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In crisi...

Ultimo Aggiornamento: 25/07/2008 19:23
14/07/2008 16:12
 
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ecco, lo apro questo post, per raccogliere un po' di riflessioni sul nostro rapporto col giardino e il giardinaggio.

Come dicevo altrove, credo di aver sviluppato un rapporto quasi morboso col mio giardino; mi rendo conto che è diventato una parte importante della mia vita e già mentre scrivo questa frase, mi sembra un'esagerazione.
Però è vero: vi dedico molte delle mie energie, fisiche e mentali, lo penso, lo faccio e lo disfo mentalmente un sacco di volte, mi lascio influenzare da lui, in certi periodi organizzo le mie settimane a seconda delle sue necessità.

E poi ultimamente gli ho anche dato un nome: Romeo! e io sono Giulietta, naturalmente; in effetti la nostra è una storia d'amore molto contrastata dalle nostre famiglie, la mia che non viene volentieri su nella casa nel bosco (e spesso ci passo le giornate da sola), la sua che mette sempre i bastoni tra le ruote (parassiti e predatori di ogni genere).
Insomma la nostra è una storia difficile [SM=x718584]

E pensare che, quando è nato, io ero convinta che ci avrei passato lunghe e bellissime ora ad osservare i fiori e le foglie, a leggere, a meditare, a disegnare, a chiacchierare con le amiche.....e invece i momenti in cui posso godermelo sono brevissimi, per lo più non faccio che lavorare, anche se rimugino sempre di cambiare tutto, di ristrutturarlo, di eliminare un sacco di cose, di trovare il modo di faticare di meno e viverlo di più.

Ma ogni volta che passo davanti ad un vivaio, faccio una gran fatica a tirare dritto e spesso non ce la faccio proprio [SM=x718561] , e così comincio daccapo a pensare di spostare questo o quello ecc. ecc.

Quasi sempre trovo tutto ciò molto esaltante, ma certe volte mi sembra una fatica di Sisifo (o Tantalo?) e mi domando se non ci sia qualcosa di eccessivo o sbagliato in questo comportamento....
14/07/2008 16:40
 
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Re:
...ross..., 14/07/2008 16.12:


quando è nato, io ero convinta che ci avrei passato lunghe e bellissime ora ad osservare i fiori e le foglie, a leggere, a meditare, a disegnare, a chiacchierare con le amiche.....e invece i momenti in cui posso godermelo sono brevissimi, per lo più non faccio che lavorare

ogni volta che passo davanti ad un vivaio, faccio una gran fatica a tirare dritto e spesso non ce la faccio proprio [SM=x718561] , e così comincio daccapo a pensare di spostare questo o quello ecc. ecc.




Ciao Ross, che dire? mi rivedo anche io nei tuoi panni: da una parte il desiderio di creare e modificare, di migliorare fino a quella che a noi pare la "perfezione", e dall'altra la voglia di riposarsi un po' e godere quel che c'è (anche magari accontentandosi [SM=x718569] ).
Come ogni altra passione, il giardinaggio "sfrenato" [SM=x718563] quando e finchè diverte può anche andar bene, ma è da chiedersi se vale la pena o meno anche in base alla propria situazione familiare/di salute/lavorativa. Se rischia di diventare un'ossessione che non appaga in termini di divertimento [SM=x718583] (o una questione di tensioni familiari) allora conviene ripensare un attimo e magari imporsi uno stop o almeno un limite. Mi pare che anche River sia passata da uno stadio del genere: ad una fase di iperattività ne segue necessariamente una di ripensamento.. Io stessa in questo momento sto cercando di "frenare" un attimo, perchè in fondo mi rendo conto di non potermi permettere una stancata via l'altra, e così basta visite ai vivai, basta acquisizioni di nuovo materiale verde che, poi, immancabilmente va gestito e DA' LAVORO. Sai chi si siede sulla panchina col pc sulle gambe ? Mio marito. Mentre io sto bagnando, spuntando, trapiantando. E' come se il giardino avesse continuamente "fame di attenzioni", per cui.. alt un momento. Non mi conviene ridurre le sue necessità per arrivare, finalmente, al momento in cui IO mi siederò sulla panchina.. ad OSSERVARE?? [SM=x718572]

