01/03/2010 22:34 |
|
| | Post: 2.434 | Registrato il: 19/05/2008
| Sesso: Femminile | | OFFLINE |
|
hummm mmm mmm mmm
va bene, e' anche vero che l'acqua non sgronda via nello strato sottostante finche' non si e' raggiunta la capacita' idrica dello strato superiore, che non vuol dire assenza di aria, a mio parere, ma solo tanta acqua quanta ne serve per ricoprire tutte le particelle di terreno. Certo se il terreno e' argilla pura o, peggio, limo e non c'e' la minima struttura (non ci sono grumi che lascino degli spazietti un po' piu' grossolani) di aria ce ne rimarra' ben poca .... ma comunque questo fatto non e' peggiorato dalla presenza dello strato drenante sottostante
dobbiamo anche considerare che la presenza di uno strato drenante non autorizza a inondare i vasi finche' l'acqua non esce
inoltre, i cocci che mettiamo in fondo al vaso creano comunque un serbatoio ricco di aria per la respirazione delle radici, anche quando il vaso fosse (malauguratamente) appoggiato sul pavimento o peggio dentro ad un sottovaso senza spessori che facciano passare l'aria
un'altra funzione e' sicuramente quella di impedire che le radici si ingolfino nei fori di drenaggio del vaso e che li tappino
gia' che ci siamo vi diro' quello che faccio io con i vasi di coccio. Mi fu insegnato da piccola che prima di usare dei vasi nuovi o inutilizzati da parecchio tempo bisogna metterli a mollo un giorno (o comunque diverse ore). Io non capivo il perche', ma poi alla fine ... con l'eta' e con l'esperienza l'ho capito: se tutti i pori del vaso sono pieni d'acqua, quando la terra interna e' bagnata si crea una contiunuita' tra i capillari (i canalini sottili) del terreno e quelli del vaso, cosi' l'evaporazione attraverso il vaso e' in grado di "estrarre" acqua anche dal terreno e si crea un ambiente molto piu' sano per le radici. E comunque anche io metto un po' di cocci. |
|
|