I nostri Sedum (autrice: Apricot26)

ti capisco Dany, durante l'inverno è sicuramente la mia pianta preferita

Si, è il Rubrotinctum di un colore che non ho mai visto e che non vedrò mai visto che qui da me lo devo ricoverare in serra appena le temperature scendono
Su quella roccia è semplicemente favoloso, altro che vasetto...

giusto te

questo è il fiore che aveva il Sedum del quale ti ho postato solo alcune foglie...dice niente?

E' quello degli steli lunghi, coricati, appassiti e tagliati?
A prima vista mi pare il 'Marchant's Best Red' o il 'Red Cauli' ma aspetta a scrivere il cartellino, fammi fare i miei controlli

No, mi spiace, nessuno dei due.

Passo.

Aspe, guardo perché forse ne ho uno molto simile... devo controllare le foglie

Capa, devi controllare foglie, stelo, petali e stami

ed ecco le ultime tre della collezione 'vasetti colorati'



aspettiamo la fioritura?




niente fiori all'orizzonte

Il primo è un Sedum selskianum e fiorisce in agosto.

Il secondo è Sedum sieboldii, quello che noi comunemente chiamiamo Santateresina e gli americani October Daphne.

Il terzo devo cercarlo

alti 2 cartellini fatti, grazie

Ho guardato il mio nel frattempo, ma mi sa che non centra: è il 'Ruby Glow'

beh, comunque e' molto istruttivo questo 3D, mi piace

anche a me

Traudi mi dispiace, ma sono in difficoltà per l'identificazione del terzo vaso
Potresti comunque farmi una talea così lo potrei studiare meglio dal vivo

A proposito delle difficoltà che si incontrano nell'identificazione dei Sedum, vi riporto alcuni frasi tratte dal libro di Ray Stephenson:

"...Semi prelevati da uno stesso carpello di un Sedum possono germinare piante individuali con forme differenti se cresciute in differenti materiali, ricevono differenti quantità di acqua, sole e nutrimento o differenti temperature.
E' perciò possibile una enorme varietà di aspetti.
Se cresciuti in pieno sole e con poca acqua o un drenaggio molto rapido, le piante tendono ad essere compatte ed assumono ricche colorazioni.
Se cresciuti all'ombra diventano eziolati e sbiaditi.
Così, osservando due identici cloni cresciuti in condizioni diverse si può erroneamente credere che si tratti di specie distinte.
Tuttavia se cloni di una singola specie cresciuti in condizioni differenti vengono portati a vivere alle medesime condizioni, entro una stagione tornano ad essere indistinguibili..."

E ancora:

"Al contrario ci sono particolari Sedum che, cresciuti in zone molto differenti, è possibile prendano forme distinte.
In altre parole, se questi Sedum cresciuti in zone molto differenti vengono portati a vivere nella stessa zona e alle stesse condizioni, essi continuano a rimanere distinti, abbastanza da essere differenziati, perfino dopo molte stagioni...
Ne risulta che ricercatori eccessivamente entusiasti possono dare nomi di nuove specie a forme regionali di un'unica specie.
In molti casi le forme entro una stessa specie sono così numerose che l'unico modo per identificarle è il loro habitat (es.: Sedum kamtschaticum 'from Fuji Yama')
Nella mia personale collezione ho oltre 40 forme regionali di Sedum album, ognuna abbastanza distinta...
...Specie come Sedum album, che hanno una diffusione molto estesa in natura e si adattano a differenti altitudini, clima e terreni, sono detti polymorphic..."

Mi fermo qua perchè a questo punto, per distinguere le specie di Sedum, si ricorre al conteggio dei cromosomi e, come se non bastasse, Stephenson ci avvisa che i cromosomi dei Sedum sono soggetti a cambiamenti strutturali

capisco la dificoltà. Ci sarà pure un perchè se ci ho rinunciato
la talea sarà fatta, anche del NN in vaso rosso del primo giro?

domani ti preparerò un pò di compiti per le vacanze ( le mie )

A Lucca avevo cercato un libro ma non ne avvano, tu ne hai uno?

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la talea sarà fatta, anche del NN in vaso rosso del primo giro?

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Massì, fammela anche di quello, grazie!

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A Lucca avevo cercato un libro ma non ne avvano, tu ne hai uno?

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No, ho solo qualche stralcio del libro di Ray Stephenson e i bollettini della RHS sgraffignati in rete.

Avevo ordinato il libro di Stephenson alla sua casa editrice, la Timber Press, ma era fuori catalogo e avevano esaurito le copie.
E meno male, perchè in seguito avevo scoperto che, tramite le librerie universitarie, si poteva acquistare ad un terzo del prezzo di listino.

Tra l'altro si tratta di un libro davvero per esperti, con poche fotografie e descrizioni molto minuziose ed accurate ma al di fuori delle mie capacità e delle mie effettive necessità.

Ho girato anche nei vari forum di piante grasse ma lì ho incontrato solo esperti di cactacee, di appassionati ma soprattutto di esperti di sedum non ne ho mai trovati.