Due passi al Palmetum di Tenerife

A leggerla, sembra una storia delle Mille e Una Notte... Invece è successo davvero

Un giorno l'Alcalde de Santa Cruz de Tenerife manda una lettera ad un'associazione mondiale di appassionati di palme: si tratta di un bando per dare una nuova destinazione alla discarica della città. In tanti rispondono ma solo uno viene scelto: il progetto di un ragazzo giovanissimo, siciliano, con una passione viscerale per le palme, Carlo Morici. Da quel momento Carlo si trasferisce a Tenerife dove passa la maggior parte dell'anno tranne alcuni periodi in Sicilia: come curatore del Palmetum tiene contatti con tutto il mondo alla ricerca di semi di palme rare e rarissime; molte piante del Palmetum sono nate proprio così, da semi che hanno viaggiato lontano.
Io l'ho contattato via mail - la faccia tosta non mi manca, vero? - e lui si è reso subito disponibile a farci fare una visita guidata è stata un'occasione da non perdere visto che il Palmetum non è per ora aperto al pubblico (ma in futuro lo sarà).

Vi posto qui alcune foto ma non me ne volete se non ho in mente i nomi botanici: Carlo ce ne ha sciorinati così tanti in poco tempo che era impossibile memorizzarli tutti. Gli ho quindi chiesto la gentilezza quando avrà tempo di fare un salto a darci qualche spiega in più

Il Palmetum si trova in una posizione molto scenografica, su una collina alle porte della città di Santa Cruz con uno splendido panorama che comprende l'imponente Auditorium creato da Calatrava.





Tenete conto che si tratta di progetto in corso d'opera quindi molte parti sono ancora in fase di realizzazione, ma grosso modo la struttura è già chiaramente visibile. Dal punto di partenza della visita si apre un grosso specchio d'acqua dove crescono delle mangrovie (da seme!!) che hanno già raggiunto una bella dimensione: da questo laghetto si dipartono vari "bracci" che si snodano nelle diverse aree del parco.






Il Palmetum infatti è organizzato per gruppi di piante radunate per area geografica di provenienza, come ci ha spiegato Carlo. In realtà questa suddivisione è stata pensata in tempi relativamente recenti quindi il problema adesso è spostare alcuni esemplari già molto ben cresciuti nelle rispettive aree, un lavoro non facile quando hai a che fare con esemplari come questo ficus, con una chioma di buoni 20 metri



Oppure questa "palmetta": guardate me in proporzione alle sue foglie!

Corypha umbraculifera (riconosciuta da Carlo Morici)


C'è anche una serra con all'interno quella che pensiamo fosse una cascata creata con grossi massi: se verrà ripristinata sarà di sicuro estremamente d'impatto



Purtroppo la struttura metallica dovrà essere rifatta perché non più in buone condizioni: in seguito ad una tempesta è volato via il telone che la ombreggiava e questo tra l'altro ha determinato anche la morte di alcune piante che non sopportano il forte irraggiamento solare. Ospita però delle specie singolari: le palme rampicanti.

Desmoncus ortacanthos (riconosciuta da Carlo Morici)


Sono palme che agli apici dei rami hanno come dei "rampini" che permettono loro di scalare superfici, ma soprattutto alberi più alti! Carlo ci ha spiegato che ne esistono almeno 700 specie pochissimo conosciute ma ancora meno utilizzate perché, a causa della loro crescita vigorosa e disordinata, sono impossibili da controllare.
Ecco qualche scatto di altre palme rare, per i nomi però

Questa è una palma che cresce con questa forma ad "elica", ma è nana: questa è già una forma adulta:

Coccothrinax borhidiana (riconosciuta da Carlo Morici)


Al contrario di questa... Non proprio "portatile", che dite?

Copernicia baileyana (riconosciuta da Carlo Morici)



Notate che curiosa la corteccia di un'altra specie... Sembra intrecciata a mano!

Sabal palmetto (riconosciuta da Carlo Morici)


Uno schieramento di palme imperiali (??)