Quindi il mio consiglio è: se hai questo dubbio, che sia ormai il tuo giardino a gestire te, imponendoti ritmi che non ti va di sostenere, pensa se c'è un modo per .. salvare capra e cavoli, cioè di avere comunque uno spazio verde senza.. ossessioni [SM=x718569]

[SM=x718543]


14/07/2008 16:48
 
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Ross, non sono molto capace a mettere bene per iscritto ciò che penso, quindi metto le mani avanti , senza offesa per nessuno.
Però l'aggettivo 'morboso ' mi pare veramente esagerato.
Morboso= anormale assurdo quasi patologico esagerato ossessivo ( dice il Devoto Oli)
Ma via, io non credo la cosa sia così esagerata.
Anch'io prima di avere il giardino pensavo di fare come la signora ritratta con tanto di cappello di paglia libro in mano e gatto sulle ginocchia.
Ma quando mai!!!
Quando sono in giardino lavoro lavoro e lavoro. L'unico momento in cui me lo godo, fra virgolette, è mentre bagno. Allora osservo i fiori le foglie, vedo il trattamento che dovrei fare , il ramo che dovrei tagliare.
Poi vado a bagnare da un'altra parte e mi scordo quello che avevo intenzione di fare prima.
Sono un continuo fare e disfare, comprare e buttare.
Però non mi sento assolutamente morbosa per questo.
Il giardino è la mia compagnia, la mia cuccia, la mia valvola di sfogo.
Anche se non sto tanto bene fuori mi sembra di migliorare.
E non è che non penso, anzi, sono sempre lì a rimuginare su amici parenti casini, ma non sono sola, sono in sua compagnia.
Non è che per accudire il giardino trascuro i miei me stessa e le mie amicizie. Si trova il tempo per tutto, a volte più a volte meno.
Non potrei immaginare la mia vita in questo momento senza giardino, ovvio che domani sarà un'altra storia, ma oggi lui e io siamo un gruppo, senza morbosità alcuna.

Ovvio che organizzi a volte la tua vita secondo la necessità del giardino, alcune cose non possono aspettare, ma mi pare una normalità.

Ross..dai che fra poco c'è il Rossraduno [SM=x718621] e non ti preoccupare che chi viene lo fa per te, non per il giardino
Ciao signora Ross [SM=x718543]

14/07/2008 17:48
 
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Re:
...ross..., 14/07/2008 16.12:


Come dicevo altrove, credo di aver sviluppato un rapporto quasi morboso col mio giardino; mi rendo conto che è diventato una parte importante della mia vita e già mentre scrivo questa frase, mi sembra un'esagerazione.



ecco si, per me il giardino è una parte importante della mia vita, e non è un'esagerazione e neppure mi vergogno a dirlo.
certo qualcuno potrà pensare che le cose importanti son altre...ed è vero, ma per me ORA il giardino è importantissimo.
Come dicevo da qualche altra parte, è il mio "scacciapensieri", cioè a volte riesco a non pensare a nulla che non siano piante e fiori, altre volte come Traudi penso moltissimo, ma i problemi che un'attimo prima mi parevano insormontabili...si riducono, riesco a rielaborarli con facilità e pian piano riprendono la giusta dimensione.
Certo spesso non ho tempo di osservare, cosa che invece mi piace tanto, specie d'estate ci son sempre mille cose da fare e poco tempo per farle.
Però quando riesco ad inforcare i guanti, a mettermi quei buffi zoccoli di plastica color fucsia e ad uscire fuori...mi sento rinascere.
Il contatto con la terra, l'acqua...il sole che tramonta e le ombre che si allungano, cercare di capire quando potrà sbocciare un fiore e di che colore realmente sarà...ecco, queste son le cose che mi rimettono in pace con il mondo.

Passo tutto il mio tempo libero fuori, e non faccio altro che comprare o pensare di comprare...ma no, dai...non mi sento esagerata, mi pare di far tutto e di dare i giusti spazi a tutto...giardino compreso!

Però Ross anche a me prima dei raduni mi viene un'ansia, quasi da prestazione [SM=x718585]
mi pare che niente vada bene, e non mi piace piu' niente. Mi sembra di non aver niente di bello e mi dispiace che la gente di faccia un sacco di Km. per venire a vedere le foglie del fico [SM=x718548]
[Modificato da Anto.. 14/07/2008 17:51]
14/07/2008 17:55
 
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trovo anche io che a volte sia un continuo comprare piantine, per poi ritrovarsi con poco tempo per piantare quelle che hai già preso.
io la stessa cosa la faccio con i vestiti e le scarpe. Ma poi certe volte mi impongo di pensare che BASTA. Bisogna anche trovare il tempo di godersi cio' che hai comprato.

