Credenza da risistemare

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pali
00sabato 14 ottobre 2006 12:11
Ciao a tutti!
Ho un consiglio da chiedervi: ho una credenza della nonna, più vecchia che antica, che però vorrei rimettere in ordine.Mi piacerebbe sverniciarla e lasciarla poi del colore naturale del legno. Quali sono le procedure da seguire? Non ho mai fatto lavori del genere e quini ho bisogno di consigli da seguire passo passo. Vorrei usare prodotti il più naturale possibile. Grazie in anticipo! [SM=x718577]
Paola
xypod
00lunedì 16 ottobre 2006 13:31
Mhmm [SM=x718595] questo è pane per i denti di Indaco...
Ormai è diventato un provetto falegname!! [SM=x718563]
indaco1
00venerdì 20 ottobre 2006 19:52
Pali.... scusa!! Il tuo messaggio mi e' sceso sotto e mi sono dimenticato di rispondere prima.

In effetti non ho molta esperienza in materia... Ricordo pero' che avevamo fatto qualcosa del genere quando ero ragazzino su mobili che penso si possano definire antichi di mia nonna materna, inclusa una madia che farebbe la felicita' di un antiquario.

Per sverniciare c'e' un apposito prodotto, lo trovi nei brico e nei colorifici... occhio a animali e bambini perche' e' corrosivissimo e tossicissimo.

Pero' se lo usi con la dovuta attenzione ti fa risparmiare un sacco di tempo, fatica, e ottieni anche un buon risultato.

Le istruzioni dovrebbero essere sulla confezione dello sverniciatore.

Prima di tutto fai una prova su un angolo nascosto, come sempre si fa in questi casi.

Comunque la procedura a spanne penso che preveda, prima di tutto, di passare ovviamente lo sverniciatore.

Dopo che ha agito rimuovi tutta la vernice rammollita con una spatola o con la paglietta (mi raccomando i guanti di gomma)

Poi risciacqui bene tutto il mobile con alcool per eliminare ogni traccia dello sverniciatore (ma anche per questo fai riferimento alle istruzioni).

La poca vernice eventualmente rimasta e ogni altra irregolarita devi rimuoverla carteggiando.

Esiste anche la pistola termica sverniciatrice.... a volte la si trova anche a pochi euro nei brico.... So che la usano, ma va sopra i 300° e francamente non so come puo' agire su alcuni tipi di legno o magari su particolari di plastica.

Una volta che il legno e' pulito e levigato.... devi pensare a come rifinirlo e trattarlo.

I trattamenti sono tantissimi, con infinite varianti.

Se vuoi prima puoi dare colore al legno con del mordente o altre tecniche (che sono infinite).

Poi, qualcuno ama la finitura a cera...in effetti fatta bene e' bellissima ma la superficie poi si sciupa facilmente non resiste bene a macchie e maltrattamenti.

Poi ci sono tutte le varie tipologie di flatting, vernici trasparenti poliuretaniche o altro.... Pero' sinceramente non mi piacciono molto quindi non l'ho mai utilizzate e non ho nessuna esperienza.. anche se ce ne sono certe che danno delle belle finiture satinate o lucide.

Invece la finitura che preferisco e' con vari tipo di olio (paglierino, lino cotto o lino crudo). E' facile da fare (beh, dipende) e i risultati estetici sono ottimi, il legno ha un aspetto naturale ma molto molto "vivo", bello, a me piace.

Pero' prima di farlo sulla tua credenza soprattutto dopo che ti sei fatta un mazzo grosso come una casupola per sverniciarla, ti consiglierei di cimentarti su oggetti o particolari piu' piccoli, per essere certi che il risultato ti piaccia.

In particolare io consiglierei l'olio di lino, che poi e' quello utilizzato da secoli per fare i colori ad olio in quanto esposto all'aria polimerizza.

Inoltre e' la scelta piu' ecologica che esista, l'olio di lino in versione alimentare non solo non e' tossico, ma e' ipersalutare aiutiando a tenere sotto controllo il colesterolo: e' un best seller nei negozi di alimentazione naturale.

Ovviamente non consiglierei di ingerire l'olio di lino preso in colorificio, nella migliore delle ipotesi e' un po' adulterato con olio di pesce, nella peggiore chissa' che altri addittivi ci sono.

Pero' quando non sa troppo di pesce e' addirittura profumato, a me piace molto, fa anche venire appetito, quando lo dai [SM=x718548]

Per quello che ho capito la differenza tra quello crudo e quello cotto e' soprattutto nei tempi di asciugatura. Quello crudo e' molto piu' lento, impregna il legno in profondita', cosi' lo devi dare in piu' mani successive, pero' lo rende impermeabile e resistente in profondita'.... e' un lavoro piu' lungo e laborioso, un po' piu' da fanatici.

