11/09/2007 15:16 |
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| | Post: 11.905 | Registrato il: 22/04/2003
| Città: MILANO | Età: 52 | Sesso: Femminile | | OFFLINE |
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"Il preparato 500, detto anche cornoletame, è il preparato biodinamico principale che stimola e armonizza i processi di formazione dell'humus nel suolo.
Gli elementi di partenza sono costituiti da letame freschissimo senza alcuna lettiera o fibra esterna e da corna di vacca che abbia figliato almeno una volta.
Verso la fine di settembre-fine ottobre il letame freschissimo viene messo dentro le corna; queste vengono poi sotterrate in un luogo adatto. Intorno al periodo pasquale vengono dissotterrate. Il letame posto internamente alle corna è completamente trasformato in humus inodore, scuro, colloidale: l'esempio di humus allo stato puro.
Dunque questi elementi vengono sottoposti a processi naturali lunghi tutta una stagione invernale.
Tutto il preparato derivante dalla raccolta delle corna a primavera viene conservato in contenitori costruiti appositamente che consentano la traspirazione e che nello stesso tempo lo proteggano dall'esterno.
Una volta creato il giusto ambiente di conservazione possiamo procedere, quando occorre, alla distribuzione del preparato sul suolo agricolo.
La sua distribuzione avviene dopo aver effettuato la fondamentale operazione di miscelazione e dinamizzazione con acqua tiepida di sorgente, pozzo o piovana. Tale operazione ha una durata di circa un'ora e può essere effettuata sia manualmente che tramite macchine speciali.
Le quantità di preparato usate per un ettaro di terra non è molta: va da 80 grammi a 250, a seconda della qualità del preparato.
La distribuzione al suolo deve essere fatta con macchine apposite o, se fatta manualmente, con la pompa a spalla. Il liquido contenente il "500" deve cadere a goccia sul suolo. L'operazione di dinamizzazione e distribuzione deve avvenire in concomitanza di lavorazioni del terreno, concimazioni, trapianti, semine, piantagioni etc., secondo modalità diverse a seconda dei casi.
Effettuare queste operazioni più volte l'anno e regolarmente tutti gli anni, facendo particolare cura ad ogni fase dalla produzione alla conservazione e distribuzione, consente un miglioramento netto dei processi di umificazione del terreno. Tali risultati si raggiungono contestualmente ad una "politica" di gestione dei terreni che miri a non stravolgere le stratigrafia del suolo agrario, a mantenere sempre coperto il suolo con la vegetazione, e a effettuare rotazioni agrarie e concimazioni organiche sia animali che sovesci vegetali."
A cura di: Dott. Carlo Triarico
Ho trovato qui questo articolo e.. beh, non so, mi sembra incredibilmente assurdo: la metodologia, una volta appurato che il processo sia davvero utile, mi sembra molto vicina a qualche rituale medioevale... Che ne pensate?? [Modificato da xypod 11/09/2007 15:16]
Xy, Prov. MI |
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11/09/2007 16:19 |
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| | Post: 6.304 | Registrato il: 26/06/2007
| Città: SANT'ANGELO LODIGIANO | Età: 49 | Sesso: Femminile | | OFFLINE |
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Sì forse può sembrare un po' "rituale" ma credo che avendo il tempo ed il modo di fare una cosa del genere si otterrebbe un concime totalmente naturale (stallatico + cornunghia), maturato lentamente e pertanto perfettamente degradato; lo spargimento "a pioggia" mi fa capire che il composto si ossigena durante la distribuzione (su suolo lavorato e pertanto molto "ricettivo").
Insomma, microorganismi naturali belli pronti e in salute, minerali assortiti, ossigeno per alimentare i microbini "buoni" che formano l'humus.. a me sembra un toccasana per il terreno.
