Moltiplicare una phal da una gemma

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xypod
00venerdì 7 dicembre 2007 22:47
Oggi ho navigato mezza giornata solo per orchidee, sopportatemi, c'ho la scimmia [SM=x718622]

E ho trovato questa cosa fantastica, che dobbiamo troppo sperimentare (Pieraaaaa!!!) In pratica questo sito che esibisce il logo della Società di orchidee austriaca, mostra come ottenere una phal da un nodo tagliato direttamente da uno stelo floreale e tenuto a contatto con quel gel che contiene penso gli elementi nutritivi adatti - si troverà da qualche parte, mi chiedo? [SM=x718595]

Ecco il procedimento

Da questo... a questo... [SM=x718576]
pierabg
00venerdì 7 dicembre 2007 22:55
Ciao,

ma daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
vuoi che non abbia provato????

certo che si!!! non ti so dire quante volte e tutte in modo diverso e tutte finite miseramente male!!

Tu pensi che mi sia arresa?????????

Mai!!! infatti sono arrabbiatissima, ma questa è un'altra storia [SM=x718617]

ciao carissima [SM=x718543]

ah! scordavo con l'agar però mai provato perchè non saprei come reperirlo anche se potrei chiedere ad una carissima amica o ad un carissimo amico che lo usano per le semine [SM=x718617] [SM=x718595]
xypod
00venerdì 7 dicembre 2007 22:59
Quindi con cosa l'hai provato? Con lo sfagno?
DOBBIAMO provare assolutamente, sono troppooooo curiosaaaaa! [SM=x718622]
xypod
00venerdì 7 dicembre 2007 23:01
UHHHHHHH... Vuoi ridere?? Lo vendono su E-Bay!!
pierabg
00venerdì 7 dicembre 2007 23:20
Ciao,

vuoi che ti metta il link delle mie "prove sceme" documentate come al mio solito già postate altrove o preferisci che inserisca direttamente qui?



Per l'agar, parlando con il mio amico "geniale seminatore" ho capito che è composto da zuccheri ecc... perciò ci vuole ambiente sterile.

Inoltre ha provato una seconda semina, a distanza di 15 giorni circa, se non ricordo male, senza cappa sterile, (tra l'altro da lui costruita artigianalmente con materiale di recupero ed ha funzionato!!) ma con trattamenti particolari, che lui sta sperimentando, affinchè gli zuccheri non prendano la muffa e mandino la semina in "paradiso" [SM=x718594]

Come vedi ho seri dubbi sull'agar... tra l'altro mi sembra pure di averglielo suggerito visto che anche lui come me staa diventanto matto a sperimentare, provare 'sta cosa delle "gemme" che affascina notevolmente tutte e due!!! [SM=x718555] [SM=x718615] [SM=x718614] [SM=x718565] ma! come al mio solito non ricordo cosa mi abbia risposto!! fuppa! e ri-fuppa!!

Se può interessare....
Ho visto foto postate da amici che ci sono riusciti solo in acqua!!!! ma non hanno documentato tutto il processo.....perciò come ho già scritto altrove...voglio vedere tutto documentato e poi ci crederò!!

Siamo in tanti ad aver provato... purtroppo...

xypod
00venerdì 7 dicembre 2007 23:29
Se hai fatto la prova con la gemma, metti pure qui, se invece è da seme farei un post appost [SM=x718558]

Uhmm.. ma per l'ambiente sterile non basta semplicemente un lavaggio a fondo del barattolo con dell'amuchina? Intendo se si usa la gemma, il seme forse è più esigente. Che dici, non basta? [SM=x718595]
pierabg
00venerdì 7 dicembre 2007 23:36
Ciao,

scusami, mentre tu hai risposto ho aggiunto quello dello stelo in acqua! vai a leggere....

Per quanto riguarda quel che hai scritto ora, sia il seme, e penso in questo caso pure la gemma, ma anche l'agar dev'essere sterile.

Infatti vengono prima sterilizzati i barattoli messi in cappa sterile e passati appunto di amuchima. E' nella cappa sterile che si apre il contenitore dell'agar, qui si apre e si versa nei barattoli.
Come vedi è proprio l'agar che dev'essere sterile. A ragionamento ci si arriva visto che contiene zuccheri...

Non non sono una seminatrice nata con tutto quel traffico che ciò comporta.

Mentre mi piacerebbe assai impollinare una phal e vedere come in pochissimo tempo muore il fiore e osservare la capsula che cresce.
Anche qui la mia smemoranda non mi aiuta, credo ci vogliano dai 4 ai 6 mesi affinchè sia matura e che i semi in essa contenuta siano......
accidenti a me!!! non mi viene la parola...

