Bellissime foto.
Conosciamo benino il posto, a noi piace molto qualche chilometro piu' in basso, all'altezza del ponte di Paderno D'Adda.
E' un posto meraviglioso, con il vialetto ciclopedonale che citi che prosegue lungo la riva Ovest (quella milanese), costeggiando il canale progettato da Leonardo, il Naviglio di Paderno, che consentiva la navigazione dal Lago di Como fino all'Adriatico e che addirittura in un tratto entra in galleria. Il fiume e' incassato in una stretta gola scavata nella pianura, fuori dalla gola e' gia' megalopoli padana, tra Milano/Monza/Bergamo.
Ci sono delle rapide impressionanti e fragorosissime, soprattutto quando il fiume e' in piena. A queste rapide e agli enormi macigni che spezzano il flusso delle acque pare si sia ispirato Leonardo per i paesaggi di sfondo alla Vergine delle Rocce e alla Gioconda. Questo tratto e' anche descritto nel celebre Codice Atlantico
C'e' una fauna e una vegetazione particolari.... ricordo una cascata di acqua a goccioline su una parete di sfagno o muschio di un verde irreale, inoltre qui ho visto l'unico martin pescatore della mia vita.
E il ponte di Paderno, in ferro, a due piani (sotto la ferrovia, sopra la strada) che sovrasta la gola da 70-80 metri di altezza e 150 metri di luce... e' stato costruito nella stessa epoca della Torre Eiffel (1889), con le stesse tecniche.
Arrivarci da Milano, in poco piu' di 20minuti, e' inpressionante. Si arriva in fondo alla tangenziale est e dopo un brevissimo tratto di una strada normalissima in pianura in mezzo a case e megacentri commerciali, ad un certo punto... c'e' una stradina invisibile che scende proiettandoti in un paesaggio quasi alpino... sotto alla pianura invece che sopra... fino ad arrivare ad una antiche centrale idroelettca, antica e architettonicamente molto bella, splendida archeologia industriale.
Ecco qui un paio di foto trovate in rete.
La stradina ciclopedonale asfaltata sulla sinistra della foto e' lunga una 30ina di km, credo da Brivio (come da post iniziale di Ornella) fino a Trezzo... E comodissima da percorrere a piedi o in bici, liscia come l'olio, basta non avere al seguito minori vogliosi di affogarsi perche' le acque qui sono pericolosissime, con le rapide, gli inghiottitoi delle centrali che creano dei gorghi che non perdonano, i canali e le chiuse. Non fatevi ingnnare dall'aspetto placido, l'acqua non va toccata neanche con un dito.