Per non spezzarsi la schiena, che non e' bello...

Vi e' mai capitato di farvi venire un'ernia o di allungarvi le braccia come gibboni nel tentativo di portare la spesa sull'ascensore e poi a casa senza fare piu' viaggi che non avete voglia?

O di curvarvi sotto sacchi di terriccio, argilla espansa o puzzolentissimo stallatico?

O di dover portare al quarto piano una quintalata di legna o bricchette per il caminetto?

Se avete risposto si ad almeno una delle tre domande questo post fa per voi.

Sono stato ispirato da un'idea furbissima che viene utilizzata regolarmente nei condomini brasiliani (gran cosa viaggiare in un posto e vedere come vivono loro, non solo ristoranti, resort e bed&breakfast)

Dunque, i brasiliani nell'androne al piano seminterrato dei condomini al livello box, tengono un bellissimo carrello della spesa condominiale. Si, un carrello, in griglia di acciaio cromato, proprio come quello dei supermercati... legato ad una apposita staffa con un lucchetto di cui i condomini del palazzo hanno la chiave. Tu sposti i sacchi dal bagagliaio dell'auto al carello, li porti fin dentro casa tua in cucina di fronte al frigo e alla credenza e poi riporti indietro il carrello. Senza fare neanche un passo con un sacchetto appeso al braccio.

Comodissimo. E semplicissimo. E geniale.

Pensateci alla prossima assemblea condminale quando dovete scervellarvi per proporre qualcosa per fare ancora piu' tardi, dopo che vi siete esauriti per ore parlando di spese e dissanguamenti vari, nonche' di quella solita macchia di umidita' di 10 cm nel box del solito condomino pensionato che non se ne fa una ragione da 10 anni, e da 10 anni vi toglie a tutti 20 minuti ulteriori di sonno per parlarne ancora lamentandosi con l'amministratore perche' questi non fa sbancare tutto il giardino e demolire mezzo palazzo per risolvere il problema, accalorandosi come se avessero scannato suo figlio (intendiamoci, non ho niente contro i pensionati... anche noi se avessimo piu' tempo libero e energie potremmo dedicarci con piu' impegno alle nostre piccole o grandi ossessioni).

Comunque veniamo all'idea e al titolo del post. Per non passare le forche caudine del condominio, io il carrello me lo sono fatto da me, privato e personale, da tenere in box.

Fondamentalmente per farlo serve quanto segue:

- Una cesta di plastica da vendemmia (capacita' 60 litri).
Anche altri tipi di cassa/cesta/contenitore possono andare bene. Ma questa entrava bene nell'ascensore, era bellina e inoltre ha la caratteristica che e' impilabile. Se gli appoggi sopra un'altra cassa identica in un senso si incastrano una dentro l'altra occupando poco spazio, nell'alttro senso si accatasta raddoppiando o triplicando la capacita' di carico.

- Una tavola di abete lamellare, fatta tagliare a misura nel vostro brico preferito, per essere leggermente piu' larga della base della cesta

- Quattro ruote piroettanti gommate (per avere un passo piu' felpato)

Il resto e' molto semplice, si avvitano le ruote rotto la tavola e la tavola sotto alla cesta.

Il resto sono rifiniture.... io ho anche fresato e arrotondato gli spigoli e utilizzato un bastone da pala per giardinaggio come manico per spingere o tirare il carrello.... Ma quest'ultimo non e' una buona soluzione, non e' molto robusto e il modo in cui l'ho messo impedisce di impilare altre ceste, per cui penso che lo modifichero'. Molto meglio una semplice cima o corda di nylon. Basta un nodo a gassa sul manico della cesta e un tubo che faccia da maniglia sull'altro capo per poter tirare comodamente il carrello, al massimo chinandosi un po' o prendendolo a calci per eseguire le manovre e le evoluzioni piu' complesse.

Il risultato lo avete gia' visto, nella foto di apertura. Bellino, eh?

[Modificato da indaco1 12/10/2006 1.33]