Ho trovato una cosa molto interessante in merito ai drenaggi dei vasi su un vecchio numero di Torsanlorenzo Informa, bollettino sempre molto interessante. Vi riporto qui il pezzo e casomai mi dite cosa ne pensate...
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Drenaggio dei vasi
È pratica comune e assai spesso consigliata, di disporre sul fondo dei vasi uno strato di materiale grossolano di varia natura, la cui funzione – oltre a quella di trattenere il terriccio nel vaso – dovrebbe essere quella di facilitare lo sgrondo dell’acqua in eccesso. È bene sapere che
ciò non corrisponde a verità in quanto le proprietà fisiche dell’acqua sono tali da non permettere alla stessa di percolare agevolmente attraverso la zona di confine fra due strati di materiale strutturalmente molto diversi tra di loro
fino a quando non viene raggiunta la saturazione dello strato superiore con conseguente espulsione di tutta l’aria in esso contenuta. Questo stato di saturazione costringe le radici a rimanere “affogate” per un tempo più o meno lungo nello strato di terriccio dopo ogni annaffiatura e ciò sicuramenteè dannoso sia perché è impedita la respirazione dell’apparato radicale (il substrato diventa “asfittico”) sia perché l’assenza di aria favorisce lo sviluppo di alcuni tra i microrganismi più pericolosi per le piante che necessitano proprio di substrati saturi (anaerobi) per poter infettare le radici. Ne consegue che è preferibile evitare di porre sul fondo del vaso (nel quale dovranno essere presenti dei fori in ragione del 40-50 % della superficie totale) un qualsiasi tipo di “drenaggio”, il cui unico effetto è quello di ridurre sia la profondità effettiva del vaso sia la capacità di sgrondo del terriccio sovrastante, la cui fuoriuscita dai fori di scolo si può impedire semplicemente appoggiandovi un foglio sottilissimo di carta"
[Modificato da xypod 01/03/2010 19:08]
Xy, Prov. MI