Parliamo un po' delle proprietà fisiche del terreno: la tessitura

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Elisa June
00giovedì 15 marzo 2007 10:18
Una promessa è una promessa ;[SM=x718536] , poco per volta ...
Cominciamo dalla tessitura, che è la classificazione del terreno in base alle dimensioni delle particelle minerali che lo compongono, allo stato di completa dispersione; una convenzione internazionale suddivide le particelle in
-scheletro: particelle con diametro superiore a 2 mm (pietre, ciottoli, ghiaia, ghiaino);
-terra fine: particelle con diametro inferiore a 2 mm, a sua volta suddivisa in 4 sottoclassi (in ordine decrescente: sabbia grossa, sabbia fine, limo, argille).
La classificazione avviene in base alla composizione della terra fine; da notare, però, che i vari componenti attribuiscono l’appartenenza di un terreno a una classe, ma ognuno in base a percentuali diverse. In linea generale tanto più un terreno è composto da particelle fini tanto più ha possibilità trattenere acqua e scambiare elementi chimici, ma anche di compattarsi e cementarsi.
I terreni si dividono, quindi, dal punto di vista della tessitura, e secondo una classificazione internazionale, in:
--terreni sabbiosi: costituiti almeno al 70% di sabbia,
--terreni argillosi: costituiti al 25% da argilla,
--terreno limoso: costituiti al 65 % da limo,
--terreno umifero: ricco di sostanza organica, almeno 10% (terreni forestali o torbosi),
--terreno a scheletro prevalente,
--terreno di medio impasto: scheletro quasi assente, 60% sabbia, 20% limo, 15% argilla, 5% s.o., è il terreno migliore.

Analizziamo le singole particelle:
lo scheletro sottrae volume al terreno, il che significa minor disponibilità di acqua (dovuta alla scarsa capacità di trattenerla) e elementi nutritivi, sviluppo delle radici difficoltoso, difficoltà di lavorazione;
la sabbia rende il terreno sciolto e facilmente lavorabile, si accompagna, però, a un forte drenaggio, scarsa trattenuta dei fertilizzanti, rapido arieggiamento (il che comporta una rapida mineralizzazione della sostanza organica), rapido riscaldamento, facile erodibilità, povertà chimica;
il limo ha caratteristiche differenti, che conseguono all’appartenenza delle sue particelle al limite massimo o minimo della sua classe (0,02 mm o 0,002 mm); in genere i suoli limosi sono polverosi allo stato secco, fangosi allo stato umido, hanno bassa permeabilità, sono poveri di elementi nutritivi, sono freddi e formano croste superficiali e zolle dure;
l’argilla rende il terreno pesante e di difficile lavorazione, ma ricco di elementi nutritivi e con buona capacità di trattenere l’acqua e produttivo.
commenti? [SM=x718599]

[Modificato da Elisa June 15/03/2007 13.55]

thevivons
00giovedì 15 marzo 2007 11:02
Finalmente riesco a capirci qualcosa...brava Elisa!!! [SM=x718543]
Anche se non c'entra motlissimo con l'argomento, vorrei sapere una cosa. Di solito si pensa che i terreni argillosi siano anche calcarei, o comunque non acidi. Forse perché i terreni acidi - di solito - lo sono perché molto permeabili: vengono impoveriti dal dilavamento delle piogge e acquistano pH acido perché con i nutrienti se ne vanno anche parecchie sostanze a reazione basica.
Ma è vero in generale? O esistono terreni argillosi a pH acido (magari per la reazione acida delle rocce sottostanti)?
Insomma, c'è una relazione diretta fra la tessitura e il pH o si possono avere tutte le combinazioni possibili?
Spero di non aver fatto il mio solito arruffìo dove non si capisce nulla... [SM=x718539]
indaco1
00giovedì 15 marzo 2007 20:06
Molto interessante Eli, e lo hai reso chiaro.