Vorrei sottolineare che riferisco il mio contatto con l'amico "geniale seminatore" non ho mai avuto occasione di parlare con altre persone, nemmeno con la mia amica, o meglio lei sicuramente mi avrà pure spiegato visto che ho potuto vedere di persona le piantine nate, ma adesso come adesso, davvero non ricordo quel che usa fare lei.

xypod
00venerdì 7 dicembre 2007 23:42
Letto [SM=x718569]

Sì, a logica per la semina posso capire tutto sto' traffico, ma magari per la gemma potrebbe essere più semplice: l'agar viene venduto già sterile perché a quel che leggo, lo è di suo, e la gemma vive già in un ambiente non sterile quindi mi sembra strano che abbia bisogno di molto per emettere radici se non delle sostanze che gli servono, non potendo fotosintetizzare granché di suo per la mancanza delle foglie. O no? Che dici?
indaco1
00venerdì 7 dicembre 2007 23:47
Non vorrei dire, ma forse anche le gelatine colorate per coltivare le piante sono fatte con l'Agar.

E queste si trovano veramente in tutti i brico e vivai, sia secche che gia' fatte. Per intenderci:



Credo che l'Agar sia la gelatina vegetale piu' diffusa... a parte che ce la fanno anche mangiare come ingrediente di moltissime salse e dolcetti.

pierabg
00venerdì 7 dicembre 2007 23:54
Ciao,

non so che dirti in merito all'agar, perchè non ci ho mai pensato e ragionato, come è mio solito fare.

Per quanto riferisci sul tempo?
No! alt! pare che ci vogliano parecchi mesi affinchè la gemma parta e parecchi mesi affinchè si possa arrivare alla splendida foto che tu hai postato.

Inoltre a ragionamento mentre scrivo, se l'agar è fatto di zuccheri di sicuro non può durare mesi senza vivere in ambiente sterile.

Come vedi, sempre a ragionamento immediato, ma di sicuro scordo qualcosa che mi porta a ragionare in questo modo.... mi convinco sempre più che non sia fattibile una cosa simile.

Guarda, leggendo in rete si trovano cose che affascinano, che quando si vedono rimani a bocca aperta e sembra tutto semplice, mentre poi quando provi tu, magari tante volte sempre in modo diverso per trovare "la sfumatura" che manca al raggiungimento del tuo esperimento non ci arrivi mai!!!
Forse io sono anche svantaggiata perchè non conosco le lingue straniere, ma vedo che sono in molti che ci hanno provato e che ci provano tutt'ora, ma ne capiterà uno su un milione? e sempre ed immancabilmente in acqua!! senza documentare niente...

Inoltre, sempre a ragionamento, se una cosa simile fosse fattibile così semplicemente come le immagini mostrano... tutti noi, privati, saremmo in grado di farlo perchè internet esiste già da svariati anni e chissà in quanti ci hanno provato....ma nessuno ha mai detto nulla, anzi....

ora vado a nanna, domani se riesco vi posto le mie "prove sceme" in merito.....
Anzi prima scrivo al mio amico "geniale seminatore" in merito alla gemma con l'agar e vediamo quel che mi risponde..

Stavo per chiudere ma mi è venuta in mente un'altra cosa.
Un giovanotto ha pure provato, senza tagliare lo stelo, ma direttamento sullo stelo attaccato alla pianta madre proprio per aver le risorse necessarie affinchè vivesse senza tante storie.
Dicevo ha provato a stimolare la gemma con ormoni, auxine, ghibelline ( di questo termine non ne sono sicura) tutti principi atti alla crescita! nulla da fare!! l'ha provato parecchie volte, anche lui cercando "sfumature" diverse senza arrivare alla fine stabilita, ossia avere un keiki sullo stelo.

Come vedi.....

Serena notte! [SM=x718555]
Silviaviola
00sabato 8 dicembre 2007 00:09
Dunque avevo letto tempo fa circa le gemme delle phal da far radicare: esiste un prodotto ormonale specifico per indurre la formazione dei keiki dalle gemme dello stelo fiorale, dopodichè esiste un altro prodotto che li induce a far radici.. Insomma, roba professionale (e secondo me anche un po' inquietante..) i cui risultati sarà difficile riuscire ad eguagliare "in casa". Ora chiudo anche io.. buonanotte [SM=x718541]
xypod
00sabato 8 dicembre 2007 00:10
Beh dai Piera, non ci scoraggiamo mica perché altri hanno già provato! Lo sai che a volte le cose più semplici sono quelle che funzionano! E comunque l'esperta di talee in acqua sei di certo tu, io con l'agar tenterei, non so però se quello in commercio come dice il Popo possa andar bene, a naso forse è un pò poverello perché penso sia studiato per piante già adulte che fotosintetizzano.

