Comincia a far fresco.. prepariamoci

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2
Silviaviola
00venerdì 7 settembre 2007 16:44
Ciao a tutti/tutte [SM=x718543]
Dunque qui comincia a far freschino specialmente di notte, credo proprio che sia ora di "voltar pagina" con la gestione del giardino e dei balconi, ormai. Ho già deciso di iniziare gradualmente il riparo delle piante più delicate, magari avvicinandole dapprima ai muri (quelle in vaso) prima di portarle proprio al riparo (per non perdere gli ultimi giorni di sole dell'autunno..).
Avrei una domanda per una ciotolona che ho creato ad Agosto con Salvia farinacea 'Strata' + coreopsis + Platycodon: dite che non essendo in piena terra avranno bisogno di maggiore protezione? intendo, immagino che dovrò riparare un po' la ciotolona, ma secondo voi la probabilità di sopravvivenza di queste perenni si avvicina di più all'80% o al 10%?? [SM=x718595] Non le ho mai avute, di conseguenza non ho esperienza circa la resistenza al freddo (che se quest'anno recuperasse il mancato inverno dell'anno scorso.. hai voglia quanto gelo! [SM=x718553] ). Potrei così farmi un'idea di cosa "rischio" di ritrovarmi o NON ritrovarmi la prossima primavera.

Sul balcone invece ho una cactacea che è già al terzo tentativo di fioritura quest'anno: pensate che ce l'ho da 3 anni e sempre da 3 anni vedo sviluppare dei bei boccioloni pelosi lunghi lunghi che.. cadono appena prima dell'apertura [SM=x718566] Ora ho messo il vasetto in cucina, davanti alla solita finestra a Sud: speriamo porti a termine almeno QUESTI fiori, così ve li faccio vedere (e scopro che colore sono [SM=x718555] )

Attendo i vostri consigli per la ciotolona!! grazie! [SM=x718536]
xypod
00venerdì 7 settembre 2007 19:16
Silvi,
sono tutte e 3 erbacee perenni rustiche tranne la salvia farinacea che a quanto ne so rischia nelle temperature più basse dei -6°C. Fossi in te, la ciotolona la lascerei lì dov'è, magari con un pò di corteccia in superficie per dare una mano alle piante contro il gelo e per rendere la ciotola più presentabile quando tutte e 3 le piante perderanno la parte aerea [SM=x718569]
riverviolet
00venerdì 7 settembre 2007 21:42
Eh ti capisco! Ogni anno mi riprometto, basta con le piante delicate e poi ad inizio autunno non sò come nè perchè, ho vasi sempre più numerosi, proprio di queste.
Una delle piante che mi preoccupa di più, è la Salvia discolor, che proprio non voglio perdere!
Ma anche la strobilanthes e la Tibouchina semidecandra dovrò riparare in qualche modo, speriamo solo non faccia troppo freddo [SM=x718606]
Silviaviola
00lunedì 10 settembre 2007 09:43
@Xy: allora dici che un po' di pacciamatura può bastare e speriamo bene eh? e poi in effetti quella parte riceve un po' di sole d'inverno, meglio forse lì, comunque riparata dal vento, che spostarla [SM=x718630]

@River: io con le piante "delicate" solitamente non ho un gran feeling, ma soltanto perchè d'inverno richiederebbero di venire impacchettate come mummie, qui da noi, con un risultato estetico che farebbe [SM=x718545] In genere quando ho a che fare con una di loro la proteggo come posso e mi dico: "Se sopravvivi son contenta, altrimenti vuol dire che per il mio giardino non vai bene!". Quest'anno ho la Plumbago da impacchettare, per lei farò una eccezione, e "nasconderò" il vaso nel cortile dietro, dove è meno in vista, e si vedrà! [SM=x718625]
ciccioriccio
00lunedì 10 settembre 2007 20:17
istruzioni per le delicate (in vaso) e per chi non ha ricoveri

A-mettere una zeppetta sotto il vaso (il contatto con la pavimentazione gelata è altrettanto nocivo di quello con la pavimentazione rovente)

B-avvolgere il vaso nel pluriball

C-pacciamare con paglia (la corteccia acidifica mi risulta)

