Cohousing al via in Italia

Conoscete il progetto di cohousing.it? E' curioso: praticamente un gruppo di famiglie comprano degli appartamenti che fanno parte di un'unica struttura, nel servizio che ho visto su Tempi Moderni mi pare, si trattava di una ex-cascina. L'idea arriva dalla Scandinavia e intende creare delle comunità dove si vive nel rispetto delle esigenze di tutti mettendo in condivisione gli spazi e i servizi comuni. Come la vedete? Io ammetto che una cosa simile mi farebbe un pò paura, immagino solo la faccia orripilata del Popo...

In teoria è una proposta che mi attrae.
Nei servizi in comune io ci metterei:
- campo da tennis
- piscina
- palestra
- biblioteca
- orto e frutteto
- baby-nido
- lavanderia
- locale insonorizzato uso party...

In pratica non so...già nei nostri normali condomini abbiamo esperienza di servizi comuni (giardini condominiali, locali per riunioni, campo da tennis, ecc.) ma, secondo la mia esperienza, ogni cosa gestita in comune è fonte di disaccordi, liti e dispetti
Non mi è chiaro poi in che modo si possano formare queste comunità...chi stabilisce e giudica le affinità dei futuri vicini di casa

sarò diffidente,ma prima o poi una litigata potrebbe rendere quel luogo un inferno e dare il via ad una serie di liti che manderebbero all'aia tutto il progetto:che facciamo? ci lobotomizziamo prima?
anche io abito in un condominio con tutti i disagi del caso:non siamo portati più per coabitare,ci ho pensato molto guardando mio padre che abita da solo e tanti anziani soli in grandi appartamenti,come tante famiglie con bambini in casette minuscole che non sanno a chi lasciare i bimbi. e pensare che nel medioevo chi diventava vecchio,sia donna di strada che donna facoltosa, si riuniva in una casa comune e viveva lì gli ultimi anni,dandosi reciproca assistenza. ma davvero ora siamo così egoisti? davvero siamo così esigenti?

bello invece il costruire la propria casa nei we assieme ad altri,soprattutto extracomunitari,e poi tirare a sorte il proprio appartamento,con costi contenuti e tanta solidarietà:e pensare che io manco conosco bee gli altri condòmini...

Sapete, la cosa mi fa pensare perché penso ai miei genitori: sono separati e vivono uno in Italia e l'altra in Brasile e fra un pò cominceranno ad avere una certa età. Non vi nascondo che questo comincia a preoccuparmi un pò... Potrebbe essere questa una soluzione? Oppure diventerebbe un inferno? E penso che sia un problema che si pone tutta la mia generazione dove alle spalle non c'è un parentado numeroso...

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Scritto da: xypod 04/06/2007 17.48
Sapete, la cosa mi fa pensare perché penso ai miei genitori: sono separati e vivono uno in Italia e l'altra in Brasile e fra un pò cominceranno ad avere una certa età. Non vi nascondo che questo comincia a preoccuparmi un pò... Potrebbe essere questa una soluzione? Oppure diventerebbe un inferno? E penso che sia un problema che si pone tutta la mia generazione dove alle spalle non c'è un parentado numeroso...

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brava, questo è un problema che ci poniamo in tanti!
però, ad esempio i miei genitori non riuscirebbero mai ad accettare una cosa di questo tipo...figuriamoci, non riescono quasi neppure a sopportare i vicini, non sopportano neppure me!

La proposta non attrae neppure me, cioè si sarebbe simpatico, ma giusto un giorno o due...al terzo

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chi stabilisce e giudica le affinità dei futuri vicini di casa

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In effetti penso sia questo, il tasto dolente. Se ho capito bene si fanno molti incontri così che il vicinato diventi "elettivo" ovvero i vicini di casa si ..scelgono. Però mi domando: come fanno a dire "questo sì, questo no?" Io ci metterei degli anni ... e chissà che sorprese, dopo...

[Modificato da xypod 04/06/2007 18.17]

Guardando il sito, ho capito meglio: per formare un gruppo puoi mettere un annuncio...

