Buddleja: come e quando si pota?

Allora nei vivai sono apparse, e ovviamente non potevo che fare il danno... Ho portato a casa non una ma due di questi mostri: Buddleja davidii 'Nanho Blue' e Buddleja davidii 'Royal Red' Adesso però vorrei sapere se si possono "contenere" un attimo vista l'esuberanza che già dimostrano nel vasetto dove le avevano coltivate. So che si possono potare in modo abbastanza drastico, non ho capito se a primavera oppure dopo la fioritura.. Voi le avete? Lo fate o l'avete fatto? Fioriscono per quanto? Ho visto indicazioni che dicono che finiscono a luglio e altre che dicono addirittura settembre. Aiutooooooo

dipenderà come al solito dal clima, la mia è fiorita da circa 1 mese e andrà avanti fino a settembre almeno.
Io la poto in inverno drasticamente e invece durante l'estate, se ho tempo, tolgo i fiori sfioriti .
Le talee radicano facilmente, qualcuno suggeriva di rinnovare sempre le piante così rimanevano sempre piccole e gestibili.
ciao

E' difficile potare una Buddleja in modo che conservi la sua forma naturale senza diventare una vera schifezza, e potare drasticamente ogni anno la indebolisce, accorciando la sua vita.
Faccio un po' la polemica (ma sull'argomento lo sono da sempre): perché non si compera una pianta adatta allo spazio? che senso ha massacrarla ogni anno perché la si vuole diversa da come è naturalmente e più contenuta? è come se la mia mamma mi avesse tagliato le gambe perché erano troppo lunghe e tutti i pantaloni erano corti ...
si comperano piante di taglia più piccola ... se non esistono di quella specie (o di quel genere), si cambia pianta, punto.
C'è un bell'articolo di Laura Bassi al riguardo, prima o poi lo trovo e lo riassumo ... ;

Mhmm Argomento difficile in effetti. Posso dire che però la questione è un pò più vasta di così: ci sono tanti elementi che entrano in gioco. Ne butto qualcuno lì, aperto alla discussione di tutti ovviamente.

Una pianta "adatta allo spazio": mah, bisogna vedere che spazio. Facile se si tratta di un giardino, molto meno quando si parla di spazi cementati, terrazzi o balconi: lo spazio lì non è molto e le condizioni sono imposte (non posso scavare via una pianta e spostarla da qualche altra parte). Quindi se amo le piante, devo per forza impormi di sceglierne a crescita limitata? Mah, non direi. La pianta si adatta allo spazio che trova come ho imparato di recente, poiché fa i conti con la terra, l'aria e l'acqua che ha: cerca quindi di gestirsi al meglio in quelle condizioni. Crescerebbe molto diversamente in altre, per esempio in piena terra. Certo, la pianta va comunque rispettata quindi se si vede che non reagisce bene al modo in cui abbiamo deciso di tenerla si rinuncia, ma un tentativo va fatto perché può riservare delle sorprese, e con le piante capita spessissimo.

E poi non c'è solo il benessere della pianta da tenere in considerazione: ho visto piante bellissime ed enormi su balconi molto piccoli che rendono felici i proprietari di quel piccolo spazio: perché impedire a quelle persone di avere un piacere grande anche con poco?? Già rinunciamo a troppe cose nella vita per doverci limitare oltre il necessario nelle nostre passioni. Se poi la pianta comincerà ad entrare in camera da letto, si fa sempre in tempo a darla ad un'amica con un giardino in costruzione!

E poi, ancora. A parte la mia personale soluzione, bisogna vedere come viene considerata una pianta: noi stessi non siamo affatto rispettosi delle loro reali necessità. Se lo fossimo non compreremmo le piante che vengono vendute come annuali ma che in realtà concludono il loro ciclo di vita qui da noi solo perché muoiono di freddo... Invece spesso lo facciamo, usandole praticamente come oggetti d'arredamento. Questa scelta allora non è molto più crudele di una potatura che, accorcerà forse la vita della pianta, ma che sicuramente sarà moooolto più lunga di una sola estate? Metterle in vaso poi? Sicuramente non è quello l'ambiente che sceglierebbero se potessero, giusto? Anche quelle di piccole dimensioni adorerebbero un bel prato o un bosco ombroso! Però noi le teniamo così, anche perché nel 90% dei casi altrimenti non potremmo semplicemente coltivare nulla...

Insomma, la discussione non è semplice ma è sicuramente interessantissima!

Riporto su questo 3D per annotare che, dopo una pausa verso la fine di agosto-inizio settembre, la 'Nanho Blue' sta facendo una rifiorita veramente degna di nota, non credevo! Appena riesco metto una foto, si sta facendo davvero onore: pannocchie più corte ma più numerose Finita questa ondata poi chiedo lumi per la potatura da chi la coltiva... Traudi? Quanto e come la poti tu? Altri ce l'hanno? Come vi regolate?

[Modificato da xypod 26/10/2006 13.43]

Eccola adesso, proprio carina

Buddleja davidii 'Nanho Blue'

Su Gardenia di questo mese consigliano di potare le buddlje adesso e poi di nuovo a novembre. Il taglio per i 3 anni dall'impianto dovrebbe riguardare tutti i rami riducendoli fino a 50-70cm da terra, tagliando sopra la coppia di gemme opposte. Dopo i 3 anni il taglio diventa di contenimento quindi potatura alta (a partire da 120-130cm da terra) ed eliminazione alla base qualcuno dei rami più vecchi.

Penso proprio che proverò così

La potatura di novembre poi dovrebbe "eliminare un terzo del volume della pianta": penso che sia per eliminare lo sfiorito e rendere la pianta più ordinata - parola che le è del tutto sconosciuta

Dimenticavo: se la cosa può interessarvi, vi segnalo che a Masino il proprietario del vivaio Millefoglie diceva che ad Orticola porterà un nuovo ibrido dalle spighe... albicocca!