"Il preparato 500, detto anche cornoletame, è il preparato biodinamico principale che stimola e armonizza i processi di formazione dell'humus nel suolo.
Gli elementi di partenza sono costituiti da letame freschissimo senza alcuna lettiera o fibra esterna e da corna di vacca che abbia figliato almeno una volta.
Verso la fine di settembre-fine ottobre il letame freschissimo viene messo dentro le corna; queste vengono poi sotterrate in un luogo adatto. Intorno al periodo pasquale vengono dissotterrate. Il letame posto internamente alle corna è completamente trasformato in humus inodore, scuro, colloidale: l'esempio di humus allo stato puro.
Dunque questi elementi vengono sottoposti a processi naturali lunghi tutta una stagione invernale.
Tutto il preparato derivante dalla raccolta delle corna a primavera viene conservato in contenitori costruiti appositamente che consentano la traspirazione e che nello stesso tempo lo proteggano dall'esterno.
Una volta creato il giusto ambiente di conservazione possiamo procedere, quando occorre, alla distribuzione del preparato sul suolo agricolo.
La sua distribuzione avviene dopo aver effettuato la fondamentale operazione di miscelazione e dinamizzazione con acqua tiepida di sorgente, pozzo o piovana. Tale operazione ha una durata di circa un'ora e può essere effettuata sia manualmente che tramite macchine speciali.
Le quantità di preparato usate per un ettaro di terra non è molta: va da 80 grammi a 250, a seconda della qualità del preparato.
La distribuzione al suolo deve essere fatta con macchine apposite o, se fatta manualmente, con la pompa a spalla. Il liquido contenente il "500" deve cadere a goccia sul suolo. L'operazione di dinamizzazione e distribuzione deve avvenire in concomitanza di lavorazioni del terreno, concimazioni, trapianti, semine, piantagioni etc., secondo modalità diverse a seconda dei casi.
Effettuare queste operazioni più volte l'anno e regolarmente tutti gli anni, facendo particolare cura ad ogni fase dalla produzione alla conservazione e distribuzione, consente un miglioramento netto dei processi di umificazione del terreno. Tali risultati si raggiungono contestualmente ad una "politica" di gestione dei terreni che miri a non stravolgere le stratigrafia del suolo agrario, a mantenere sempre coperto il suolo con la vegetazione, e a effettuare rotazioni agrarie e concimazioni organiche sia animali che sovesci vegetali."
A cura di: Dott. Carlo Triarico
Ho trovato
qui questo articolo e.. beh, non so, mi sembra incredibilmente assurdo: la metodologia, una volta appurato che il processo sia davvero utile, mi sembra molto vicina a qualche rituale medioevale...
Che ne pensate??
[Modificato da xypod 11/09/2007 15:16]
Xy, Prov. MI