Una promessa è una promessa ;
, poco per volta ...
Cominciamo dalla
tessitura, che è la classificazione del terreno in base alle dimensioni delle particelle minerali che lo compongono, allo stato di completa dispersione; una convenzione internazionale suddivide le particelle in
-scheletro: particelle con diametro superiore a 2 mm (pietre, ciottoli, ghiaia, ghiaino);
-terra fine: particelle con diametro inferiore a 2 mm, a sua volta suddivisa in 4 sottoclassi (in ordine decrescente: sabbia grossa, sabbia fine, limo, argille).
La classificazione avviene in base alla composizione della terra fine; da notare, però, che i vari componenti attribuiscono l’appartenenza di un terreno a una classe, ma ognuno in base a percentuali diverse. In linea generale tanto più un terreno è composto da particelle fini tanto più ha possibilità trattenere acqua e scambiare elementi chimici, ma anche di compattarsi e cementarsi.
I terreni si dividono, quindi, dal punto di vista della tessitura, e secondo una classificazione internazionale, in:
--terreni sabbiosi: costituiti almeno al 70% di sabbia,
--terreni argillosi: costituiti al 25% da argilla,
--terreno limoso: costituiti al 65 % da limo,
--terreno umifero: ricco di sostanza organica, almeno 10% (terreni forestali o torbosi),
--terreno a scheletro prevalente,
--terreno di medio impasto: scheletro quasi assente, 60% sabbia, 20% limo, 15% argilla, 5% s.o., è il terreno migliore.
Analizziamo le singole particelle:
lo
scheletro sottrae volume al terreno, il che significa minor disponibilità di acqua (dovuta alla scarsa capacità di trattenerla) e elementi nutritivi, sviluppo delle radici difficoltoso, difficoltà di lavorazione;
la
sabbia rende il terreno sciolto e facilmente lavorabile, si accompagna, però, a un forte drenaggio, scarsa trattenuta dei fertilizzanti, rapido arieggiamento (il che comporta una rapida mineralizzazione della sostanza organica), rapido riscaldamento, facile erodibilità, povertà chimica;
il
limo ha caratteristiche differenti, che conseguono all’appartenenza delle sue particelle al limite massimo o minimo della sua classe (0,02 mm o 0,002 mm); in genere i suoli limosi sono polverosi allo stato secco, fangosi allo stato umido, hanno bassa permeabilità, sono poveri di elementi nutritivi, sono freddi e formano croste superficiali e zolle dure;
l’argilla rende il terreno pesante e di difficile lavorazione, ma ricco di elementi nutritivi e con buona capacità di trattenere l’acqua e produttivo.
commenti?
[Modificato da Elisa June 15/03/2007 13.55]