Sì Scat, era davvero fantasmagorico
Suppongo che poi chi ci va ogni anno, ci faccia l'abitudine ma vedere tutto per la prima volta è il meglio
E quante idee, quanti suggerimenti, quanti stimoli... tutti in un unico posto!
Niente a che vedere con le nostre manifestazioni, purtroppo, che a pensarci ora, mi sembrano incredibilmente limitate e rigide
Qui c'era posto per tutti, specialisti, professionisti e anche semplici appassionati. Un sacco di famigliole e coppie, anche di amiche. Insomma, bello bello bello.
Le sculture? No, non penso si possa parlare di cattivo gusto. Possono non piacere, per carità, o sembrare già viste (come quelle fate e gnomi) ma la perizia con cui erano realizzate non può essere messa in dubbio: veramente mirabile
Insomma, la qualità era trasparente in questi allestimenti: nulla di buttato lì, di messo a casaccio. E molti di questi "pezzi" pesavano quintali: c'erano persino delle "palle" gigantesche di tipo alabastro che dovevano pesare... tonnellate
Come le hanno portate lì, ci siamo chiesti?? E se fanno di queste cose, deve valerne la pena... Devono trovare un ritorno, da tutto questo lavoro. Beh, l'affluenza di pubblico era indubbia...
E ora veniamo al piatto forte: la gara dei giardini
Naturalmente io
ho scelto il mio personale giardino vincitore... Fatevi voi la vostra idea: io ve li sottopongo qui
Il giardino delle bollicine
Andavano in su, invece che in giù: l'effetto era curioso ma il resto non era granché: forse evitando quell'oro sulla parete e cambiando colore al cuscino... Ma il tocco dello champagne con le fragole era pessimo, secondo noi
Adesso che ci penso, faceva un pò l'effetto Disco anni '70...
Questo non era male come idea, un pò troppo essenziale e rigoroso forse, ma il problema era che era infotografabile: dietro ai fiori rosa ci sono delle poltrone che non si riescono neanche a vedere...
Forse la cosa più brutta (no, anzi no): una specie di caverna di materiale grigio scuro con dentro un divano. Il verde è tutto quello che vedete. Il cavernone però celava un segreto...
Una cucina Ikea (a noi sembrava quello!) piena di orchidee
Ah no, eccolo il peggiore: quello italiano, delle Alpi...
Molto divertente e autoironico questo invece: una ciotola di minestra (?) al rabarbaro con... cucchiaio!
L'angolo del musicista, uno dei tre premi assoluti: bellino ma a noi non diceva granché
"Christian before Dior" ispirato alla giovinezza del suddetto Christian Dior. Mah, non mi sembra brillasse per originalità, anche se faceva la sua figura "romantica". Senza sorprese insomma.
Il giardino sostenibile... soprattutto con verdure, naturalmente. Neanche questo ci ha impressionato molto... e non ho ancora capito cosa sono quei tipo frangivento...
Questo invece mi è piaciuto molto, sia per il concetto ma soprattutto per le scelte e gli accostamenti vegetali
Medaglia d'oro per la sua categoria.
Versione rivisitata di "io bovero indigeno": trovo questo tipo di cose veramente ipocrita. Caspisco che l'intenzione fosse buona, dare visibilità alla causa delle popolazioni tribali delle foreste, ma ricreare sta' cosa al C. è uno stereotipo dei più scontati. Peccato, un'occasione che si poteva sfruttare meglio...
Impossibile dimenticare il nome di questo giardino: "Ace of Diamond": pietre e piante. A me è piaciuto molto, pur senza rappresentare qualcosa di usabile, però ho apprezzato lo sforzo su un tema un pò difficile a cui ispirarsi...
Insomma, guardate il tavolino, che forza!
E la sedia? Stra-bella!
Gli abbinamenti di queste fioriture erano molto gotici... Non so, non mi ha convinto granché
Bah
Tema: la cultura dei libri.
Niente di che, ma gli abbinamenti scelti erano molto eleganti: azzurro-blu e giallo-burro
Questo mi ricorda qualcosa che ho già visto: forse un giardino delle edizioni passate che aveva questo tipo di nidi per uccellini nel muro?
Il giardino dell'Occitane, e si vede. Gli inglesi sono impazziti per gli ulivi...
Il tipo era molto scrupoloso, erano tipo le 9 di sera...
Dedicato agli uccelli.
Ah, questo era bellino. Di un giapponese, era interamente fatto con accostamenti di foglie, aceri naturalmente, ma anche arbusti. Le cascate scivolavano su lastre piatte di vetro che costituivano parte della "casa" al centro.
Vi si poteva guardare attraverso da dentro verso fuori: carino!
Le cascate erano tre, forse un pò troppe
Il mio "cocco", "A joy forever"
Questo aveva un suo senso, anche se un pò freddo.
Molto belli i colori.
Ahhh, su questo ci siamo fatti due risate: io e il Popo lo abbiamo definito "il giardino perfetto per i calciatori di serie A, le veline oppure... gli spacciatori"
Con tanto di sgabelli dentro la piscina e spumante in acqua per tenerlo al fresco...
Il vincitore del "Best in Show", il giardino del Telegraph, dedicato al tema del viaggio...
Distante e un po' "ingessato", però
Curioso il camminamento, fatto "ad onde". Non so se molto usabile però
Accostamenti un pò grevi, ma interessanti
Il giardino che ha fatto impazzire il pubblico: in effetti è la quintessenza del giardino inglese. C'era tutto quello che doveva esserci ed era tutto perfetto al millimetro
Serve la mega-villa però...
OLTRE al berceaux
Uno dei vincitori assoluti: carino, anche se tutto sto' bianco...
Ben fatto quest'angolo: dava un'impressione di freschezza e intimità
Ecco fatto:
Venghino venghino, siore e siori, ricchi premi e cotiLLons