Soleirolia soleirolii: qualche informazione

Raccolgo l'invito di Ics a raccontarvi la mia esperienza con la Soleirolia.

Eccola qua: Soleirolia soleirolii sin. Helxine s. (Urticaceae)



da non confondersi con Nertera granatensis (Rubiaceae)
www.agraria.org/piantedavaso/nertera.htm

ESPOSIZIONE
Ho usato la Soleirolia per ricoprire un'aiuola difficile, racchiusa tra i muri di casa ma scoperta ed esposta alle intemperie del clima brianzolo, rivolta a nord in OMBRA luminosa e niente sole.
Insomma, qui l'erba cresceva stentata ma io volevo comunque una base verde chiaro dove inserire qualche cespuglietto.

IMPIANTO
Da una zia che abita a Roma ho avuto due piccole zolle di Soleirolia con la quale lei aveva risolto il problema di un angolo completamente ombroso del suo giardino, dove non cresceva niente.
La differenza climatica mi lasciava dubbiosa, ma ho deciso comunque di provare.
Non ho usato un terriccio particolare.
La terra era quella lasciata dal cantiere, io mi sono limitata a togliere i detriti e a livellare.
Solo nell'angolo dove ho messo a dimora le Pieris, ho sostituito parte della terra con terriccio per acidofile.
Ho diviso le zolle e ho distribuito le 'zollette' qua e là.
Bastano pochi centimetri quadrati di porzione, purchè con radici ben sviluppate.
La Soleirolia ha un portamento strisciante e una crescita davvero molto rapida.
Quando una zona si infoltiva, prelevavo una piccola porzione e la trapiantavo dove ancora non c'era nulla.
Ho iniziato l'impianto nella primavera 1992 e nell'autunno dello stesso anno il terreno era già quasi del tutto ricoperto.

APPUNTI DI COLTIVAZIONE
In quindici anni non ho MAI concimato.
Innaffio con getto delicato e diffuso SOLO quando la temperatura è MOLTO elevata e la terra diventa secca e dura.
Tanto per spiegarmi meglio, durante questa estate l'avrò bagnata al massimo cinque volte e, fino alla prossima estate, non la bagnerò più.

PROBLEMI
I testi riportano problemi di ragnetto rosso, ma io non so proprio cosa sia.
E' invece una pianta MOLTO DELICATA e va impiantata in zone non destinate al calpestio.
Se ci si cammina sopra (cosa che comunque io faccio ogni tanto per la manutenzione delle altre piante) rimangono le impronte schiacciate.
Nel giro di 24 ore però la piantina si risolleva e tutto torna come prima.
Nell'autunno 2006 ho fatto i lavori di manutenzione ai legni esterni della casa (travi, sottotetto, ecc. ...).
Nell'aiuola di Soleirolia è stato montato un ponteggio e, come potete immaginare, gli operai ne hanno fatto scempio.
Ero disperata, guardate un po'...



ma, se la parte aerea si danneggia, la fitta trama di fusticini rossi ben radicati in breve tempo si ricopre di foglioline nuove



Al 30 marzo 2007 era così



e al 12 maggio 2007 era così




Ho letto che esistono diverse varietà di Soleirolia, tra cui:
- 'Aurea' con foglioline verde/giallo
- 'Silver Queen' con foglioline verde pallido contornato di bianco
ma personalmente non le ho mai viste, se non in foto.

ESPERIMENTI
L'ho utilizzata anche in un vaso di Sarcococca, con esposizione ancora più ombrosa e la convivenza si è rivelata pacifica.



Non volutamente, me la sono ritrovata anche nel prato al sole e l'ho lasciata in osservazione.
Tende ad espandersi verso l'ombra, cioè sotto i cespugli di crisantemo, dove ha assunto dimensioni e portamento normali.
Quella rimasta al sole ha foglie microscopiche e rimane rasoterra sotto l'erba, come a ripararsi dal sole.

Quest'anno ad Orticola ricordo d'aver visto l'installazione di un giardino verticale che adesso vanno tanto di moda. La base verde era formata proprio dalla 'mia' Soleirolia!

Ecco, questo è il racconto della mia esperienza personale, non mi viene in mente altro...e forse è già troppo, direte voi