Io la vedo come una specie di condominio allargato.... con molte piu' occasioni di litigio

Intendiamoci, l'idea di avere piu' servizi comuni consente di permettersi cose che altrimenti non ci si sarebbe potuto permettere... Ma con l'aumento della condivisione aumenta la necessita' di un forte affiatamento. Se questo c'e' potrebbe essere un'ottima cosa....ma con degli estranei non e' facile.

Se l'unico giorno libero che posso dedicare ai miei lavoretti trovo il locale hobby occupato da un vicino che sta facendo nuvole di irrespirabile polvere ... che faccio? Ingaggiamo una battaglia a colpi di smerigliatrice e seghetto alternativo?

Coppie di amici (piu' raramente) o famiglie allargate (piu' frequentemente, di solito con l'aiuto di genitori che cosi' si assicurano compagnia e gratitudine) gia' lo fanno spontaneamente, non e' una novita'. Un condominietto o una villa plurifamiliare abitate da piu' famiglie legate tra loro che cosi' hanno costi pari o inferiori a quelli di un appartamento, ma giardino, servizi, piscina, lavanderia, ampi spazi e niente spese condominiali che non siano concordate con la famigghia.

Ha i suoi contro.

Pero' io con degli estranei avrei ancora piu' paura.

Non vorrei diventasse una fregatura come le multiproprieta' di qualche anno fa.

[Modificato da indaco1 04/06/2007 23.13]

ma un certo imprenditore poi capo di governo non l'aveva concretizzato in quartieri dal nome milano uno,due,ecc? non ti scegli i vicini ma hai diversi servizi nel quartiere.ma non si potrebbero organizzare i servizi di quartiere e non di condominio? eppure una volta era così:asilo nido in molti quartieri,il forno,l'alimentari, la macelleria,la fermata del bus che ti portava in centro,la chiesa ovviamente col campetto di calcio,i giardinetti....
oggi abbiamo un discount per quartiere,i centri commerciali pure in pieno centro,niente forni o alimentari se non particolari e carissimi. asili nido lontani,piscine poche e vecchie....

a proposito di vicini:ieri ho visto una scena incredibile dalla finestra della mia cucina che si affaccia su cortili di altri palazzi. in uno di questi c'è un appartamento affittato sempre a indiani(che osservo spesso con curiosità) di solito con figli piccoli - non hanno certo un figlio a coppia...- che sta al primo piano. al piano terra ci sono grandi terrazzoni vecchi e malmessi tenuti come sgomberi oppure totalmente privi di piante e oggetti,nudi e crudi,tristissimi(quante piante che ci metteri io!!!):uno di questi tristi terrazzi è sotto il balconcino dove questi indiani stendono i loro panni da famiglia numerosa. bè,la tipa del terrazzone stava gridando di tutto e lanciava le mollette cadute sul suo terrazzo contro la donna indiana,colpevole di aver fatto cadere 4 cose sull'impiantito del suo desolato terrazzo! grrrrrrrrrrrrrrrr se avessi avuto una cerbottana...!!!!!
tipico esempio di intolleranza e di grettitudine(basta guardare quel desolato impiantito senza manco un vaso di basilico...).
io ho sopra di me una famiglia giovane con 2 figli piccoli:avete idea dello scalpitare che sento a tutte le ore? mobili che cadono,grida? e delle cose che cadono sulle mie piante? ma è normale e non me la prendo,ci mancherebbe,anzi faccio le scale e gli riporto sù calzini,stracci,mollette...
solo che mi manca un giardino,per i vicini mi ritengo fortunata,ne ho visti di peggio,però sogno la casa singola. e ho paura che una casa a schiera dove hai vicini col barbecue e il rotwailler libero dietro la tua rete non sia l'ideale.

Beh, c'è da dire che gli scandinavi sono un po' più rispettosi delle regole e degli spazi altrui. Sicuramente una cosa così in Svezia può funzionare, in Italia non ce la vedrei. Qui da noi vige la maleducazione come valore imprescindibile, e la gente quando non sporca o rovina gli spazi altrui passa il tempo a spettegolare e "maldicere".