D- piazzare contro muro esposto al sole, a sud o ovest

E-raggruppare le tapine freddolose (c'è meno dispersione termica)

F-pregare
Elisa June
00lunedì 10 settembre 2007 22:41
e magari nelle giornate più assolate e calde dell'inverno far circolare un po' d'aria all'interno del tnt (ma poi ricordarsi di chiudere!!! [SM=x718575] )
Attenzione alla Coreopsis, non avendolo specificato, potresti avere una specie annuale, nel qual caso amen ...
Elisa June
00lunedì 10 settembre 2007 22:48
Dimenticavo ... conserva i semi della Salvia, nel peggiore dei casi,una volta finito l'inverno e escluso il rischio di gelate ...
Da noi la farinacea è trattata come se fosse annuale, di conseguenza a fine stagione viene estirpata, ergo è abbastanza raro vederla 'rispuntare'
Silviaviola
00martedì 11 settembre 2007 09:59
Grazie per i consigli, non mi era venuto in mente il particolare del sollevare il vaso da terra, tra gli altri!

Per la Salvia.. cercherò allora di raccogliere semi!!! non posso perderla [SM=x718536]
Astilbe
00martedì 11 settembre 2007 13:20
Io sono già tre anni che utilizzo serre in plastica come queste per riparare le piante dal freddo
[IMG]http://i5.tinypic.com/6bm3wip.jpg[/IMG]
Una la monto ogni tardo autunno sotto al portico e l'altra sono già due anni che è in pianta stabile in un lato della casa e mi serve sia come ricovero degli attrezzi che come serra per le piante più piccole. Né la grandine né il gelo e ancora meno il sole l'hanno danneggiata.
Ogni anno spendevo un "botto" per tessuto non tessuto, metri di plastica, pacciamatura, ecc. e molto spesso le mie piante in vaso morivano lo stesso.
Ho deciso così di spendere un po' una volta per tutte e le ho acquistate. Se a qualcuno può interessare le ho prese entrambe da Castorama: la prima, tre anni fa, l'ho pagata 98€ e la seconda, due anni fa, 103 €.
Ciao

Silviaviola
00martedì 11 settembre 2007 14:12
Che belle serrette..!! [SM=x718542] le trovo molto carine, oltre che utili [SM=x718569]
xypod
00martedì 11 settembre 2007 14:54
Sì, io farei così: raccoglierei i semi della salvia (stupenda anch'io l'adoro!), solleverei il vaso da terra e pacciamerei bene con corteccia o anche meglio con lapillo, che tra l'altro ha molti effetti positivi sulle piante. Stop.
Nota: non so tu, ma io mi sono stufata da un po' di portare dentro e fuori piante che comunque sono belle all'esterno, quando possono crescere tranquille sempre nello stesso posto. Fatico meno io e vivono meglio loro e se non è destino, cerco una sostituta alla loro altezza ma più resistente al freddo.

La paglia mah, non so quanto resista agli elementi per un intero inverno e tra l'altro non saprei proprio dove trovarla... Ciccio, l'hai provata tu? [SM=x718595]
Silviaviola
00martedì 11 settembre 2007 16:10
XY, qui è mio marito che si è stufato di portare avanti ed indietro i vasi (ormai diventati di anno in anno, di travaso in travaso, "vasONI"), pertanto a parte le piccole (ferocactus, agave victoriae-reginae, echeveria..) il resto rimane fuori "alle intemperie". L'anno scorso (quando non serviva, ndr) ho coperto l'arancio nano e l'oleandro, sempre nano [SM=x718558] , con il tnt, mentre quest'anno che l'oleandro se ne sta in aiuolona tenterei quasi di non ripararlo nemmeno..

La paglia non l'ho mai provata, ho paura che mi si sparpaglierebbe tutta in giro nelle giornate di vento: tenendola invece ferma con dei pesi (es. sassi) mi sembrerebbe di far respirare poco il terreno.. sono troppo cervellotica?? [SM=x718606] . Io "ciò il feeling" con la copertina termica di corteccia.. mi piace troppo e se acidifica amen [SM=x718579]
ciccioriccio
00martedì 11 settembre 2007 19:57
Dunque la paglia me l'ha procurata la mia donna delle pulizie che ha il papà contadino; l'ho messa per un paio di anni sul terreno della itea ilicifolia.