Forse ho letto troppo Pia Pera (L'Orto di un Perdigiorno)
Silvia
Il mio fotoalbum:
http://s152.photobucket.com/albums/s191/silviaviola/ |
11/09/2007 20:31 |
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| | Post: 11.905 | Registrato il: 22/04/2003
| Città: MILANO | Età: 52 | Sesso: Femminile | | OFFLINE |
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Sì ma... a parte che devo capire cosa danno le corna al letame che altre cose non possono dare, penso alla quantità di un lavoro simile per non dico un giardino, ma anche solo un balcone... Dico, quanto letame ci potrà mai stare qui dentro???
[Modificato da xypod 11/09/2007 20:33]
Xy, Prov. MI |
13/09/2007 13:41 |
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| | Post: 847 | Registrato il: 28/05/2003
| Città: BIASSONO | Età: 116 | Sesso: Femminile | | OFFLINE |
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...e quante mucche dovremmo ammazzare per ottenere una quantità sufficiente di corna?
A me, mi pare un po' una bufala.....no?
"la bellezza è negli occhi di chi guarda" |
13/09/2007 14:01 |
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| | Post: 1.184 | Registrato il: 27/12/2003
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L'agricoltura biodinamica, per me, è un mondo a sè, che segue regole e principi propri, che bisogna conoscere per poterli capire .... e io non li conosco , sicuramente ha molti seguaci ... gli agricoltori, normali e bio, sono in genere piuttosto scettici al riguardo, ma tant'è ... ognuno è libero di pensarla come vuole.
Certo che questa notizia delle corna (Dany, non la verifico, la prendo per buona ) è una complicazione delle cose semplici ...
Chissà che trasformazione avviene alle corna delle mucche che hanno già avuto figli, rispetto a quelle delle manzette |
13/09/2007 14:01 |
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| | Post: 1.184 | Registrato il: 27/12/2003
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E poi l'humus si forma anche senza tutte queste menate ... |
13/09/2007 14:05 |
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| | Post: 2.052 | Registrato il: 27/07/2006
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Ciao,
pienamente d'accordo Elisa!
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Buona giornata!! o, se preferite.... Buona serata!!....ciaociao....piera.
NON amo le piante, cerco di "capirle", di "sentirle" per il piacere di coltivare.
AMO i miei familiari, per loro, sono pronta a donare la mia vita... piera. |
14/09/2007 10:25 |
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| | Post: 11.905 | Registrato il: 22/04/2003
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Elisa, puoi tranquillamente verificare, il testo con tanto di foto della preparazione appare anche nel sito ufficiale agricolturabiodinamica.it dove tra l'altro ti spiegano come fare anche un altro preparato, il Cornosilice, che prevede una preparazione sempre con le corna ma aggiungendo la polvere di cristalli frantumati di quarzo bianco.
Bah!! [Modificato da xypod 14/09/2007 10:29]
Xy, Prov. MI |
20/09/2007 21:34 |
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| | Post: 1.184 | Registrato il: 27/12/2003
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Mica ti stavo dando della bugiarda ... ti avevo detto che la prendo per buona (giusto per sottolineare cose che tu non fai .... ) |
20/09/2007 23:10 |
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| | Post: 11.905 | Registrato il: 22/04/2003
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22/03/2009 22:00 |
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| | Post: 629 | Registrato il: 30/07/2007
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volevo riportare qui alcune cose lette sul sito citato da xy.
SCOPI: Accrescere e mantenere la fertilità della terra, attraverso la cura del suo fattore fondamentale: l'HUMUS.Produrre alimenti che rafforzino il metabolismo umano in modo tale che lo sviluppo fisico-animico e spirituale dell'uomo avvenga in modo armonico e sano. ...
