Nuovi cataloghi rose...

Sì, è vero.. tanto per loro vendermele direttamente o tramite un retailer italiano fa lo stesso. C'è un'altra cosa comunque che mi frena un pochetto su Austin... la sua ostinazione a considerare il mercato italiano (o meglio: gli acquirenti italiani) come "terzo mondo".. intendo: sia il loro catalogo sia il loro sito nella sezione italiana dal punto di vista linguistico fanno pena, davvero, e meno male che vantano un call center ed un help desk internet per la lingua italiana! inoltre ho notato un po' troppo spesso sottolineata la parola GRATIS (riferita sia all'invio del catalogo, sia a certe offerte dove una rosa ogni tot viene regalata per certi ammontari di spesa). Non so, sarà una impressione ma sembra che il gentleman inglese cerchi di attirare il cliente italiano più con lo specchio per le allodole che con descrizioni accurate delle piante. Alcune cose sul sito addirittura non sono tradotte nella nostra lingua: non mi è piaciuto molto..

Comunque è la mia opinione personale: voi cosa ne pensate?