Io il giardino me lo godo quando ceno fuori, ma è sempre un osservare e pensare "ah quel fiore è da tagliare dopo lo faccio".
Le rare volte che non avevo niente da fare in giardino non sai come mi annoiava!

Certo sarebbe bello qualche volta goderselo con le amiche o con i propri cari! [SM=x718543]


ciao Libe
14/07/2008 17:59
 
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Anto, Traudi, scusate se mi permetto. Secondo me non è in dubbio l'utilità/il piacere/la necessità di fare giardinaggio, altrimenti non saremmo tutte qui su questo forum [SM=x718563] Secondo me (ma Ross, ti prego di confermare se ho visto giusto!) è in discussione il fatto di farsi "prendere" la mano e non riuscire a fermarsi.. Certo è normale comprare/buttare/spostare/ripensarci, perchè fa parte del gioco: il dubbio se ciò stia diventando "troppo" viene quando una persona non riesce più a governarlo, il gioco, e se si trova SEMPRE con la mente fissa al giardino (a me è capitato! più di una volta [SM=x718607] ). Ma io penso che si tratti di momenti che passano, per chiunque, perchè tutti abbiamo "alti e bassi" e l'equilibrio lo si ritrova.. [SM=x718569]


14/07/2008 18:59
 
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mi ritrovo in molte delle cose che ognuna di voi ha scritto.
Per es. come dice Traudi 'il giardino è la mia compagnia, la mia cuccia, la mia valvola di sfogo, e non è che per questo io trascuri la mia vita o i miei cari', o, come dice Anto, il contatto con l'acqua, la terra, mi rimettono in pace col mondo; oppure come Libe mi impongo di pensare di fermarmi e godermi quello che già ho; il fatto è che, come ha intuito Silvia, mi sto chiedendo se non ci sia qualcosa di eccessivo (forse è questa la parola giusta, Traudi), se per caso non sia diventato un po' ossessivo questo comportamento.

Potrebbe essere così, e forse il fatto di avere il giardino solo da pochi anni sarebbe un'attenuante...ma mi piacerebbe approfondire e infatti ho appena acquistato un libro sull'argomento, scritto da una psicologa che analizza l'effetto 'terapeutico' del giardinaggio, vi farò sapere (ma dubito che riuscirò a leggerlo in giardino [SM=x718548] )

Qualcuna di voi ha il sospetto che mi stia venendo un 'ansia da prestazione ante-raduno? ma noooooo [SM=x718602]

però a dire la verità è da un po' che non ero soddisfatta della piega che sta prendendo la cosa, perchè suuccede anche, per complicare ancora un po' la faccenda, che ultimamente il mio giardino non piaccia per niente...e anche di questo dovremo parlare [SM=x718538]
[Modificato da ...ross... 14/07/2008 19:00]
14/07/2008 19:50
 
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Scusate se mi permetto, non conosco le persone e percio' prendete quello che dico come semplice ..... "discussione accademica".

A me pare che siamo normalmente tutti in un equilibrio un po' instabile, lievemente oscillante, e infatti ci adattiamo cercando di non pendere troppo di qua o di la'. Una volta e' il giardinaggio, una volta e' il lavoro, una volta la casa o il bricolage. Oppure anche lo sport, o i nipoti, gli animali (non che siano tutte cose della medesima importanza).

Di solito dopo una certa scorpacciata viene il momento di un certo distacco, un rallentamento. Per me e' sempre cosi'. Sara' normale alternare delle fasi di "super-entusiasmo" con delle fasi piu' freddine. Forse Ross e' proprio in quel momento con il suo giardino: sta per perdere la pazienza (non le piace nemmeno perfettamente ed e' un po' insoddisfatta). E se si distraesse un po'? A volte chiodo scaccia chiodo [SM=x718536]

