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spin off dal post di claudia sulla prenotazione orchidee....

Ultimo Aggiornamento: 27/01/2007 19:23
27/01/2007 19:13
 
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Ora ho capito Gene.
Questi ibridi sono intergenerici o interspecie, il chè significa solo, che sono piante ibridate all'interno dello stesso genere o tra speci che si somigliano per ambienti di coltivazione o naturali.

30 cm al massimo la Cook, perchè è una minicattleya ed in genere vengono chiamate così le piante che non superano da adulte una certa altezza, perchè laelie e cattleye, in genere diventano molto grandi.
La coltivazione delle miniature in genere, è più complicata e la sensibilità del coltivatore messa un po' più alla prova.
In genere le cattleye e le laelie, da cui deriva la Cook, sono piante robuste, per via del fatto che sono piante simpodiali, con riserva maggiore di acqua e nutrimenti e delle foglie, spesso alquanto carnose.
Gli pseudobulbi nascono da un rizoma orizzontale, lungo e strisciante, che in genere non si vede, perchè nascosto dagli pseudobulbi, che a volte sono notevolmente serrati fra loro e dalle composte di coltivazione.
In genere, sia le catt che le laelie, dpo aver maturato e portato a fiore i getti nuovi, utilizzano questi come riserva ulteriore, ma lasciano cadere le foglie, per dimuinire al massimo l'evaporazione e far crescere nuovi germogli.

La luce:
Quì è davvero questione di singoli soggetti, anche se, in linea di massima si possono dare consigli. E' vero, c'è chi consiglia il pieno sole, perchè il sole è colui che carica di più le nostre figlie dell'aria e della luce, ma, per fornirglielo, dobbiamo anche fornire le stesse condizioni che hanno in natura, dove, sussiste sì il sole diretto, ma una giungla sottostnte che eleva nel contempo nnutrienti e soprattutto tanta, tanta acqua.
Sebene diretto non lo è ai sul serio, c'è sempre l'albero che scherma od allegerisce tramite tessitura anche fine i raggi più insidiosi.

Noi riusciamo a ricreare le stesse condizioni? Se è difficile senza una serra, per piante di dimensioni standard (quindi con maggiore riserva energetica) fiornire l'equilibrio idoneo, una miniatura è messa seriamente in pericolo.

Abbiamo dalla nostra però, la constatazione del fatto, che non ci serve dare quel sole, possiamo farglielo assaggiare a seconda della stagione, al mattino, o al pomeriggio, evitando le ore estive o tardo primaverili più soffocanti e disidratanti.
A te, a me, serve dare luce, intensa, in quantità di ore; se ti avvicini alle 12 diurne, stai tranquillo che qualsiasi catt, và in fiore.
Senza sole diretto, ti è facile tenere sotto controllo gli altri parametri.
Nella fase di crescita è esenziale, ed è questa luce che renderebbe difficile la coltivazione delle Cattleye in casa, perchè quando loro crescono, nel nostro emisfero non c'è abbastanza luce.
Ma ti garantisco che una finestra a sud o sud-est le porta in fiore.
Le temperature sono temperate, quindi, dai 18° ai 24°.

Quel che voglio dirti è, che non ti serve veramente sapere chi erano i genitori per poterla coltivare, ma solo che è un ibrido di cattleya ed è una miniatura rispetto a questa.

Io ero terrorizzata dalle cattleye, ero convinta di non poterle coltivare ed invece, bastano quelle duie informazioni di base e poi tanta sensibilità.
Il parametro principale è la luce, tutto il resto è proporzionale a questo.

Se hai altre domande o dubbi, chiedi, per quel che posso, sarò felice di aiutarti.

Leggo che è una pianta facile e alquanto fiorifera con buon profumo di violetta.
I genitori sono: Broughtonia X Cattleya X Diacrium X Laelia, tutte orchidee robuste.

Volevo dirti un'altra cosa:
Io, stò eliminando dove e ovunque posso, il bark.
Ho una cattleya botanica che è andata in fiore, invasata in spugna artificiale, polistirolo, agriperlite.
In genere, preferisco gli inerti totali e spero presto di prendere anche la vermiculite per miscelarla, con l'agriperlite e la seramis.

L'unica differenza è che l'inerte può immagazzinare troppi sali e questi successivamente bruciare le radici delle orchidee.
Io, ho optato per la concimazione via fogliare e by passo l'eventuale rischio, ma di contro, non credo avrò mai marciumi radicali e tengo lontani anche i parassiti del legno.

Comunque il bark lo trovi proprio da Nardotto, o da Riboni o da Pozzi, chi cltiva le orchi ce l'ha.

Uno, nessuno e centomila

[Modificato da riverviolet 27/01/2007 19.17]

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