Se vuoi impedire che voli fai delle "forcine" con pezzetti di fil di ferro e le conficchi a fondo.
Non so se mi sono spiegata.
L'unico rischio è che la paglia contenga semenze varie, ma per me non è stato un problema, quel poco di abusivo che è spuntato l'ho fatto sparire.
Se è ordinata è abbastanza decorativa.
cerchina
00venerdì 14 settembre 2007 20:08
Silvia non so per la salvia e la coreopsis ma io i platycodon li ho in piena terra e non hanno sofferto nemmeno il terribile inverno di due anni fa ( e da me quando fa freddo, fa freddo davvero).
Penso che possa bastare una protezione intorno al vaso e una posizione riparata: non dovresti avere grandi problemi (esclusa la questione salvia).
...ross...
00venerdì 14 settembre 2007 20:22
Silvia, io la salvia farinacea l'ho da un paio di anni in piena terra e fiorisce e rifioricsce che è una meraviglia; so che di solito viene trattata come un'annuale, ma tu prova a pacciamarla bene (per questo io uso un bello strato di letame) e vedrai che dovrebbe farcela a passare l'inverno; bè almeno tentar non nuoce!
xypod
00venerdì 14 settembre 2007 20:22

io i platycodon li ho in piena terra e non hanno sofferto nemmeno il terribile inverno di due anni fa



Idem [SM=x718536]
Elisa June
00sabato 15 settembre 2007 11:41
Giusta l'idea di Ross, se proprio vuoi e ci tieni, pacciama con letame pellettato
OT: Dany mi diresti quali effetti positivi (per le piante) avrebbe una pacciamatura con lapillo, diversi da quelli di una pacciamatura con corteccia?
Per il lapillo io mi sento di fare alcune considerazioni ... non è un materiale che ha connessioni con il paesaggio del settentrione (e anche del centro), e poi preferisco qualcosa che sia prodotto un po' più vicino, e meno inquinante (leggi camion che attraversano la penisola)
C'è un abuso incredibile di questo materiale, soprattutto da parte dei giardinieri ... [SM=x718599]
cerchina
00sabato 15 settembre 2007 12:15
non è un materiale che ha connessioni con il paesaggio del settentrione (e anche del centro), e poi preferisco qualcosa che sia prodotto un po' più vicino, e meno inquinante (leggi camion che attraversano la penisola)
C'è un abuso incredibile di questo materiale, soprattutto da parte dei giardinieri ...


Straquoto [SM=x718628] [SM=x718628]
xypod
00sabato 15 settembre 2007 14:00
A parte la ragione fondante, che il lapillo non acidifica il terreno, non mi trovo d'accordo né con una né con l'altra cosa: la storia della corteccia in tono con il paesaggio non la "sento" perché quando vedo il lapillo sulle aiuole mi piace altrettanto, sia per colore che per forma; non dico che la corteccia non sia bella, anzi [SM=x718558] ma fa comunque "montagna" mentre il lapillo lo percepisco come più elegante, meno rustico [SM=x718615]

Grattando un filo sotto la superficie del puro gusto estetico, inoltre, scopri che la corteccia venduta nei vivai non è solo italiana ma parecchia è importata quindi non c'è neanche questa illusione casalinga, la maggior parte proviene dall'est europeo.

Devo ammettere poi che questo tema dell'"affinità" culturale mi sta antipatico da sempre [SM=x718600] e questo probabilmente a causa della mia origine "internazionale" [SM=x718575] Vedo che si tendono a considerare alcune piante come parte integrante del proprio ambiente quando in realtà si tratta di essenze che sono emigrate da altri luoghi geografici e con gli anni si sono stabilite qui in permanenza e siamo dunque semplicemente ABITUATI a vedere. Ma la natura non guarda i confini geografici e persino il clima ci sta dicendo che una certa visione del mondo, divisa in piccoli orticelli "affini", sta diventando obsoleta [SM=x718555]