L'Agricoltura Biodinamica è una metodologia agricola fondata su solide conoscenze scientifiche, anziché su accidentali constatazioni tecnologiche. Ha elaborato perciò procedimenti produttivi del tutto innovativi rispetto a qualsiasi pratica agricola, procedimenti i cui risultati dimostrano la infondatezza di taluni assiomi della tecnica agricola convenzionale
Una visione globale della vita del pianeta consente al biodinamico di poter operare con gli elementi minerali, vegetali e animali in maniera da inserirsi nei fenomeni della Natura in modo mirato e rispettoso. La conoscenza delle funzioni non solo materiali, ma anche delle forze che muovono tali funzioni, consente all'agricoltore di regolare ciò che opera in natura senza danneggiare impoverire o inquinare ma, anzi, vitalizzando l'ambiente.
Gli strumenti operativi più importanti dell'agricoltore biodinamico sono:
•Le rotazioni agricole
(le forze che noi osserviamo essere dominanti per ogni ortaggio o coltura ci permettono di definirne la sfera di forze elementari che la governano.
L'alternarsi di queste piante segue indicativamente il seguente schema generale:
FRUTTO - FIORE - FOGLIA - RADICE - FRUTTO - FIORE - FOGLIA - RADICE
e così continuando durante l'anno.
Se noi sostituiamo gli organi della pianta qui sopra menzionati con gli elementi e forze che li governano otteniamo il corrispondente schema:CALORE - LUCE - ACQUA - TERRA - CALORE - LUCE - ACQUA - TERRA.
E qui le forze di calore hanno una relazione importante con i processi di fruttificazione, quelle di acqua con i processi chimici della forglia, e via dicendo.
Naturalmente è necessario nella rotazione cercare di seguire il più possibile questo schema tenendo conto di quello qui sotto descritto, perché ciò consente di prevenire l'instaurarsi di malattie, di mantenere nel tempo la fertilità del terreno, e di rendere quindi più costanti le produzioni.)
I preparati biodinamici: (vengono prodotti a partire da sostanze naturali quali letame, corna bovine, quarzo, fiori di Tarassaco, Achillea, Camomilla, Valeriana, piante quali Ortica e parti di piante quali la corteccia di Quercia. Altre essenze quali l'equiseto forniscono ulteriori strumenti operativi che affiancano l'agricoltore nel suo lavoro.)
Il compostaggio sia in cumuli con i preparati biodinamici o con trattamenti di superficie
Il calendario lunare e planetario per le semine e per le operazioni colturali
Le lavorazioni non distruttive del terreno
La concimazione di qualità attraverso sovesci particolari e concimazione con compost biodinamici.
[Modificato da velenissima65 22/03/2009 22:01] |
23/03/2009 19:25 |
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| | Post: 11.905 | Registrato il: 22/04/2003
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Vel, ma ...ti convince sta' cosa?
Certo che è importante la rotazione delle colture, certo che è interessante seguire il calendario lunare ma.. la terra dentro i corni devo ammetterlo, continua a rendermi perplessa
Xy, Prov. MI |
23/03/2009 22:12 |
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| | Post: 629 | Registrato il: 30/07/2007
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diciamo che come al solito si fa presto a passare dal logico all'illogico. la filosofia di base non è sbagliata, tutto è, appunto,convincente.
però.......
qualche tecnica è un pò sopra le righe,sa di magia e superstizione più che di scienza applicata. sò che una azienda così funziona e anche bene,infatti è proprio per alcuni esempi felici che mi sono avvicinata alla biodinamica,senza però approfondire. sto cercando alcuni libri ma non son facili da trovare,almeno nelle zone che frequento.
ammetto che se possedessi un pò di terra proverei ad applicare questi metodi.
www.cadellerose.org/index.htm anche vivai e rose si possono coltivare con questo metodo:se pensiamo che un vivaio di per sè non è l'ambiente ideale per certe piante e che la presenza di molti esemplari simili favorisce l'insorgenza di malattie,un vivaio sano e vario è da tenere da conto.
certo,non è applicabile in un piccolo giardino...almeno mi sembra! se riesco a leggere qualcosa in più,vi aggiorno. |
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