spin off dal post di claudia sulla prenotazione orchidee....

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Genepy82
00sabato 27 gennaio 2007 19:03
allora eravamo partiti dal mio dubbio sulla possibilità di riuscita di questa: COOKARA TROPICAL SNOW FLAKE "FROSTY"
.

a me piacciono un sacco le cattleye solo che a disposizione ho uno spazio da phalenopsis per capirci, insomma.. ho letto che si allargano molto in orizzontale e io per fornire loro la luce necessaria ho invece solo il posto sul mobile delle tivi, che è nella stanza rivolta a sud molto bel illuminata...
il compromesso sarebbe quindi le minicattleye, ma qui sorgono le difficoltà sul fatto che son più impegnative...

ora io son sempre più confuso... insomma, so che quello scelto è un ibrido intergenerico, quindi in genere uno sceglie le caratteristiche migliori tra tutti i genitori, non solo la bellezza e dovrebbe essere quindi forse non dico più semplice , ma almeno come una cattleya normale???... insomma son molto combattuto...

river mi ha detto che il parametro principale è la luce... avendo pseudobulbi, l'umidità è si importante, ma si può sgarrare un po' di più... cioè non che se le dimentica, ma se ti scordi una volta non succede nulla... insomma son sempre più pessimista nei miei confronti sulla riuscita del progetto cookara...

[SM=x718594]

ecco, vi volevo rendere partecipi del mio stato di confusione colossale... [SM=x718616] [SM=x718616]
riverviolet
00sabato 27 gennaio 2007 19:09
[SM=x718581]
Ed io ho scritto tutto di là!
Porca miseria, Xy, mi spiace.
Posso copia-inmcollare di quì e cancello di lì?
Sono la regina dell'OT. [SM=x718622]

@Greenorchid@
00sabato 27 gennaio 2007 19:10
Gene, non farti troppe pare...puoi sempre provare, e se non riesci, pazienza. [SM=x718536]

Anche se, detto sinceramente, un mobile tv, per quanto la stanza sia illuminata, mi sembra davvero un posto un po' buio... Le orchi dovrebbero stare a 30 cm da una finestra, al max... [SM=x718537]
Genepy82
00sabato 27 gennaio 2007 19:11
infatti... lì siamo a quella distanza dalla finestra...

le piante scelte ci stanno tutte che è una favola... prima della riorganizzazione della sala lì c'era un carrellino con tutti i vasi e qualsiasi cosa ci metytevi, succedeva il miracolo.. ora lo spazio è più limitato, ma ... sempre favoloso...

l'unica sarebbe forse il fatto che è una porta finestra-- gli eventuali spifferi d'aria durante l'inverno.... quando si apre la porta.. perchè gli infissi son nuovi di pacca..
Genepy [SM=x718569]
_________________________________

Sorridi oggi, che domani sarà peggio

Murphy

[Modificato da Genepy82 27/01/2007 19.13]

xypod
00sabato 27 gennaio 2007 19:12
Certo che puoi, Ri' [SM=x718569]
riverviolet
00sabato 27 gennaio 2007 19:13
Ora ho capito Gene.
Questi ibridi sono intergenerici o interspecie, il chè significa solo, che sono piante ibridate all'interno dello stesso genere o tra speci che si somigliano per ambienti di coltivazione o naturali.

30 cm al massimo la Cook, perchè è una minicattleya ed in genere vengono chiamate così le piante che non superano da adulte una certa altezza, perchè laelie e cattleye, in genere diventano molto grandi.
La coltivazione delle miniature in genere, è più complicata e la sensibilità del coltivatore messa un po' più alla prova.
In genere le cattleye e le laelie, da cui deriva la Cook, sono piante robuste, per via del fatto che sono piante simpodiali, con riserva maggiore di acqua e nutrimenti e delle foglie, spesso alquanto carnose.
Gli pseudobulbi nascono da un rizoma orizzontale, lungo e strisciante, che in genere non si vede, perchè nascosto dagli pseudobulbi, che a volte sono notevolmente serrati fra loro e dalle composte di coltivazione.
In genere, sia le catt che le laelie, dpo aver maturato e portato a fiore i getti nuovi, utilizzano questi come riserva ulteriore, ma lasciano cadere le foglie, per dimuinire al massimo l'evaporazione e far crescere nuovi germogli.