L'agar a quanto ho letto è semplicemente un'alga: leggendo qui dove si descrive l'operazione necessaria per la semina, si risolve il problema così: "Mescolare (il terreno di cultura x) con 5 g di agar ad alta densità e farlo bollire sui fornelli o nel microonde rimescolandolo per assicurarsi che si amalgami e che l'agar non s'indurisca. Poi metterlo in bottiglie pulite o in barattoli della marmellata o in qualsiasi altra cosa usiate e cuocetelo nella pentola a pressione per 15 minuti. I contenitori in vetro richiedono, in particolare, una piccola apertura per il ricambio d'aria."

Probabilmente i tempi sono lunghini però un tentativo... [SM=x718617]
indaco1
00sabato 8 dicembre 2007 00:43
Piu' che uno zucchero penso sia un polisaccaride, ma questo non significa che e' particolarmente deperibile.

Il polisaccaride piu' diffuso e' la cellulosa, per intenderci.

Pero' forse pensandoci bene, le gelatine colorate di cui sopra forse sono ancora meno deperibili, forse sono un gelificante di altro tipo..... boh!!

Comunque dicono che lo si trova facilmente nelle erboristerie....

infatti eccolo qua!

Ma anche nei negozi di alimentari, al posto delle gelatine di origine animale (colla di pesce), e infatti rieccolo qua!
pierabg
00sabato 8 dicembre 2007 00:49
Ciao,

a ri-eccomi!!!

scusate, ma domani vi leggo eh?

intanto ho riacceso il pc per dirvi?
non che voglio avere ragione a tutti i costi è? solo che quando le mie convinzioni sono forti, solitamente son determinate da qualcosa che al momento mi sfuggono.

Vi spiego quel che mi è accaduto!
ho scritto al mio amico "geniale seminatore"
nel chiudere la posta mi sono trovata la pagina linkata da Xypod e ho letto le prime parole in alto!!

VITRO!!

ma non ci ho fatto caso più di tanto è?
mi sono messa a letto e che ti mi viene in mente?
VITRO!!!

tutta 'sta storia per dirvi che quella prova è stata fatto IN VITRO!! appunto in ambiente sterile.

ma pensate che io abbia rinunciato?
Noooooooooooooooooo!! certo che no!!!! nella lettera ho chiesto se mi invia l'agar!!! [SM=x718548]

adesso vado proprio, ciaoo a tutti!! [SM=x718555] [SM=x718615]

xypod
00sabato 8 dicembre 2007 00:59
Non è questione di avere ragione o no, stiamo solo parlandone quindi dì pure la tua senza problemi! [SM=x718570]

Vitro, sì, per quello che la questione sterilizzazione che hai sollevato mi ha convinta a pensarci e ho pensato di bollire il tutto (l'agar intendo); tra l'altro in uno dei siti che ha linkato Indaco dice di usare la polvere di agar e poi: "Per ottenere una gelatina piuttosto solida occorre sciogliere due cucchiaini da tè di polvere di agar-agar in 600 ml di liquido. Fate attenzione alle fasi della preparazione: l'agar-agar deve essere sciolto nel liquido e lasciato riposare per almeno 10-15 minuti; dovrete quindi portare delicatamente ad ebollizione il tutto e mescolare vigorosamente per cinque minuti (ricordiamo, come informazione generale, che l'agar-agar si attiva a 35 gradi)".

L'ebolizione sicuramente lo sterilizza e quel punto basterà mettere dentro la gemma e chiudere bene il tutto per mantenere alta l'umidità... Mi chiedo solo se occorre bucare il coperchio... Ma aspettiamo anche quello che dice il tuo amico "seminatore", così abbiamo altre info! [SM=x718630]
pierabg
00sabato 8 dicembre 2007 14:29
Ciao,

Sono contenta Xypod, anzi felicissima di non essere stata travisata per l'ennesima volta e che il nostro discorso verta sul parlare, sulla conversazione "sana", sullo scambio reciproco senza nessun altro intento da parte di nessuno, con sotterfugi (non mi viene altra parola) vari, come appunto piace fare a me e nel frattempo accrescere le mie poche conoscenze che è la cosa più importante ed essenziale per me! grazie mille!! [SM=x718539] [SM=x718543] [SM=x718555]

Vi devo una precisazione che ha fatto si che il mio dire "agar" vi abbia portato fuori strada e me ne scuso infinitamente!! [SM=x718592] [SM=x718592] [SM=x718592] [SM=x718592] [SM=x718592]
Dunque l'agar è UN componente, al quale vanno aggiunti altri ingredienti affinchè diventi il substrato di coltura ideale per una determinata pianta. Mi dispiace enormemente averti tratto in inganno.