Se poi vogliamo andare oltre alla semplice geografia, il giardino non è composto solo da quello che madre natura mette nei nostri cortili ma tanto, anzi tantissimo è frutto di una scelta ben precisa da parte di chi lo crea, che fa un ampio uso (come tutti noi), anche senza saperlo, di piante che non sono certo italiane di nascita, ma hanno semplicemente dimostrato di adattarsi bene alla nostra realtà. Semmai la vera capacità di chi lo crea sta appunto nel dare armonia all'incontro di materiali e piante che provengono da tutto il mondo, per come la vedo io, capaci di arricchire, senza "stonare", l'ambiente che viene realizzato (sempre da uomini e non dalla natura).

Per finire, tornando alla pacciamatura, del lapillo so che se integrato con la superficie del terreno, non semplicemente appoggiato sopra, essendo estremamente poroso a causa dei suoi pori aperti, facilita l'areazione del terreno e lo sviluppo delle radici e questo mi sembra molto positivo [SM=x718569] La controparte è che il lapillo PESA, e questo va valutato se hai grandi spazi [SM=x718588]

Un'alternativa alla corteccia potrebbe essere il letame sì, ma ho questo dubbio: se in inverno le piante vanno a riposo, non è inutile concimarle in questo modo [SM=x718568] Non sarebbe meglio riservare questa cosa per la primavera? [SM=x718595]
...ross...
00sabato 15 settembre 2007 15:20
Re:

sulla scelta della pacciamatura, convengo che forse non è meno ecologico l'uso del lapillo, benchè anch'io preferisca dal punto di vista estetico, la corteccia; anche secondo me si inserisce meglio nel paesaggio, perchè dalle mie parti, per es. sono assenti rocce e sassi di quel colore (non nego però di aver usato qualche bella roccia pugliese [SM=x718592] per decorare alcuni angoli 'irrisolti' del giardino; lo so, non me lo dite, sono poco coerente.... [SM=x718607] )

xypod, 15/09/2007 14.00:

se in inverno le piante vanno a riposo, non è inutile concimarle in questo modo [SM=x718568] Non sarebbe meglio riservare questa cosa per la primavera? [SM=x718595]



su questo punto, invece, avevo intenzione di aprire una discussione.
Infatti leggo spesso che, per es. sulle rose, si consiglia di fare una buona pacciamatura invernale con letame, perchè protegge dal gelo le radici, arricchisce il terreno di microorganismi utili e, appunto, fertilizza; ma anch'io mi faccio e vi faccio la stessa domanda, tanto più che, se esposto all'aria e non incorporato al terreno, l'azoto contenuto potrebbe disperdersi sotto forma di gas e quindi impoverire di nutrienti il materiale organico (rimarrebbe comunque il fatto che, a parità di costo, tiene più al caldo il terreno e in qualche modo lo arricchisce).
Chi sa dirci qualcosa in merito?