Devo ancora afferrare bene la differenza tra limo e argilla..... posso supporre che il limo sia basato su polveri fini di silicati... mentre l'argille su argille (ehmmm) che chimicamente sono materiali ben diversi.

Pero' Wikipedia in Italiano dice che anche il limo e' argilloso ... ma e' veramente sintetica. E inesatta, sospetto.
Infatti la Wikipedia inglese dice invece che il limo (silt) e' formato principalmente da quarzo e silicati, prodotti per erosione fisica (vento ecc.) dalle rocce...come la sabbia, insomma.

Elisa June
00giovedì 15 marzo 2007 21:10
Re:

Scritto da: indaco1 15/03/2007 20.06
Devo ancora afferrare bene la differenza tra limo e argilla..... posso supporre che il limo sia basato su polveri fini di silicati... mentre l'argille su argille (ehmmm) che chimicamente sono materiali ben diversi.


Dal punto di vista della tessitura, che si basa su un criterio dimensionale, indipendentemente dalla struttura, la principale differenza tra limo e argilla è la dimensione: sono limo le particelle che hanno un diametro compreso tra 0,02 e 0,002 millimetri, argilla quelle che hanno un diametro inferiore a 0,002 millimetri; e sono sabbia fine quelle tra 0,2 e 0,02 , sabbia grossa quelle con diametro da 0,2 a 2 millimetri (per i geologi, invece, mi sa che la sabbia è un'altra cosa, forse il quarzo). ;[SM=x718536]
-Celestial-
00lunedì 19 marzo 2007 10:25
Re:

Scritto da: thevivons 15/03/2007 11.02
c'è una relazione diretta fra la tessitura e il pH o si possono avere tutte le combinazioni possibili?




Grazie Elisa delle preziose informazioni! [SM=x718558]

Anch'io vorrei avere le idee più chiare su quanto esposto da Thevivons: di solito si associa un terriccio umifero, poroso, organico al ph acido o con tendenza all'acido, mentre un terreno pesante e argilloso al calcare e a un ph basico, ma è sempre davvero così?
Ciao e grazie tante! [SM=x718624]
Elisa June
00mercoledì 21 marzo 2007 11:06
E' perché non leggete attentamente il titolo [SM=x718563] ... 'proprietà fisiche del terreno' e non chimiche (pH etc.), che verranno trattate a parte; parlarne adesso significherebbe utilizzare parole che forse non sono ancora ben chiare a tutti e, quindi, il loro significato verrebbe frainteso (e vorrei evitarlo).
Cmq, Celestial, un paio di precisazioni alla tua richiesta.
Innanzitutto terriccio e terreno non sono la stessa cosa; il terriccio è un composto che viene preparato secondo 'ricette' variabili dalle aziende specializzate (magari ne possiamo parlare in altro 3d) e terreno è quello che ci troviamo in giardino , in parole povere, il suolo, che è il risultato della disgregazione e delle alterazioni delle rocce (nel corso dei millenni) per effetto delle forze della natura, alle quali si è aggiunta l'attività di coltivazione dell'uomo.
La risposta alla tua domanda è no, non è sempre così (ma, come detto poco sopra, lo spiegherò più avanti) [SM=x718599]
thevivons
00mercoledì 21 marzo 2007 11:14
Vedi, io sono intelligente ( [SM=x718540] [SM=x718540] [SM=x718540] ) l'avevo capito che non mi avevi risposto perché avresti affrontato l'argomento più avanti... [SM=x718577]
Silviaviola
00giovedì 20 marzo 2008 12:16
Trovo questo post estremamente interessante e valido come spunto di riflessione. Spiegata così, ad esempio, l'argilla mi sembra molto più utile di quanto l'avessi considerata prima, perchè sarà anche pesante ma aiuta a trattenere umidità e nutrienti. Dunque ogni elemento è utile alla composizione di un "buon" terreno, ma un suo eccesso o difetto sbilancia il "sistema"..
xypod
00giovedì 20 marzo 2008 20:25
Eli, vogliamo la seconda puntata [SM=x718572] [SM=x718596]
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