La luce:
Quì è davvero questione di singoli soggetti, anche se, in linea di massima si possono dare consigli. E' vero, c'è chi consiglia il pieno sole, perchè il sole è colui che carica di più le nostre figlie dell'aria e della luce, ma, per fornirglielo, dobbiamo anche fornire le stesse condizioni che hanno in natura, dove, sussiste sì il sole diretto, ma una giungla sottostnte che eleva nel contempo nnutrienti e soprattutto tanta, tanta acqua.
Sebene diretto non lo è ai sul serio, c'è sempre l'albero che scherma od allegerisce tramite tessitura anche fine i raggi più insidiosi.

Noi riusciamo a ricreare le stesse condizioni? Se è difficile senza una serra, per piante di dimensioni standard (quindi con maggiore riserva energetica) fiornire l'equilibrio idoneo, una miniatura è messa seriamente in pericolo.

Abbiamo dalla nostra però, la constatazione del fatto, che non ci serve dare quel sole, possiamo farglielo assaggiare a seconda della stagione, al mattino, o al pomeriggio, evitando le ore estive o tardo primaverili più soffocanti e disidratanti.
A te, a me, serve dare luce, intensa, in quantità di ore; se ti avvicini alle 12 diurne, stai tranquillo che qualsiasi catt, và in fiore.
Senza sole diretto, ti è facile tenere sotto controllo gli altri parametri.
Nella fase di crescita è esenziale, ed è questa luce che renderebbe difficile la coltivazione delle Cattleye in casa, perchè quando loro crescono, nel nostro emisfero non c'è abbastanza luce.
Ma ti garantisco che una finestra a sud o sud-est le porta in fiore.
Le temperature sono temperate, quindi, dai 18° ai 24°.

Quel che voglio dirti è, che non ti serve veramente sapere chi erano i genitori per poterla coltivare, ma solo che è un ibrido di cattleya ed è una miniatura rispetto a questa.

Io ero terrorizzata dalle cattleye, ero convinta di non poterle coltivare ed invece, bastano quelle duie informazioni di base e poi tanta sensibilità.
Il parametro principale è la luce, tutto il resto è proporzionale a questo.

Se hai altre domande o dubbi, chiedi, per quel che posso, sarò felice di aiutarti.

Leggo che è una pianta facile e alquanto fiorifera con buon profumo di violetta.
I genitori sono: Broughtonia X Cattleya X Diacrium X Laelia, tutte orchidee robuste.

Volevo dirti un'altra cosa:
Io, stò eliminando dove e ovunque posso, il bark.
Ho una cattleya botanica che è andata in fiore, invasata in spugna artificiale, polistirolo, agriperlite.
In genere, preferisco gli inerti totali e spero presto di prendere anche la vermiculite per miscelarla, con l'agriperlite e la seramis.

L'unica differenza è che l'inerte può immagazzinare troppi sali e questi successivamente bruciare le radici delle orchidee.
Io, ho optato per la concimazione via fogliare e by passo l'eventuale rischio, ma di contro, non credo avrò mai marciumi radicali e tengo lontani anche i parassiti del legno.

Comunque il bark lo trovi proprio da Nardotto, o da Riboni o da Pozzi, chi cltiva le orchi ce l'ha.

Uno, nessuno e centomila

[Modificato da riverviolet 27/01/2007 19.17]

@Greenorchid@
00sabato 27 gennaio 2007 19:13
Re:

Scritto da: Genepy82 27/01/2007 19.11
infatti... lì siamo a quella distanza dalla finestra...



Ah be', allora va bene [SM=x718543]

Genepy82
00sabato 27 gennaio 2007 19:16
allora mi risevo di passare la notte in bianco per decidermi una volta per tutte....


in più è profumata di violetta... volete mettere!!! [SM=x718578] [SM=x718578]
=Traudi=
00sabato 27 gennaio 2007 19:23
Re:

Scritto da: Genepy82 27/01/2007 19.16

in più è profumata di violetta... volete mettere!!! [SM=x718578] [SM=x718578]



ah beh, allora... [SM=x718615]
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