Elisa June
00sabato 15 settembre 2007 16:16
Rispondo in ordine sparso alle tue affermazioni, spero con tono meno aggressivo del tuo, si tratta semplicemente di punti di vista e la mia richiesta di spiegazioni sugli effetti positivi del lapillo non era per prenderti in giro né per sottolineare una tua affermazione inesatta, semplicemente una richiesta, io non ne conoscevo ma mica sono l’enciclopedia delle piante … [SM=x718584]
La corteccia solo in molti anni, che io sappia, è in grado di modificare il pH del terreno, quindi ci si può immaginare quanto lo possa fare sopra un vaso … (ma il primo suggerimento di utilizzare la corteccia a Silvia lo hai dato tu e io non te l’ho contestato).
Il fatto che tu la questione paesaggistica del lapillo non la senta non significa che non esista in toto come argomento di discussione, anche a livelli più alti del mio e del tuo, e non mi impedisce di riportarne gli echi … ci sono dei principi ispiratori in chi crea giardini, come poi anche delle ‘regole base’ di progettazione, la prima delle quali è quella di ispirarsi al paesaggio circostante, non inteso come il giardino del vicino, ma al contesto nel quale si è inseriti (regola che può anche non valere per i terrazzi e per giardini di città, generalmente recintati e che, spesso, traguardano altri edifici) [SM=x718569] .
Faccio un esempio … io vivo in un paesino della Brianza, a ridosso di un parco naturalistico, direi anzi immerso nel parco (in cui la vegetazione principale è costituita da querce, carpini, pini silvestri, frassini maggiori, l’inevitabile, ormai, purtroppo, invasione della robinia, biancospini, un sottobosco di brughiera ed altro), e dalle forti radici agricole, ancorate al territorio; l’amministrazione comunale ha scelto di accentuare gli aspetti di richiamo al territorio nella selezione del verde pubblico, utilizzando, per le alberature stradali e nei parchetti per i bambini, soprattutto carpini, qualche quercia, frassini, leggere concessioni alle fioriture con il Prunus ’Pissardii’ e la Robinia ‘Casque Rouge’, gelsi a fare da punti focali in zone considerate ‘strategiche’ . In questo contesto stonerebbe un ulivo, e infatti non ce ne sono (tanto ce ne sono fin troppi nei giardini privati, con l’inevitabile corredo di sassi bianchi), e stona un’aiola sponsorizzata da uno dei giardinieri locali (e da lui ideata) che mescola alla rinfusa Nandine ‘Firepower’, Erica, Lonicera pileata, Edera, sovrastata da un lampione con da cui penzolano gerani parigini, il tutto condito con la pacciamatura di lapillo, e fronteggiata da un’altra con Lagerstroemia indica, Lavandula, Nandina e Erica, sempre con lapillo … [SM=x718545] A parte la questione della mescolanza delle essenze (della quale pochi si accorgono), ciò che urta maggiormente (non solo me, il che significa che la questione è sentita anche da non addetti al settore) è l’uso del lapillo, se inserito nel contesto ambientale in cui mi trovo. Sono stata chiamata ad intervenire in un giardino a ridosso del bosco, in ombra per la maggior parte del giorno, in cui il giardiniere chiamato a dare una sistemata aveva proposto olivi, lavande, rose (una quantità industriale di rose non identificate in alcun modo e di ignota resa, soprattutto in quel contesto, ma questo è un altro discorso), contrassegnando le aiuole con sassi bianchi e pacciamando con del lapillo: il cliente era infuriato per l’uso del lapillo, la maggior parte dei suoi alberi sono conifere e Liquidambar … che cosa c'entra il lapillo?? [SM=x718560]
Lo so che buona parte della corteccia venduta non è di produzione italiana, anzi so anche che spesso si consiglia di non usarla perché non è stata sottoposta a processi di sterilizzazione, ma non mi sembra un argomento utile per fomentare altro movimento di merci, ma questo è solo un mio punto di vista, quello di una che compera l’acqua minerale di sorgenti vicine e non quella che arriva da lontano, per non incentivare inutili trasporti, ma non cerco di imporre il mio come un punto di vista assolutamente indiscutibile, il mio ot diceva che ‘io preferisco’ ... [SM=x718572]
Io stessa utilizzo per i giardini una grande quantità di piante non autoctone, ma opero delle distinzioni di ambito, non le uso indiscriminatamente, e cerco di privilegiare il rispetto per il paesaggio, se posso, ma forse questo è frutto di una mia sensibilità e delle mie esperienze, che possono essere diverse da quelle di altri [SM=x718543]
Per tornare a bomba, invece, quando si dice ‘pacciamatura’ si intende dire la copertura del suolo con il lapillo e non il suo interramento; sotto questo punto di vista io sapevo che non apportava miglioramento alcuno, ecco il perché della mia richiesta.
Distribuire letame pellettato aiuta ad evitare la dispersione di calore, il letame stesso, poi, degradandosi ad opera degli agenti atmosferici, verrà mescolato al terreno, ed è opportuno favorire questo processo a fine inverno aiutandosi con una zappa.
Per quanto ne so io, non si usa in giardino, interrare il lapillo per migliorare la struttura del terreno, a questo scopo, di solito si preferisce apportare sostanza organica.
Ammendare (che è appunto il miglioramento delle struttura) è altra cosa dalla concimazione di un terreno, che consiste nell’apportare sostanze minerali, in agronomia i 2 concetti sono separati e sono fasi / mezzi della fertilizzazione; un buon ammendamento può avere, nel lungo periodo, quando la sostanza organica si è completamente mineralizzata, un effetto concimante.
Non ho capito, Ross, il tuo problema con l’azoto e quindi non riesco a darti una risposta [SM=x718584] … azoto a parte, comunque, che se non assorbito immediatamente, dalle piante quando è azoto nitrico, viene perso, rimangono tutte le altre sostanze minerali, di cui le piante hanno bisogno.
Per le rose, inoltre, alcuni vivaisti consigliano in inverno anche un apporto (interramento) di leonardite, che è particolarmente ricca di sostanza organica, e che si trova facilmente nei consorzi agrari
[SM=x718599]
xypod
00sabato 15 settembre 2007 16:38
Eli, guarda che la mia non era mica una polemica e se il tono lo lasciava presagire, me ne scuso [SM=x718577] - lo sai che quando un argomento mi prende tendo ad discuterne con una certa dose di passione [SM=x718563] che ha poco a che fare con l'aggressività anche se capisco che si possa fraintenderla [SM=x718536] facilmente!

