Verdi dolci fresche acque... ovvero... Felci!

Le ho sempre amate molto, attirano il mio sguardo in ogni passeggiata, ogni gita, ogni luogo nuovo che scopro; istintivamente le associo all'acqua, che amano tanto e di cui sono il ritratto vegetale con la leggerezza delle loro tessiture, tutte diverse e strabilianti e mi parlano di foreste cascate e boschi che ancora non conosco, in cui la vita segue percorsi nascosti agli occhi del mondo "civile"... Da qui a tentare di averle è un passetto breve, anzi brevissimo. E da qui alla tentazione di collezionarle... un attimo

E non è un mondo molto facile da scoprire: in commercio le felci spessissimo si chiamano solo ...felci se non "Piante Mix" eppure ce ne sono tante, alcune fascinosissime ;
Per esempio dell'Athyrium ci sono tante altre cultivar oltre al classico 'metallicum', lo sapevate?
In questa pagina ne citano parecchie che non ho mai sentito tra cui un "versione" nana di una delle più conosciute, l'Athyrium filix-femina, chiamata 'Minutissimum' Da qualche tempo sto cercando la 'Burgundy Lace' o la 'Ursula Red', che dovrebbero avere un colore più marcatamente rossastro sulle nuove foglie.

Athyrium 'Ursula Red'


Coltivandole in quel di Milano ho scoperto che amano molto stare tra loro, in compagnia, penso perché in questo modo favoriscono il permanere di un buon tasso d'umidità anche d'estate. Per esempio solo così riesco a coltivare l'elegantissimo capelvenere, Adiantum capillus-veneris, che spunta spesso dalla roccia ripida nelle zone di montagna o sui muri all'ombra che trasudano acqua.

L'anno scorso ho scoperto poi la Dryopteris erythrosora, una felce famosa per il colore rosa-rame dei nuovi getti. Sempreverde e rusticissima, sta mettendo i nuovi "riccioli" proprio adesso (vi posterò una foto): resistentissima, nulla sembra turbarla.

Dryopteris erythrosora


Un'altra interessante potrebbe essere questa, dalle nervature intensamente colorate:

Athyrium otophorum var. okanum


La cosa più complicata in parte è capirne la rusticità: per molto tempo si trovavano solo felci tropicali vendute come piante d'appartamento come il classico Asplenium nidus, probabilmente perché non erano proprio considerate un "mercato" interessante; per fortuna di asplenium ce ne sono anche rustici, come lo scolopendrium, stupenda felce dalla lucidissima "lingua" verde che solo guardarla già ti senti più fresca, con delle curiose "variazioni" come l''undulatum o la crispa o la cristata.

Asplenium scolopendrium


Ma da qualche anno sto vedendo sia nei vivai che nelle mostre/fiere dei banchi che offrono "hardy ferns" ovvero felci rustiche: capire poi se sono sempreverdi o spariscono semplicemente non è proprio banale ma insomma, è già qualcosa!

[Modificato da xypod 20/04/2007 13.37]