Io lo conoscevo già questo filmato. Sì è deprimente, ma anche pieno di speranza, perché ti mostra la strada da percorrere, per chi ha voglia di fare qualcosa per le generazioni che verranno e per il pianeta Terra.
Io già da tanto tempo faccio a meno di moltissime cose, e vi assicuro che si è felici ugualmente, forse anche di più, perché c'è la consapevolezza di stare a fare qualcosa di buono per il nostro pianeta. Ho sentito parlare di "decrescita felice", ecco, credo proprio che sia quella la strada. Noi non ci accorgiamo, ma compriamo centinaia di cose, più che altro inutili, che tolgono risorse e determinano montagne di rifiuti. Ci ammazziamo per l'ultimo modello di ogni cosa: scarpe, borse, abiti, telefonini, occhiali, ecc.. Dipendesse da me il famoso P.I.L. precipiterebbe rovinosamente, perché compro pochissime cose, tendo a riparare e a far durare nel tempo ciò che compro e mi piace riciclare; la parola "shopping" poi, mi fa ridere e riesco molto bene a fronteggiare i messaggi subliminali della pubblicità. Comunque, temo che in Italia si sia già ai livelli americani denunciati dal filmato, ma... purtroppo non vedo inversioni di rotta, né strategie di bonifica ambientale, semmai, una spinta continua a far salire il maledettissimo P.I.L., con spot suadenti e spinte continue a consumare, consumare, consumare...
[Modificato da veryoldmeg 27/04/2010 17:52]
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Carpe diem!