Tornando a bomba, anch'io sapevo che per acidificare il terreno ci vuole un tot, da qui il mio consiglio, ma capisco anche che se non si vogliono correre rischi e usare un materiale da quel punto di vista neutro, si può pensare ad un'alternativa [SM=x718555]

Per quanto riguarda l'aiuola non posso dare nessuna valutazione perché non l'ho mi vista e il cliente infuriato, sinceramente non capisco bene il quibus: il giardiniere avanza una proposta, poi il cliente sceglie. Se non gli va bene, basta dire di no! Eppoi si tratta di una valutazione assolutamente estetica, il lapillo sicuramente non avrebbe creato danno alle sue preziose conifere [SM=x718559] E come arrabbiarsi se il panettiere ti propone una ciabatta invece che la michetta... [SM=x718585]

L'effetto positivo del lapillo avviene interrandolo nel primo strato in superficie, in questo caso hai ragione, lo usi come ammendante e non come pacciamatura ma in questo è simile al discorso per il letame pelletato, che dà il suo apporto "alimentare" se lo interri con la zappa... E' solo un'azione un pò diversa: uno facilita drenaggio e apparato radicale, l'altro arricchisce di sostanze utili il terreno.
Mi sembrano ottimi tutti e due [SM=x718569]
Elisa June
00sabato 15 settembre 2007 16:52
Il discorso del cliente, non infuriato, ma che ha fatto una scelta diversa, e dell'aiuola era per fare un esempio di come il lapillo venga avvertito come 'stonato' in certi ambienti.
Ti ho specificato che l'effetto del lapillo al quale accennavi, cioè l'interramento, non è pacciamatura, per chiarezza di termini ...
e ti ho sottolineato che, di solito, non si usa il lapillo per ammendare il terreno di un giardino, magari lo si può usare al posto dell'argilla espansa per ottenere un effetto drenante in vaso, ma in giardino proprio non si fa, non fosse altro che per una questione di prezzo (a parte ogni altra cosiderazione di opportunità agronomica, che ho già spiegato): hai idea di quanto verrebbe a costare? [SM=x718542] [SM=x718564] [SM=x718542]
Ok che l'argomento ti prende, però non è mica il caso di gridare usando le maiuscole, lo sai che sono sensibile [SM=x718543]
xypod
00sabato 15 settembre 2007 18:10
Le maiuscole era 2 di numero e non riguardavano te, ma il concetto [SM=x718556]