14/07/2008 22:28
 
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Re:
...ross..., 14/07/2008 18.59:



però a dire la verità è da un po' che non ero soddisfatta della piega che sta prendendo la cosa, perchè suuccede anche, per complicare ancora un po' la faccenda, che ultimamente il mio giardino non piaccia per niente...e anche di questo dovremo parlare [SM=x718538]



mah guarda Ross capita anche a me, anzi a me capita ogni anno in questo periodo.
D'estate non lo sopporto, non mi piace, lo vorrei diverso, perchè ora vedo le magagne...e poi la siccità, il caldo, il vento che sbatacchia qua e là le perenni un pò alte che son fiorite ora, le rose defogliate dalla macchia nera, erbaccia che cresce ovunque (questa non patisce nulla) ed insetti [SM=x1441665]
ma poi arriva settembre e io rifaccio pace con il giardino [SM=x718572]
Può darsi che anche per te, la cosa sia passeggera! [SM=x718569]

Ha ragione Draco, siamo tutti un pò in equilibrio, e si cerca di dare un colpo al cerchio e uno alla botte per restare in bilico...una volta è il lavoro, l'altra la casa, gli sport....il giardinaggio, ma anche la lettura o altri hobby...
A me capita col lavoro, mi ci fisso a tal punto che anche quando non lavoro ci penso...di notte mi sveglio e penso alle cose da fare il giorno dopo e al come farle...cerco di farmi venire in mente le cose che eventualmente potrei dimenticare ecc.ecc...
Ma c'è stato il momento della lettura, quello del volontariato, quello del cucito, quello del giardinaggio estremo [SM=x718548] ...è che in ogni cosa butto tutto..."anima e core" [SM=x718585] ma alla fine son solo momenti...che passano! [SM=x718543]

14/07/2008 23:08
 
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Ciao,

Dai, Ross [SM=x718543] secondo il mio modesto parere son periodi che poi passano......

Però [SM=x718594]

parlo da balconauta e di una che ha sempre avuto piante solamente in vaso, perchè quando avevo il giardino il lavoro occupava tutto il tempo ed altri interessi prioritari esistevano....
Però quel che dite a me non è mai successo.
L'unica cosa che mi succede da qualche anno a questa parte che 'sò nonnetta, di avere periodi che non sopporto nessuna pianta nei paraggi e anche solo il dover gaurdarle mi coglie quasi la nausea, no! meglio la NON sopportazione della loro vista.
La stessa cosa succede con le piante in casa quando le ritiro per l'inverno.....

[SM=g1609658]
[Modificato da pierabg 14/07/2008 23:12]


__________________________________________________________________
Buona giornata!! o, se preferite.... Buona serata!!....ciaociao....piera.

NON amo le piante, cerco di "capirle", di "sentirle" per il piacere di coltivare.
AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita... piera.
15/07/2008 09:14
 
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Sicuramente il rapporto con il giardino è piuttosto esclusivo e, spesso, stancante, ma questo credo accada in ogni passione vera.

Io spesso odio il mio giardino, almeno 2-3 volte all'anno mi sembra orrendo, e mi colpevolizzo per non aver capito prima che stavo sbagliando.

Uno di questi periodi è l'estate, quando vento, mancanza d'acqua e sole battente prosciugano ogni energia e tutto è secco, spento, spatasciato, non c'è un filo di verde [SM=x718545] [SM=x718545] [SM=x718545]
.....il secondo brutto periodo di solito è a fine inverno, quando sembra tutto vuoto e inevitabilmente mi faccio prendere dalla smania di riempire i buchi, solo che basta un po' di sole che tutto cresce fitto-fitto e addio sogni di gloria.... [SM=x1441665] [SM=x1441665] [SM=x1441665]
....il terzo periodo è...sempre! Cioè ogni volta che mi concentro sul muretto che sono 4 anni che deve essere fatto, sul mucchio di terra che sono due anni che deve essere sparso, sul piazzale pieno di erbacce che sono anni che attende un'idea brillante che non arriva, sull'erba che inevitabilmente taglio troppo tardi e rimane lì gialla e schifosa per mesi, sulla cisterna di raccolta dell'acqua piovana che sono 7 anni che deve essere completata...... [SM=x718581] [SM=x718581] [SM=x718581]

Poi c'è l'ansia da prestazione, perchè, se da un lato frequentare i forum e i giardini altrui è piacevole, divertente ed istruttivo, da l'altro mi pone sempre di fronte ai miei immensi limiti: limiti nella conoscenza, limiti nella pratica giardinicola, limiti nel terreno povero e dirupato che ho, limiti nel tempo (e nei soldi [SM=x718560] ) che posso dedicargli.

