settimana l'altra, sistemando un po' la forsizia dopo la fioritura, mi sono accorta che aveva delle strane escrescenze, che non avevo mai notato
e che la vegetazione nuova era alquanto rachitica e stenta
Cercando con Google ho trovato un Agrobacterium tumefaciens (tumore batterico) , che mi pare possa corrispondere, e che ha a che fare con la genetica e il DNA
Se ho capito bene, si tratta di un batterio che vive nel terreno e che si intrufola nella radici lesionate (e qua non capisco, perchè la pianta ha come minimo 20 anni e le radici non sono mai state toccate).
Sembra anche che non esistano rimedi, tranne la prevenzione
Dato che non ci sono prodotti chimici in grado di estirpare la malattia, la lotta è basata essenzialmente su misure preventive, ad esempio immergendo la massa radicale delle piante da mettere a dimora in una soluzione di poltiglia bordolese al 4-5%, (ma non è più il mio caso).
Il controllo della malattia può essere effettuato nei seguenti modi:
- Utilizzare materiale di propagazione sano.
- Evitare la formazione di lesioni o ferite sulla pianta, che, come detto, costituiscono la via d'ingresso del patogeno. In ogni caso è bene far cicatrizzare l'eventuale ferita.
- Eliminare le piante infette.
- Effettuare la rotazione degli appezzamenti.
- Evitare ristagni d'acqua.
- Acidificazione del terreno con zolfo o concimi acidi (pratica che sfavorisce il batterio, non lo elimina).
Alla fine del ciclo infettivo il batterio fuoriesce, sempre tramite ferite dei tessuti della pianta, e va nel terreno per spostarsi sulle piante vicine.
Non ho trovato molto altro, tranne forse in inglese, ma la mia conoscenza della lingua non è sufficiente
Mi sembra di aver capito che l'unica cosa da fare è eliminare la pianta e acidificare il terreno .
Mi preoccupa un po' il fatto che il batterio possa infettare altre piante.
C'è qualcuno che può confermarmi che si tratta davvero del tumore batterico e darmi notizie più precise, soprattutto su cosa fare?