'. In pratica un 50mm con un piccolo CCD e' un teleobiettivo, mentre con una normale pellicola ha un ingrandimento paragonabile all'occhio umano.
La Canon EOS ha un sensore (15.1x22.7) che circa 1.6 volte piu' piccolo della pellicola 24x36mm. Quindi ingrandisce 1.6 volte utilizzando normali obiettivi di una vecchia reflex (per questo il mio vecchio 300mm e' come se fosse un supertele da 480mm e riesco a fare foto alle montagne a 70km di distanza)
Quindi concludendo cosa succede? Per fare le stesse foto con una macchinetta con un piccolo CCD si lavora con obiettivi con lunghezze focali molto piccole. E, in base alla regola 3), questo comporta pdc molto elevate. Un occhio da criceto, appunto.
Occhio, pero'. Sensori piu' piccoli sono meno sensibili. Quindi richiedono aperture di diaframma maggiori, anche se questo non compensa il vantaggio della minore lunghezza focale.
E comunque il sensore piccolo rende piu' semplice avere ottiche con costi umani che fanno cose mirabolanti, tipo zoom da 10-20x.
Questo perche' di solito le aberrazioni sferiche, cromatiche ecc.. sono nella parti periferiche dell'immagine. Proprio quella parte che viene tagliata via da un sensore piccolo, che raccoglie solo la parte centrale dell'imagine messa a fuoco dall'obiettivo. E quindi bastano obiettivi piu' semplici, con meno lenti e meno costose.
Speriamo che si sia capito... e di aver scritto tutto giusto
Saluti dal criceto!
[Modificato da indaco1 07/06/2006 20.27]