Dopo tutto questo vi chiederete....e allora chi te lo fa fare?

Il sabato mattina (giorno dedicato religiosamente al giardino), quando esco presto con l'arietta fresca e la gatta a farmi compagnia e poto, pulisco, pianto, sudo, impreco, spiccono, vango, affondo le mani nella terra..... e poi mi siedo, guardo il bosco davanti, ascolto gli uccelli, guardo le piante, osservo gli insetti, ecc....beh, in quei momenti non mi importa dell'erba secca o dell'ansia da prestazione, sto bene!!!!!!!!!!! [SM=x718569] [SM=x718569] [SM=x718569] [SM=x718569] [SM=x718569] [SM=x718569]

Poi con il tempo mi sono data delle regole che mi aiutano a evitare di dover lavorare troppo: la prima è di evitare di piantare fuori stagione, cerco di piantare unicamente in autunno, perchè ho capito che è l'unico modo perchè, nel mio giaridno, le piante riescano a crescere bene, senza soccombere per mancanza d'acqua, o si disidratino per il vento.

Evito di copiare, cioè, se vedo una cosa che mi colpisce in un giardino altrui o su una rivista, evito di farmi prendere dall'entusiasmo e cerco di essere obbiettiva sulla possibilità di riuscita delle piante in questione. Non sono una bulimica di piante.

Mi sto molto allontanando dall'uso delle piante erbacee, bellissime, ma quanto lavoro danno!! Soprattutto in un terreno come il mio, che può essere pulito solo con il decespugliatore, preferisco arbusti ben visibili e rose!

Ultima regola essenziale: se non ho voglia, nè tempo di fare qualcosa....non la faccio!!!!!! [SM=x718621] [SM=x718621] [SM=x718621]
15/07/2008 10:19
 
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Il problema nel mio caso non è il giardino in sè, ma nel mio rapporto, con me stessa e poi con le 'passioni'.
Perchè è difficile che io faccia qualcosa se non ho passione.

Quando faccio qualcosa con tale trasporto mi interessa nulla del risultato, mi piace il mentre e non mi curo delle tecniche.

Quando ho cominciato a fare giardinaggio, avevo davanti a me, un pezzo di terra brulla e selvatica più di altre, dentro la città, appena sposata, con la casa ancora tutta ben oltre da inventare.
Quel che mi trasportò in quel mondo che poi mi avrebbe soffocata è stato il contatto con la terra.
Non mi ricordo di essermi mai divertita tanto, mi sono proprio innamorata dello scavare e sporcarmi di terra e del rinvigorimento di alcune piante ivi presenti che risposero immediatamente alle cure.

Non vorrei sommergervi di parole e cerco di arrivare al punto.
Ero innamorata stop. Quando sei innamorata studi forse? Progetti prima quel che sentirai all'interno della relazione e come affrontarla?
E nel caso la vivi, hai poi remore a mostrarti in pubblico?
Certo che no, se e quando è amore.

Quando misi piante a terra, il mio unico metro di giudizio era la pianta e il mio contatto con lei. Certo, un minimo di nozione, quasi istitivamente obbligata, ma poi via, il percorso di fà camminando.
Ed era piacere puro, istintivo. Piace agli altri? Mai posto il problema, non c'era proprio il problema, gli altri chi? Non esistono gli altri in un rapporto di amore.

Poi, mi sono persa nel teorico, ho cominciato senza rendermente conto, a infilare terzi incomodi nella relazione, come studio, tecniche varie (che pur mi interessavano in quel momento) e da questo il mio sguardo al giardino è cambiato. Da relazione spontanea e piacevole per entrambi è diventato sguardo critico all'esteticità.
Stop, da quel momento la tensione di fare 'bene' ha cominciato a rodere il sentimento iniziale.
L'occhio critico, sapiente, (più di prima voglio dire) ha imbruttito il mio amante, l'ha reso ricco di difetti. Puoi nulla contro i difetti?
Per me non solo è un'illusione, ma è una storpiatura della bellezza, per sua stessa origine imperfetta.