Scusate, ma com'è possibile che ci sia gente che si sforza di infilare un sacchetto della spazzatura pieno di rifiuti dentro il foro della campana per il vetro? E' una bella faticaccia, e poi accanto c'è un comodo cassonetto per i rifiuti non differenziati e se proprio si vuole fare la maialata c'è il cassonetto della carta.
Eppure c'è qualcuno che lo fa. Non è la prima volta che trovo sacchetti di rifiuti mezzi (o del tutto) infilati nel foro della campana sotto casa mia.

Ecco, secondo me questa mentalità del "rispettare le regole è sbagliato a prescindere e quindi io le violo anche se non me ne viene niente" è così radicata nell'italiano medio, che la convivenza diventa impossibile.
E comunque, al di là della maleducazione che si potrebbe anche sopportare, manca la solidarietà e la tolleranza: lo si vede nel rapporto con gli stranieri, come giustamente fa osservare Vele (e come mi ha raccontato spesso una mia amica che abita in una casa popolare).

L'altro giorno parlavo con la ragazza che fa le pulizie qui all'università, che è di Santo Domingo, e lei si stupiva che le italiane facessero figli così tardi. Beh, le ho detto io, se una vuole studiare, o lavorare, è costretta ad aspettare per avere un figlio, altrimenti non può farcela. Lei mi ha detto che a Santo Domingo non ci sono problemi a studiare o lavorare con un figlio piccolo, perché c'è una schiera di parenti e vicni di casa che ti aiuta a occupartene. Da noi è impensabile...siamo diventati ormai "nordici" ma senza averne acquistato nè l'educazione, né l'efficienza (soprattutto per quanto riguarda i servizi sociali, sgrunt).

oddio,nel nord europa ho visto lasciare una carrozzina con un lattante in strada mentre la madre era in banca a far la fila...si rasenta l'indifferenza..diciamo che il nostro mammismo una cosa simile non ce lo farebbe fare..ma in italia si diventa madri tardi e di conseguenza i nonni son vecchietti che faticano a seguire un pargoletto urlante. pensa a una nonna di 70 anni,magari con qualche acciacco,come diventerebbe pazza dietro a un bimbino di 3 anni che vuole ruzzolare correre saltare giocare: ce la fa per un'oretta poi sclera. se si diventa mamme a 24 anni e si hanno nonni di 50-60 anni è un altro conto. i miei ad esempio non hanno mai voluto fare i nonni-sitter:che faccio? li meno? i suoceri son vecchi e malandati:se anche facessi un figlio ora dovrei badare sia a mio figlio che ai nonni,quadruplo lavoro!tra l'altro,dei nonni di 50-60 anni oggigiorno in italia devono pure lavorare duro e attendere un bel pò prima della pensione:ci arrivano vecchi e esausti...ma me lo dite se queste sono politiche giuste per le famiglie? altro che casa comune,sognano la pace non il casino!

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nel nord europa ho visto lasciare una carrozzina con un lattante in strada mentre la madre era in banca a far la fila

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forse perché lì è più difficile che glielo rubino

Il punto è proprio questo: dove non ci sono servizi sociali, supplisce la solidarietà fra le persone (questo è tipico di molti paesi cosiddetti "poveri"); dove i servizi ci sono, subentrano quelli.
Noi siamo un paese di arricchiti, dove nessuno più sente solidarietà verso gli altri, ma non esistono servizi efficienti perché dal punto di vista della gestione della "cosa pubblica" siamo ancora a livelli da Terzo Mondo.

La "difesa della famiglia" serve solo a fomentare intolleranza nei confronti degli omosessuali e di chi non si riconosce nei modelli tradizionali. Quando si arriva al dunque, per due persone avere un figlio con un minimo di sicurezza lavorativa e abitativa è una pia illusione.

E' chiaro che in queste condizioni la coabitazione, con strutture e servizi in comune, fra persone diverse è sempre un rischio.

A meno che queste persone non siano DAVVERO molto evolute e tolleranti.

mi sento molto involuta e particolarmente intollerante.......