Comunque il fatto che "non si usa" non mi ferma, ti dirò, vado controcorrente per natura [SM=x718575]: a parte la questione prezzo e peso, mi si deve dimostrare che il lapillo non è una buona alternativa. Ho capito per ora che si preferisce usare il letame pelletato perché apporta sostanza organica, oltre che coprire e proteggere il terreno quindi e questo mi funziona [SM=x718558]
pierabg
00sabato 15 settembre 2007 19:34
Ciao,

bbbbbbbbbbbbone! [SM=x718557] [SM=x718620] [SM=x718543]
...ross...
00sabato 15 settembre 2007 21:21
che ragazze calienti [SM=x718536] ! d'altronde il giardinaggio ci appassiona proprio tanto [SM=x718608]

il problema dell'azoto sarebbe più o meno questo: ho letto che, esposto all'aria e agli elementi atmosferici, nel letame avviene una trasformazione dei composti azotati in azoto gassoso che evaporando, lo impoverisce della sua parte 'nutriente'(se non erro, infatti, la specificità del letame è proprio quella di apportare azoto); per questo motivo pacciamare con il letame è utile per tenere al calduccio le radici e per arricchire il terreno di microorganismi benefici, ma non darebbe poi un grande apporto in azoto.
E' effettivamente così? oppure la perdita di azoto è insignificante, ai termini della fertilizzazione?
Elisa June
00sabato 15 settembre 2007 23:26
ma che calienti e calienti ... no preoccupe .... io e Dany ci siamo sentite subito e abbiamo riso come delle matte, io cercavo di descriverle una composizione che avevo visto ieri e fotografato, ma ero talmente stanca che non mi ricordavo i nomi delle piante e utilizzavo dei giri di parole a dir poco demenziali e lei interpretava tutto in senso porno .... [SM=x718548] [SM=x718548] [SM=x718548]
dunque, non ho condotto studi approfonditi sul letame (ti confesso che non mi interessano più di tanto ...e confesso anche che parlarne in un forum non è il massimo delle mie aspirazioni) e sul suo apporto in percentuale di azoto, non ricordo in che forma l'azoto sia presente - come saprai, non è utilizzabile dalle piante in tutte le sue forme - e qui è il nocciolo della questione, ma non mi farei tutti questi problemi, non facciamo coltivazioni intensive, tra l'altro una concimazione azotata nel periodo sbagliato, oltre che inutile è dannosa ... per esempio in questa stagione è da evitare, almeno al nord.
Ragazze, anyway, ricordate che l'importante è apportare sostanza organica [SM=x718569]
Oh cielo! che la storia del cornoletame abbia un senso?? [SM=x718540]
Ross, scherzo, dai, non te la prendere [SM=x718599]
Silviaviola
00lunedì 17 settembre 2007 09:35
Ragazze, avete messo paura alla mia ciotola di perenni!! [SM=x718620]
Di letame pellettato a disposizione NE HO in quanto mio marito al consorzio a suo tempo aveva preso due sacconi da 25 kg ciascuno perchè non aveva capito che si trattava di quello "concentrato" (e commento del tipo del consorzio: "ahh di questo più ce n'è meglio è, non è mai abbastanza" e via a vendere due sacconi [SM=x718546] ). Non sarà un po' concentrato da piazzare direttamente sulle piante?
In ogni caso, se volete il mio parere sul lapillo: l'ho visto magnificamente utilizzato da Ninosanremo per appoggiare i vasi in lunghe file ordinate, per il resto nel paesaggio non mi dice granchè. Nei vasi pesa troppo. Tempo fa confesso di averlo usato al cimitero da mia mamma per separare due Juniperus 'Green carpet' che ricoprono il monumento, ma ora credo userei un materiale meno "rosso"..

Alla fine: le mie perenni ringraziano per tutta quest'attenzione! e anche io [SM=x718624]
...ross...
00venerdì 21 settembre 2007 11:41
Re:
Silviaviola, 17/09/2007 9.35:

Di letame pellettato a disposizione NE HO....Non sarà un po' concentrato da piazzare direttamente sulle piante?
[SM=x718624]




non credo, Silvia, di solito si usa proprio quello per pacciamare, se non si dispone di quello naturale. D'altronde non va messo a diretto contatto con le radici, ma sopra e quindi non può nuocere; è da sconsigliare solo nei periodi di grande caldo, come in genere tutti i fertilizzanti

Silviaviola
00venerdì 21 settembre 2007 11:59
Ah ok, grazie Ross per la precisazione. Lo consideravo forse più "caustico" di quanto sia in realtà.. meglio così! [SM=x718563]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:05.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com