Ma intanto c'era la rincorsa a fare bene. Come ogni amore che scricchiola ma a cui hai donato te stessa, non sei disponibile a staccartene facilmente. Guardo indietro alle energie, soldi e tempo spesi, esigo una retribuzione e mentre lo faccio mi allontano dalle altre mie passioni per fortuna inattaccabili.
Rendo ogni conversazione servile al giardino, ma non a lui, al risultato, alla perfezione. Corro avanti indietro, mi carico di mille pesi, vasi, terre (che mi devo trasportare a braccia fino a casa), vivai su vivai, ebbra di un falso entusiasmo.

La frattura della mia salute è stata provvidenziale, certo ne avrei fatto a meno, ma io sono convinta che tutto quel che ci accade serve a noi, per crescere. La malattia mi ha rallentato e nel rallentarmi, la riflessione è venuta a galla. Nell'immobilità in cui mi ha costretto, non ho potuto tenere lontani i leoni che ruggivano dentro.

Non era un rapporto morboso, era un rapporto lontano mille miglia da me, da come mi piace vivere la vita. Se non mi fossi ammalata forse, avrei continuato e avrei finito per dar fuoco al giardino.

Non me la sento di dirti cosa fare o non fare, credo che l'importante è stare bene.

Scusatemi la prolissità non sono riuscita a fare meglio.
15/07/2008 10:27
 
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Ross, io mi osservo, a volte [SM=x718555]
Cerco di astrarmi, di guardarmi come mi guarderebbe un estraneo, uno a cui di piante non frega nulla, che fanno parte del suo mondo sì ma in modo quasi incosapevole, scontato. E devo dirlo, mi sento davvero un'aliena quando lo faccio: vedo le mie preoccupazioni, il lavoro continuo, l'insoddisfazione per questo e per quello e persino l'entusiasmo per i piccoli piaceri verdi e li trovo così distanti da quello che prova una persona "normale"... Che mi viene da ridere!! [SM=x718563]

E a volte mi rendo conto che il terrazzo e le piante, se da una parte sono il mio "lato affettivo", quindi è in loro che riverso voglia di fare, curiosità e certo, tantissimo amore, dall'altra parte devo sempre tenere aperto un occhio sul resto, in modo da "bilanciarmi". Da ritrovare l'equilibrio. Perché la tendenza è, come te, farsi prendere la mano... e il braccio... e il collo... e tutto il resto [SM=x718542] Mi rendo conto che, soprattutto quando su altri fronti ci sono cose irrisolte, problemi che non riesco o non voglio affrontare, paure varie, ecco, mi "butto" sulle piante, ancora di più di sempre. E questo va controllato [SM=x718630]


Xy, Prov. MI
15/07/2008 10:58
 
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Ho letto con calma tutti gli interventi e mi sono un po' guardata dentro e mi sono sentita fortunata: non ho mai vissuto il rapporto con il giardinaggio in modo morboso, non è mai stato un'innamoramento da perdere la testa, mi dispiace per chi si è trovato invischiato in una situazione tanto pesante, nessuna passione dovrebbe diventare così distruttiva! [SM=x718561]

Per me è sempre stato, e spero sarà sempre, un hobby che mi procura tanto piacere, che appaga il mio desiderio di contatto con la natura (e da qui certe scelte di non usare, ad esempio, antiparassitari: preferisco eliminare la pianta!!) e appaga il mio senso estetico.

E' molto importante per me e sono contenta che rappresenti una parte così importante della mia vita, inoltre mi ha permesso di conoscere persone, posti e vivere situazioni che hanno riempito la mia vita di "belle cose"! [SM=x718569]

Ma posso ugualmente e tranquillamente passare mesi senza acquistare una pianta!!!!!

L'unica cosa che mi scoccia e sulla quale vorrei avere maggiore controllo, perchè razionalmente la trovo stupida, è che a volte mi prende quella che giustamente Anto ha definito ansia da prestazione, e mi nasce proprio dalla frequentazione dei forum, difficilmente mi assale quando SONO in giardino, ma solo quando PENSO al giardino!!! [SM=x718566] Ma sono momenti....e passano! [SM=x718575]

[SM=x718624] [SM=x718624]
15/07/2008 11:49
 
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Non posso parlare di giardino, poichè non ne ho, ma posso facilmente fare un paragone con le orchidee....

