Luce molto alta, con sole, evitando solo quello estivo, forte e in verticale.
E la luce deve essere così, per 12 mesi all'anno. Influirà, durante il periodo invernale, la quantità di luce ricevuta, più che la qualità, in ore di esposizione.
Temeprature: temperato-medie, ovvero, sopra i 15° e non sopra i 30°, con ampio margine di resistenza, verso l'alto con abbondanti docce.
L'umidità deve essere sempre altissima e quasi mai inferiore al 70%, in inverno e oltre i 90% nella bella stagione, possibilmente arrivando a saturazione nelle ore notturne.
Irrigazione: In genere le cattleye necessitano di un periodo di riposo invernale, senza acqua.
Nella stagione di ripresa invece, vanno irrigate, ma lasciando che, il substrato si asciughi quasi completamente prima di ridare acqua.
Acqua che deve essere più dolce possibile.
Concimazioni nulle in riposo e riprese successivamente ogni 3 irrigazioni, in dosi diluitissime con un bilanciato 20-20-20, sostituibile rasente la fioritura, con un 10-30-20.
Mhmmm... allora, di tutto questo, non vedo nulla di diverso da quello che faccio con le phal, tranne però la parte relativa all'umidità ambientale
che ho evidenziato sopra. Quindi ho paura che non ci sia modo per me di coltivarle se non trovando qualche ibrido particolarmente "paziente" che non richieda questi livelli di umidità come condizione essenziale per fiorire: esiste??