(Autore: River) Farina di mais: un ottimo erbicida?

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xypod
00lunedì 8 gennaio 2007 11:03
Da River, post del 20/12/2006 12.56

Guardate che ho trovato! Cavolo è anche e soprattutto un erbicida!

Per isolare delle sostanze naturali con azione erbicida in quantità tale da poterle utilizzare nella pratica di campo è forse opportuno rivolgere l'attenzione ad una specie dall'abbondante sviluppo vegetativo come il mais. Negli anni numerosi ricercatori hanno ipotizzato che il mais contenga una sostanza erbicida: gli stocchi, estratti idrosolubili di stocchi e di macerazione degli stessi hanno dimostrato di poter inibire la crescita delle radici di frumento, sorgo e lattuga.

Il glutine di mais

Benché l'approccio sistematico alla ricerca sia sempre ragionevole, l'effetto erbicida della farine di glutine fu scoperto proprio per caso. Circa 12 anni fa il professor Nick Christians ed altri ricercatori dell'Università Statale dell'Iowa stavano testando alcuni patogeni fungini per la loro attività erbicida sulle graminacee. La tesi in prova era costituita dal fungo allevato in laboratorio su farina di glutine di mais e quindi distribuito (assieme al glutine) su un campo da golf di recente semina.

Come testimone non trattato un appezzamento adiacente era stato trattato con solo farina di glutine. I risultati della sperimentazione risultarono di difficile interpretazione: le piante trattate con il fungo sul substrato di glutine erano sane e vigorose, tanto da far supporre nessuna efficacia erbicida da parte del fungo. L'agrostide (Agrostis sp.) presente invece dell'appezzamento solo con glutine era estremamente esile.

Il ricercatore desunse che ci fosse qualcosa nel mais con effetto diserbante e che questo qualcosa fosse stato distrutto dal fungo in sperimentazione. Quindi Christians iniziò a testare diversi componenti del mais nel tentativo di individuare quello dall'attività diserbante: amido, germe essiccato e fibra non si dimostrarono attivi, mentre la frazione proteica si dimostrò in grado di inibire la formazione delle radici di diverse varietà di dicotiledoni e graminacee in germinazione. Tale frazione proteica è il glutine di mais.

La farina di glutine di mais è composta al 60 % di proteine e contiene circa il 10 % in peso di azoto. E' una polvere fine e gialla ottenuta come sottoprodotto della lavorazione del mais, è usualmente utilizzato per la preparazione di mangimi per cani, pesci ed altri animali.

L'elevato contenuto di azoto ed il potere diserbante renderebbero il glutine un composto ideale per compiere in un solo gesto una fertilizzazione ed il controllo delle malerbe. Tale prodotto può essere applicato su superfici inerbite come fertilizzante ed erbicida selettivo. La sua azione è simile a quella di un diserbante di pre-emergenza che impedisce lo sviluppo delle annuali come la gramigna (Digitaria spp.).

Nel 1991 il glutine di mais è stato brevettato negli Stati Uniti come erbicida naturale di pre-emergenza sui cotici erbosi.

Efficacia

L'efficacia come erbicida della farina di glutine di mais è stata sperimentata su 10 specie di dicotiledoni e 12 specie di monocotiledoni in test svolti in serra. Sedici giorni dopo la semina si sono contate le piante sopravvissute, nonché si è stimata la lunghezza delle radici dopo averle estratte e lavate.

Il glutine di mais è stato usato in pre-emergenza, distribuendolo semplicemente sulla superficie del terreno, sia alla preparazione del terreno, mescolandolo con la parte superficiale (2,5 cm) del terreno contenuto nei vasi. In entrambi i casi il glutine ha ridotto il numero di piante sopravvissute, la lunghezza dei getti e lo sviluppo radicale di tutte le specie in sperimentazione.

Benché tutte le specie siano state influenzate dal trattamento, si è evidenziata una notevole variabilità tra le specie: il giavone (Echinochloa crus-galli), la coda di volpe (Setaria viridis), la gramigna (Agropyron repens), il cenciomolle (Abutilon theophrasti) e l'Eriochloa villosa si sono dimostrate le più resistenti delle 22 specie testate con 324 g di farina di glutine di mais a m2.

La sopravvivenza di tutte le altre specie è stata ridotta del 40 % o più dal trattamento alle dosi sopra citate. Tra le dicotiledoni le specie più sensibili sono state l'erba morella (Solanum nigrum), il dente di leone (Taraxacum officinale), la piantaggine (Plantago lanceolata), il farinaccio (Chenopodium album), il romice (Rumex crispus), la portulaca (Portulaca oleracea) e l'amaranto (Amaranthus retroflexus). La più sensibile delle garaminacee è stata la agrostide (Agrostis palustris). Tutte le specie hanno subito una riduzione del 75 % alle dosi applicate.

A quantità più elevate di glutine (973 g/m2) la sopravvivenza di tutte le specie è stata ridotta del 63 % o più tranne che per il giavone, il sorgo (Sorghum bicolor) ed il cenciomolle. Nelle specie sensibili la formazione delle radici viene inibita dal glutine durante la germinazione. Le piante trattate con il glutine avvizziscono facilmente in caso di stress idrico.

Problemi

Sembra che la farina di glutine di mais sia un erbicida ideale: non è tossico e si può utilizzare nell'alimentazione animale, è efficace in pre-emergenza a dosi non tossiche per le colture, è biodegradabile e quindi non lascia residui nell'ambiente, è un fertilizzante a lento rilascio. L'unico aspetto negativo è che non è solubile in acqua e quindi non può essere applicato così facilmente come gli erbicidi convenzionali. Altro aspetto negativo è costituito dal fatto che per reprimere delle infestanti piuttosto resistenti sono necessarie dosi piuttosto elevate.

Poiché contiene una notevole quantità di azoto può essere considerato ed utilizzato sia come erbicida che come fertilizzante

Fonte:
bionet.stm.it/mais.htm


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