Potrei allo stesso modo chiamare il mio hobby una passione morbosa, la mia giornata è scandita da loro, mi devo alzare presto per innaffiare, tornare a casa a pranzo per nebulizzare, e tornare la sera per spegnere i neon di quelle che sono in casa... e gli impedimenti a spostarsi per qualche giorno, non sapendo a chi affidare tutte queste mansioni... e le ore spese su internet a fare ricerche, le spese FOLLI, i pensieri costantemente incollati alla pianta con problemi o che sta per fiorire... Sì, decisamente per chi mi vede da fuori, non sono tutta in bolla...

Ma la realtà è che mi fa stare bene... quando al mattino mi alzo e vado a controllare le mie bambine col pigiama e il caffè in mano, quando a mezzogiorno corro fuori prima di mangiare e me le posso guardare per bene con la luce del sole, quando alla sera mi godo il fresco del terrazzo in loro compagnia.... e poi le gioie, e i dolori perchè no, ma soprattutto i legami di amicizia che si sono creati ( anche spezzati purtroppo ) grazie a loro... ecco , non le ringrazierò mai abbastanza, per questo....

Tornando al succo del discorso, io credo che il giardinaggio ( o altre passioni ) entrino in modo prepotente nella vostra vista, riempiendo tutto come un'onda anomala, quando appunto c'è un vuoto da riempire... vuoi per innamoramento, vuoi per necessità, ci facciamo travolgere... ma come in tutte le cose, arriva poi il momento della quiete, e quando l'urgenza si placa, le questioni di tutti i giorni si riaffacciano alla nostra attenzione, e tutto si livella....A questo punto le passioni fittizie si smorzano, quelle vere durano, assumendo una connotazione più tranquilla e rilassata...

A volte capita che si provi una sorta di "repulsione" per quanto si è amato con forza fino al giorno prima, ma credo sia una reazione fisiologica, come la nausea dopo un'indigestione... passata quella, torna anche la voglia del nostro cibo preferito [SM=x718536]

insomma Ross, dopo tutto 'sto papiro che non so se qualcuno ha avuto la forza di leggere [SM=x718559] direi che sei più che normale, come più che normale è la tua crisi, vivila in fondo perchè sta dicendoti qualcosa...forse solo che sei pronta a ricevere anche altro nella tua vita [SM=x718536]
15/07/2008 11:54
 
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Green bravissima, hai espresso benissimo quello che penso anch'io!! [SM=x718544] [SM=x718544] [SM=x718544]

Ed è vero che in effetti, alla fine di tutto, della fatica, dei sogni, delle fissazioni e dei risultati, ci sono le persone che ho conosciuto grazie a questa passione e a questo, morbosità o no, non rinuncerei mai: è un regalo che compensa tutto [SM=x718558]


Xy, Prov. MI
15/07/2008 15:45
 
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ragazze non so se ve ne rendete conto, ma stiamo facendo una seduta collettiva di 'Psico-giardinaggio'! [SM=x718552]

Mi sono letta con attenzione tutti i vostri interventi ed ho pensato che mi piacerebbe arrivare a raggiungere, prima o poi, quell'equilibrio che alcune di voi sembrano aver trovato.

Ma per ora sono ancora in mezzo al guado, ho dei periodi di grande entusiasmo ed altri di disillusione e depressione, mi accorgo di non essere in grado di far fronte alle difficoltà di ogni genere che incontro; mi rendo conto che mi richiede molte più energie di quanto immaginassi, ma non ne posso fare a meno perchè è un piacere troppo grande, anzi forse è una necessità.

Io ho avuto questa passione fin da piccolissima, non so chi me l'abbia trasmessa, ma mi ricordo che provavo a trapiantare e seminare nei vasetti e forse facevo appena la 1° elementare.
Non ho mai avuto un giardino mio ed ora, cioè da 4 anni, è come se si fosse aperta una diga...è difficile fermarsi; sono affamata di piante, vorrei prenderle tutte e so che così si rischia solo di avere un brutto orto botanico, di lavorare come deficenti ed essere sempre insoddisfatti.

Prima o poi, dopo aver sperimentato almeno alcune delle piante che mi piacciono e dopo aver imparato dai tanti insuccessi, passerò alla fase successiva, quella dell'eliminazione del superfluo, e allora forse finalmente avrò un giardino gradevole e 'a bassa manutenzione', ma per ora sono ancora nella fase infantile, quella delle malattie esantematiche [SM=x718548].

