"Volentieri le piante alpine scenderebbero in pianura"

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
xypod
00martedì 14 luglio 2009 20:16
Vivono in ambiente difficile per forza maggiore.

Esperimenti di coltivazione hanno dimostrato che numerose specie di piante alpine prosperano benissimo in ambienti completamente diversi da quelli in cui si trovano in natura. La "scelta" di vivere in situazioni estreme, dove la crescita di queste specie sembra essere una scommessa con la severita' delle condizioni climatiche e ambientali, e' il piu' delle volte una "scelta obbligata". Piante che vivono a grandi altitudini, se coltivate, scendono fino quasi a livello del mare. Altre, che in natura prediligono terreni ricchi di calcio, si convertono all'acidita' di altri terreni in cui vengono trapiantate artificialmente. Non e' vero, come si riteneva una volta, che l' ambiente in cui si sviluppa una specie sia sempre quello in cui si presentano condizioni ottimali per quanto riguarda il clima, la natura del suolo, la disponibilita' di acqua e di sostanze nutritive. Anzi, tra i botanici c'e' chi sostiene, che molte piante alpine occupino ambienti a malapena sopportabili. Perche' allora alcune specie di primule, campanule, ranuncoli, sassifraghe si sono cercate situazioni difficili, quali temperature rigide, altitudini elevate, pareti rocciose poverissime di sostanza organica, creste sommitali esposte ai venti, e disdegnano ambienti di gran lunga piu' "comodi", dove e' stato dimostrato che possono vivere meglio? E come e' giustificabile che questo accada non solo per specie di piante alpine, ma anche per quelle del deserto, o delle tundre artiche o di tante altre situazioni "estreme"? La contraddizione e' solo apparente. Anche le piante, come gli uomini, competono tra di loro per lo spazio vitale. E in gioco la disponibilita' di luce, o quella per il terreno e le sostanze nutritive. Se le specie di cui dicevamo si sono spinte dove le condizioni di vita sono al limite della sopravvivenza lo hanno fatto perche' nella lotta con le altre specie in ambienti diversi sarebbero state soccombenti. A tal proposito se ipoteticamente fossimo in grado di eliminare tutte le specie presenti in una data regione, tranne una, la sua distribuzione sarebbe probabilmente molto diversa rispetto a quella che si presenta in natura. D' altra parte e' possibile cercare un'analogia tra il comportamento delle piante e quello della specie umana, che e' riucita a stabilire insediamenti stabili in regioni della Terra apparentemente proibitive. Se l' uomo si e' spinto in queste regioni e' perche' le aree migliori erano gia' occupate. Solo cosi' si spiega la presenza umana tra le alte valli himalayane, nelle gelide regioni artiche, o tra le sabbie dei deserti. E' naturale che per poter insediarsi in ambienti cosi' difficili piante, animali e uomini devono aver messo a punto strategie tali da poter utilizzare nel migliore dei modi le rispettive nicchie abitative. Non sorprende il fatto che piu' specializzato e difficile e' l'habitat, piu' specializzate dovranno essere le specie che ci vivono e tanto minore sara' il loro numero. La pianta con fiori che si e' spinta alle altitudini piu' elevate e' probabilmente l'Arenaria bryophylla, che sull'Everest e' stata segnalata a 6180 metri di quota. In Europa il record altitudinale e' di un ranuncolo dai petali bianchi piu' o meno arrossati e dalle foglie carnose: il ranuncolo glaciale (Ranunculus glacialis). Fu osservato a 4275 metri sul Finsteraarhorn e a 4200 metri sul Cervino. Il numero delle specie che sulle Alpi possono crescere nel "piano nivale" e' sorprendentemente alto: secondo Schroter sono 264 e intorno ai 4000 metri si rinviene ancora una decina di piante da fiore. Tra le piante piu' tenaci vi sono quelle piu' primitive. Solo alcune alghe microscopiche sono in grado di crescere sulla neve o su certe incrostazioni saline dove l'acqua contiene sali disciolti a concentrazioni superiori al 30%. I licheni, organismi dalla simbiosi di funghi e alghe, presentano adattamenti sbalorditivi: alcune specie in alta quota producono materia organica fino a meno 24 gradi.

Spampani Massimo sul Corriere della Sera (27 giugno 1993)

Lo posto qui perché, anche se datato, mi sembra che esprima un concetto molto interessante [SM=x718630] Ecco le foto delle citate, piaceranno ad Apri [SM=x1915149]

Arenaria bryophylla


Ranunculus glacialis - guardate che FOGLIE [SM=x1915205] [SM=x1915168]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 03:28.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com