A me, personalmente non è piaciuta per diversi motivi, rispetto alle edizioni precedenti che ho visitato tutte, ma anche a prescindere da queste.
D'altra parte riflettendo bene sul perchè non mi è piaciuta, colgo il segno dei tempi, ovvero la sciatteria. La sensazione è stata quella di qualcosa che deve essere fatto, perchè è un dovere ed un clichè.
A parte le solite piante, nel senso di monospecie immesse in massa, ciò che mi è piaciuto proprio poco erano le condizioni di molte piante e l'ineducazione al verde che ne è conseguita.
Non dimenticherò mai, con fitta al cuore, l'orrore di molti ulivi secolari, capitozzati e lavorati in topiaria con un gusto che devo ancora capire.
Terrazze di pratino sui rami quasi a candelabro e diametri di tronchi contorti notevolissimi.
Non è educazione al verde questa, come non lo erano le piante nel padiglione centrale, con evidenti sofferenze di diversa natura.
Ed io ci sono andata il primo giorno, quindi piante abbastanza fresche.
Da un lato, dall'altro, non una aiola di rose ad esempio, era fiorita, ma se non lo è all'inaugurazione, ditelo, che vengo all'ultimo giorno e pago anche meno!
Le composizioni più belle le ho viste, lato mare, aiole composte spesso da piante aromatiche e da orto.
La Liguria poi e Genova soprattutto, ha fatto la figura peggiore.
Cercavo proprio l'esposizione di questa e mi sono ritrovata di fronte un intera aiola di pelargoni, zonali, edera e niente di più
Ovvero, ciò che pende inesorabile, da millenni da ogni balcone di questa noiosissima città.