Di una cosa sono sicura: che questa passione mi accompagnerà per tutta la vita, ma spero che ad un certo punto raggiungerò un certo equilibrio, come avviene nei matrimoni riusciti.

Vi prego, continuate ad analizzare il vostro modo di vivere il giardino [SM=x718599] , ho molto da imparare, e già alcune delle cose che avete scritto stanno diventando materia di riflessioni, per me
15/07/2008 16:02
 
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Re:
...ross..., 15/07/2008 15.45:


Non ho mai avuto un giardino mio ed ora, cioè da 4 anni, è come se si fosse aperta una diga...è difficile fermarsi; sono affamata di piante, vorrei prenderle tutte

Prima o poi, dopo aver sperimentato almeno alcune delle piante che mi piacciono e dopo aver imparato dai tanti insuccessi, passerò alla fase successiva, quella dell'eliminazione del superfluo



E' proprio vero Ross, anche io mi rendo conto che inizio solo ora a "rallentare" la corsa, solo ora che ho potuto sperimentare con mano le piante che da anni avrei voluto testare, ma prima mi era preclusa la possibilità in quanto abitavo ancora con la mia famiglia e non avevo giardino (cioè, c'era ma era "minimo" davvero).
Ho fatto una bella abbuffata non appena mi è stato possibile, poi sono arrivata a saturazione.. e nuovamente ci sono ricascata quando ho incontrato sui forum tante conoscenze che condividevano la mia passione. (Oddio, sembra che parliamo di una malattia [SM=g1604363] ).
Non angustiarti troppo: si vede che stai ancora "sfogando" la voglia di giardinare/creare! [SM=x718563] L'equilibrio verrà da sè: già se ci stai riflettendo vuol dire che non vuoi buttarti alla cieca, ma ponderare quanta parte deve avere della tua vita la tua passione (e questo mi sembra da persona equilibrata [SM=x718536] ). Un abbraccio!!


15/07/2008 21:59
 
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Chi ha detto che se eccediamo in una cosa probabilmente abbiamo un vuoto da qualche parte da riempire, almeno temporaneamente? Mi sembra proprio vero, almeno per me. Medito, medito ....

Pensavo anche un'altra cosa: se qualcuna di voi ha cosi' tanto voglia di stare tra le piante, ha mai provato a farlo per lavoro? Magari in quel caso riuscirebbe a farlo tutto il giorno e forse anche a "saziarsi". Non c'e' niente di piu' bello che fare un lavoro che effettivamente appassioni .... ed alla sera forse darebbe il giusto spazio alle piante del cuore. A me succede cosi'.
[Modificato da draco58 15/07/2008 22:02]
25/07/2008 19:23
 
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Re:
ross, anch'io ho alti e bassi del genere, ma non troppo accentuati. forse perchè con i terrazzi ho meno spazio a disposizione per i miei deliri verdi, chissà! [SM=x718595]
le rose soprattutto... le vorrei tutte, [SM=x718578] ma mi sto rendendo conto che purtroppo non avrò mai tutto quel tempo per star loro dietro, forse perchè ho anche altre passioni, e anche perchè sono in un momento della mia vita in cui tutto si sta rivoluzionando e le energie non possono essere troppo disperse... non voglio correre il rischio di venire assorbita in modo troppo totale per togliere tempo ad altre cose importanti della vita. così vado a periodi, quando sono un pò più libera mi concedo ad acquisti folli, altrimenti tutto aspetta: soprattutto i rinvasi che per me sono molto impegnativi.
ma sento che il verde avrà sempre un posticino speciale, nonostante tutto! [SM=x718536]


draco58, 15/07/2008 21.59:

Chi di voi ha cosi' tanto voglia di stare tra le piante, ha mai provato a farlo per lavoro? Magari in quel caso riuscirebbe a farlo tutto il giorno e forse anche a "saziarsi". Non c'e' niente di piu' bello che fare un lavoro che effettivamente appassioni .... ed alla sera forse darebbe il giusto spazio alle piante del cuore. A me succede cosi'.


c
ci sto pensando seriamente.. chissà! sperando che nquesto non mi faccia allontanare di più... a volte trasformare passione in lavoro può toglierle poesia... [SM=x718612]




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Attonita ode la luna, tace, ti mira dolente, o folle dama dei fiori.
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