L'olio di lino cotto, che invece e' quello che io userei, e' piu' semplice, si da come una semplice vernicie in una, due o piu' mani. Rende il legno impermeabile, tanto e' vero che lo si utilizza anche per serramenti e mobili da esterno. Ogni qualche anno, soprattutto per i mobili in esterno, puoi ridarne una mano senza bisogno di carteggiare.

Io lo trovo bellissimo, naturale e praticissimo... pero' di solito lo uso sul pino... gia' sull'abete prima do una passata di olio paglierino rosso per dare un po' di colore.... L'uso di un mordente e' tutta un'altra storia...

Pero', ecco, se ti servono ancora piu' informazioni forse potresti provare a chiedere su un forum specializzato.

Il primo che ho trovato (non so se e' frequentato dai falegnami mannari o che):
http://forum.il-legno.it/search.php?mode=results
pali
00venerdì 20 ottobre 2006 22:27
Sei veramente molto gentile, una risposta lunghissima ed esauriente...
Credo che sicuramente userò l'olio di lino, lo scopo è proprio quello di rendere il legno più naturale possibile. Per la sverniciatura avevo sentito parlare dell'ammoniaca, è possibile?
Proverò a dare un'occhiata al sito, tra gli apppassionati di bricolage ci sono sempre informazioni utili [SM=x718536]
Ancora grazie!
Paola
indaco1
00sabato 21 ottobre 2006 12:50
Io piu' che ammoniaca so che usano la soda caustica, ma e' molto sconsigliabile perche' puo' sciupare il legno ed anche te, e' veramente cattiva [SM=x718583]

Cosa strana, e' estremamente corrosiva ma non e' tossica, una volta diluita adeguatamente e' del tutto innocua.

Io prenderei un prodotto apposito, ti fai spillare qualche euro ma almeno e' fatto apposta...

Mi raccomando, tanti esperimenti in punti nascosti o su pezzi meno pregiati, prima.
veleno65
00giovedì 4 gennaio 2007 16:16
sarà indubbiamente tardi ma intervengo solo per suggerire qualcosa a pali (ciao pali!!): per sverniciare i comuni mobili della nonna è meglio utilizzare gli sverniciatori,come ti hanno già consigliato. ce ne sono di vario tipo ma per un fai da te preferisci quelli atossici,altrimenti dovresti utilizzare una maschera con filtri antisolventi perchè contengono xilolo,che è molto cancerogeno. gli sverniciatori senza solventi hanno il difetto di im piegare + tempo per rimuovere gli strati di vernice,circa il doppio del tempo,ma ci si guadagna in salute. spesso profumano di agrumi perchè contengono un "solvente" estratto dagli agrumi. utilizza robusti guanti in gomma(se usi prodotti con diluenti e xilolo o toluene i guanti in gomma piano piano ti si sciolgono...)e attenta agli occhi. con una pennellessa stendi uno strato di circa un paio di cm in una zona e lascia agire finchè rimuovendo lo strato non rimuovi anche la vernice. di solito si rimuove con raschietti,ma usandoli bene e stando attenti a non intaccare il legno che sotto l'effetto dello sverniciatore si sarà ammorbidito.le ultime tracce vanno tolte con la paglietta di ferro(del tipo + fine)strofinando bene. di solito dopo questa operazione il legno potrebbe aver "alzato il pelo" come si dice in gergo, ma carteggiando con carta vetrata finissima (da 150 o +)si ottiene di nuovo una superficie liscia. attenzione agli angoli dove si accumula la vernice e lo sverniciatore.
veleno65
00giovedì 4 gennaio 2007 16:26
la pistola termica si utilizza solo per la rimozione di vernici spesse sintetiche come quelle delle finestre o delle porte;di solito non si usa mai sui mobili perchè brucia e non rimuove quel tipo di vernici normalmente usate per i mobili.
l'ammoniaca viene utilizzata per pulire il legno che è imbrattato da vernici grasse o sporco grasso:di solito si tratta di legno antico magari abbandonato in posti dove ha accumulato molta polvere e deiezioni animali,ma la polvere dei secoli non quella normale di casa! l'ammoniaca oltre ad essere tossica ha un effetto sbiancante,quindi il suo uso è limitato laddove serve un forte solvente basico.inoltre usandola sempre in percentuale in acqua,o acqua+ alcool, "alza il pelo" molto + che un solvente volatile. direi di maneggiarla solo se lo sporco è veramente grasso,di colore nero o grigio..insomma se è veramente conciato male e non ha solo una vernice trasparente da togliere!
veleno65
00giovedì 4 gennaio 2007 16:32
per la rifinitura io utilizzerei i prodotti a base di acqua che si trovano nelle ferramente + fornite,inodori e con una buona resistenza all'uso.quelli ad effetto opaco rendono il legno molto naturale.
le rifiniture a cera d'api o gommalacca sono le + utilizzate nel restauro ma richiedono una certa manualità. la rifinitura a olio è comunque molto buona (anche se la puzza dell'olio di lino per me è micidiale!!).
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