Chicchi di giugno - luglio

Ciao care, scusate la sparizione temporanea, ma qui a Ferrara nell'ultimo mese il giardinaggio è stato davvero l'ultimo dei miei pensieri. Stiamo cercando di tornare piano piano alla normalità, ma la città è ferita..ferita negli edifici storici, patrimonio culturale e simboli della città, come il castello estense, il palazzo dei Diamanti, il duomo ecc. Ferita nell'economia, che già arrancava per la crisi, e questa ulteriore botta non ci voleva prorio, e ferita nell'animo, di chi era abituato a pensare che qui da noi i terremoti forti non avvengono, e che invece si è trovato da un momento all'altro ad aver paura della propria casa. Io e i miei cari stiamo tutti bene, casa mia ha avuto dei danni, ma non gravi, ed è agibile, c'è da sentirsi fortunati. Vorrei ricominciare a progettare, vorrei tornare ad amare la mia casa, anche se ora ho la consapevolezza che è vulnerabile, e che anche riparando i danni non sarà mai antisismica. Il cortile è diventato una selva selvaggia...se mi sento domattina inizio a ripulirlo un po'...ma con questo caldo passa la voglia. E le ipomee, poverette, sono un po' indietro, ma hanno iniziato ad arrampicarsi sulla rete, e spero che mi regalino presto qualche fiore. Le foto delle vostre belle piante e in particolare delle rose, mi invogliano e mi spronano...spero anch'io prima o poi di potervi mostrare il mio cortiletto in fiore! Ah, dimenticavo, il filadelfo ha sopportato benissimo sia la drastica potatura (da inesperta) di questo autunno, sia il gelo di questo inverno e proprio nella seconda metà di maggio era in piena fioritura, una nuvoletta bianca!