Solo un paio di note.
La prima sul futuro.
A parte che non dovremmo pasticciare con il clima e gli equilibri del pianete (ma il riscaldamento potrbbe non essere dovuto solo alle attivita' umane), sulla carenza di acqua va chiarita una cosa.
E' vero che certe zone potrebbero diventare piu' aride, ma su scala globale questo e' impossibile che succeda, a causa delle leggi della fisica.
In particolare: nulla si crea e nulla si distrugge.
Se per il caldo l'acqua evapora dai mari e dalla terra, prima o poi, inevitbilmente, dovra' ricadere.
In cielo non c'e' un serbatoio infinito che trattiene all'infinito: tutto quello che traspiriamo noi e le piante, tutto quello che si e' asciugato deve ripiovere, non e' perso per sempre. Necessariamente. Matematicamente.
Detto questo e' probabile/possibile che ci saranno piu' fenomeni violenti e meno pioggie leggere e regolari, e' possibile che certe regioni diventino piu' aride e altre piu' umide, che alcune zone diventino piu' tiepide e meno fredde, altre piu' torride.
Pero' l'acqua non sparira', anzi, circolera' come prima e piu' di prima, in modo piu' violento. Nessuno sa veramente come, anche i modelli matematici piu' sofisticati sono da verificare (se si sciolgono i ghiacci, pero', l'innalzamento del livello del mare e' abbastanza certo),
Se volete apriamo un post sul riscaldamento globale, ci sono molte altre cose da dire e sono andato anche troppo OT
La seconda nota: per utilizzare meno acqua in giardino oltre alla sacrosanta irrigazione a goccia, al non utilizzare se possibile acqua potabile e al concentrarsi su piante che hanno meno esigenze idriche, c'e' un'altra strada.
Fare giardini piu' piccoli.
Vasi, bonsai, picole aiuole hanno bisogno di infinitamente meno acqua di un grosso giardino o un grosso parco.
Quindi qualunque cosa succeda l'hobby e' salvo, al limite ci si dedica alla miniaturizzazione...