ciao vel
ti abbraccio
si e' vero che morire fa parte della vita
pero' anche piangere, essere disperati e avere bisogno di un contatto vitale fanno parte della vita.
come si elabora un lutto? io non lo so,
il dispiacere e le lacrime pero' non sono inutili, ci sono perche' siamo colpiti in un rapporto cosi' intimo, con qualcosa di vivo vicino a noi, che paradossalmente le lacrime e il dispiacere ci dimostrano che abbiamo un cuore vivo noi stessi
certo la morte di per se e' una cosa irreparabile (non e' che si puo' fare finta di no) e allora secondo me l'unico "antidoto" e' non rendere inutile la vita. Le persone che non ci sono piu' avevano degli scopi, e se erano persone che ci vogliono bene potrei scommetterci che uno dei loro scopi era proprio la nostra felicita' e la nostra realizzazione.
Forse un modo di far evolvere un lutto e' quello di ereditare, cioe' di portare con noi quello che il nostro caro (umano o gatto che sia) ci ha dato. Piangere si', poi prendere quello che ci hanno dato e portarlo con noi. Il tuo gatto ti dava attenzione e coccole, tu continua a sentirle nelle cose che succedono. Una madre ci dava attenzioni e supporto, noi possiamo (dobbiamo?) proseguire la sua opera e rivolgere attenzioni e supporto verso noi stesse. Possiamo non far spegnere la loro fiamma di vita e tenerla accesa dentro di noi, e dare anche a qualcun altro l'affetto che abbiamo ricevuto noi. Sono contenta che il tuo Marco venga a confermarti che c'e' dell'altro affetto ancora vivo in giro.
Strano che non ti conosco. Scusa questo lungo discorso. E' una cosa che colpisce anche me. Come al solito per crescere occorre guardare in faccia ai sentimenti che proviamo. Non e' sempre facile o piacevole. Ma possiamo confidare che ci saranno ancora giorni lieti
[Modificato da draco58 08/07/2009 00:18]