Ieri alla Scuola Agraria come di consueto ho fatto un giro nell'Orto della mia docente del corso di Progettazione. Dietro la Scuola lei ha creato un Orto-Giardino, ovvero uno spazio ben definito dove crescono insieme aromatiche, piante ornamentali e piante "produttive" stile insalata ecc. E' un angolo stupendo dove trovo una calma e un silenzio che mi rigenerano, soprattutto a quell'ora, uscita dall'ufficio, con le orecchie ancora piene di strilli di telefoni e di vociare alle riunioni, e la mente colma di discussioni e tensioni tipiche dell'assurda vita frenetica che faccio. Il distacco a dir la verità inizia anche prima di arrivare qui all'Orto, quando improvvisamente prendo quella strada che entra nel parco di Monza, giro a sinistra e... ecco... il mio momento preferito.
SILENZIO.
Entro in quella strada larga quanto la mia macchina, dritta tra due vasti prati dove le spighe dorate crescono alte ora e danzano con il vento. Nessun suono turba il loro crescere dolce, i fiori di campo spuntano solitari qui e là come contrappunti colorati e io rallento, ora vado a passo d'uomo a finestrini spalancati, il braccio fuori a sentire il vento, mentre la luce declina e diventa miele dorato sulle fronde e accarezza la pelle.
Arrivo di fronte alla Scuola, parcheggio il rumoroso mezzo che grato si spegne, e sembra godere anche lui di quella quiete irreale. A quell'ora i miei compagni di corso non sono ancora arrivati, lo spazio è tutto per me... Percorro il viale d'ingresso, lentamente mi guardo intorno, osservo l'aiuola che lo costeggia valutando forme, colori. Lo oltrepasso ed eccolo lì al centro, l'Orto-Giardino. Sembra quasi che mi aspetti, pronto a mostrarmi le nuove fioriture e i nuovi profumi... Eccomi, finalmente, sono arrivata.
[Modificato da xypod 05/06/2006 13.11]