Wodyetia bifurcata (riconosciuta da Carlo Morici)


Guardate che meraviglia questi frutti!

Archontophoenix cunninghamiana (riconosciuta da Carlo Morici)


Wodyetia bifurcata e Roystonea regia detta "palma reale" (riconosciuta da Carlo Morici)


Questa specie ha una particolarità stupenda: le foglie nuove quando nascono e per circa un paio di settimane sono rosso fuoco. Putroppo non era il momento topico, ma sono comunque elegantissime, sembrano delle dame che porgono una collana di perle...

Archontophoenix cunninghamiana (riconosciuta da Carlo Morici)


Nel Palmetum c'è però anche qualche arbusto da fiore, come la caesalpinia pulcherrima rossa e gialla - Carlo mi ha dato una manciata di semi


hibiscus rosa-siniensis - questo giallo doppio era strepitoso


una malvacea (??) stranissima con decorative foglie a cuore e fiori che cambiano colore a seconda dello stadio di maturazione, da giallo a rosso intenso...

Thespesia lampas (riconosciuta da Lucia Barabino)


Ma da non perdere sicuramente i due esemplari di chorisia, la insignis bianca e la speciosa. A loro dedicherò un post a parte, lo meritano. Per ora solo una fotina, anzi 2




Il parco ospiterà anche delle bromelie, per ora ancora sono poche ma danno già spettacolo

Aechmea mulfordii


Continua...

Ciao,

Xypood..... ti sei dimenticata il resto?

La storia del Palmetum l'avevo già letta e commentata appunto da Carlo. E' davvero una cosa incredibile! bravo Carlo Morici

Tutte bellissime le altre piante, che purtroppo devo ammirare solo via foto!

grazie!

Carlo ci ha riconosciuto le foto! Adesso procedo con i nomi nel post iniziale; per la Archontophoenix cunninghamiana mi avvisa che mi sono confusa e che non e' quella la palma dalle foglie rosse (che è la Chambeyronia macrocarpa invece, giusto Carlo?) e che la "cortecia intrecciata" del Sabal palmetto non è una corteccia ma le basi dei piccioli che coprono il tronco per anni. Wodyetia bifurcata poi non è la "palma imperiale" ma la "palma coda di volpe".

Chambeyronia macrocarpa (ma la foto non è mia!)

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la "cortecia intrecciata" del Sabal palmetto non è una corteccia ma le basi dei piccioli che coprono il tronco per anni

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infatti, stavo per fare uno dei miei interventi da maestrina...le palme, che sono monocotiledoni, non hanno una vera struttura legnosa, e la "corteccia" è sempre costituita dai piccioli fogliari che avvolgono il fusto come una guaina e lo rendono più rigido.

Xy, che spettacolo pazzesco, grazie!!!

Dai, Vaiv, ero riuscita a trattenermi pure io ... temevo uno strale dei Popi ...

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temevo uno strale dei Popi ...

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E fai bene, siamo noti per il nostro regime di terrore...

Vabbè, allora immolatemi pure perché vi correggo

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piccioli che coprono il tronco

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il 'tronco' nelle palme si chiama stipite ...

ok, frustatemi

eh no volevo rispondere, ma solo per usare la "faccina torturatrice" usata da dani!!!! ma non la trovo tra le faccine!!
bella la storia del palmetum

Davvero interessante questo reportage! (piano piano sto recuperando tutti i post che non avevo letto )

Volevo fare i complimenti a Carlo Morici per il suo lavoro!
La sua storia sembra davvero una favola...

Si, pero' io devo fare una spiata.

La popa all'epocami disse di non postare le foto di una certa pianta, che era sua.

Pero' lei il post non lo ha ancora fatto (e che aspetta?).

Cosi' non l'avete ancora vista.... anche se su questo 3d c'e' qualche assaggio!

La Chorisia?

Si, e' lei. Come del resto accennato piu' su dalla popa. In un modo o nell'altro le vedrete...

se interessa