Ciao! dunque la tua osservazione circa la difficoltà di mantenere umide le piantine montate su "zattera" è giusta, se non possiedi una serra. Rischi di dover passare ogni momento accanto alle piantine per vaporizzarle, altrimenti ti seccano
Il mio lo tengo da anni in classico vasetto di plastica, però appeso, in modo che i lunghi steli possano scendere finchè vogliono, mentre le radici sono un po' protette e tenute un filo umide dalla corteccia del vasetto
Volendo, visto che hai diverse piantine, potresti fare una prova, invasandone alcune e montando su zattera una o due di prova, per poi confrontare i risultati.
Anni fa ne avevo un esemplare su pezzo di sughero, che tenevo appeso fuori d'estate all'ombra. Naturalmente bagnavo abbondantemente con lo spruzzino (mattina, pomeriggio, sera...) ma correvo sempre il rischio di vederla disidratata se appena ritardavo ad arrivare!
Ecco perchè ora sono orientata solo sul vasetto. Per appenderlo ho fatto un anello di filo di ferro in cui infilo il vaso, e le estremità del filo in ferro sono agganciate ad una rete (quando d'inverno la pianta se ne sta al fresco in lavanderia) o infilate nel mobiletto della cucina
quando porto su la pianta per vedere la fioritura.
Per i nuovi getti che si sono formati sulla lunghezza dei fusti: magari lo sai, si chiamano keiki (che significa "bambino", mi pare in thailandese ma no sono sicura!). Li puoi separare dalla pianta madre solo quando hanno radici sufficienti. Direi che la tua idea di aiutare la radicazione con lo sfagno può essere ok
Dunque.. buona coltivazione! ricordati del periodo di riposo invernale che questa pianta richiede. E' facile distinguere il momento in cui portarla al freddo (intorno ai 15° con molta luce, ma la mia sopporta anche i 12°): ad un certo punto perde le foglie come gli alberi ed allora stop alle bagnature, quasi totalmente, fino a primavera