Sono questi ingredienti aggiunti che determinano la formazione di muffe durante l'uso del substrato di coltura. (anche qui, spero di ricordarmi giusto)


Inoltre, quando parlo di risultati visti in acqua, non volevo dire che in sola acqua funziona! [SM=x718592] è solo che chi ha postato risultati li ha ottenuti solo mettendo lo stelo in acqua, ma secondo il mio personale ed umile parere non è possibile credere che quella sia la soluzione giusta in quanto nessuno, dico nessuno, ha documentato per filo e per segno l'esperimento. Senza togliere niente a nessuno e con tutto il rispetto che provo verso tutti a me viene da pensare che sia stato messo uno stelo in acqua con il keiki già bello e pronto!
Con l'acqua ho provato varie volte, dopo aver visto quello che c'è in rete, ma in nessuna prova sono riuscita a salvare lo stelo prima ancora che la gemma partisse. E' logico che lo fatto senza nessuna accortezza, ma molto semplicemente mettendo in acqua.
Qaundo inseriò le mie prove, vedrete e sicuramente capirete il problema principale.

Il mio amico geniale "seminatore" per il momento non mi ha risposto, ma appena ho comunicazioni in merito le riporto, sicuramente saranno interessanti e ci aiuteranno a capire meglio.

Ricordo anche che la mia amica il substrato composto da agar e altro lo acquista all'estero: secondo lei è il migliore che abbia trovato.

Però dai, io non sono all'altezza di poter dire "esattamente" le cose come stanno e come ho già scritto sopra per correttezza verso tutti quanti leggessero tengo a precisare che riferisco il mio contatto con l'amico "geniale seminatore" non ho mai avuto occasione di parlare con altre persone e di solito quel che scrivo è solo quel poco che so o che ricordo: non è mia abitudine andare a informarvi prima e poi rispondere!! così faccio pure anche figure alquanto sciocche come in questo caso, chiedo scusa [SM=x718592] [SM=x718592] [SM=x718592]

[SM=x718555]

Aggiornamento!

Ho ricevuto al risposta dal mio amico geniale e dice che secondo lei potrebbe essere possibile e tentare non nuoce.

All'agar che ha lui (da qui deduco che ne esistano vari tipi) vanno aggiunti zucchero (ecco perchè parlavo di zuccheri [SM=x718579] ) concime, carbone attivo e 66f.
La procedura è alquanto complessa, almeno a me pare leggendo, poi magari in pratica è una stupidata, comunque tutto "STERILIZZATO"!!!
bisogna persino usare i guanti nelle operazioni.
Anche il pezzo di stelo va sterilizzato con varechina (ace normale per intenderci)


Naturalmente mi ha lasciato tutta la ricetta e il procedimento esatto da eseguire.... ma vorrei che ce lo dicesse lui, visto che gli ho risposto invitandolo, se crede, a raccontarci tutto il suo "sapere"!!
Speriamo ci raggiunga, in caso contrario chiederò se posso divulgare la "sua ricetta personale"

[SM=x718569] [SM=x718555] [SM=x718615] [SM=x718627]
marealto
00sabato 8 dicembre 2007 16:41
Ciao a tutti
Ringrazio Piera per avermi invitato a questa discussione.
Ovviamente piera puoi postare senza problemi le indicazioni che ti ho inviato a mezzo email.
Per quanto riguarda il problema sterilità purtroppo è una condizione essenziale per tutti i tipi di coltivazioni in vitro, siano esse semine, micropropagazioni o come in questo caso una sorta di talea.
Infatti l'Agar Agar serve solo a solidificare il terreno di coltura, ovvero quella serie di sostanze che devono costituire il nutrimento per la futura piantina.
L'agar per conto suo non apporta alcun nutrimento alla pianta.
Esistono ovviamente dei terreni di coltura professionali che contengono le più svariate sostanze, quello da me indicato a piera è un normalissimo composto per il fai da te senza spendere troppi soldi.
I terreni di coltura professionali danno delle garanzie maggiori e su questo non ci piove, ma dato che noi non dobbiamo commercializzare i nostri prodotti se le cose non dovessero essere al top poco importa.
Anche se in molti esperimenti di laboratorio vengono poi integrate sostanze che poco hanno di "scentifico", come il frullato di banana, il succo d'ananas, o l'acqua di cocco.
Queste tre sostanze sembra diano una sferzata vegetativa maggiore.

Da queste ultime parole avrete capito il perchè tutto deve essere sterile, si lavora con zuccheri e sostanze organiche (stelo compreso) per cui le muffe banchetterebbero in tutto questo ben di dio.

Spero sia stato utile a chiarire la cosa [SM=x718625]


pierabg
00sabato 8 dicembre 2007 16:59
Ciao!

per le risposte vi ho scritto nel post precedente!

Ora vi riporto le mie "prove sceme" in merito alle gemme sugli steli di Phal! [SM=x718569] spero di non annoiarvi eh? [SM=x718594]


Girovagando in rete nel lontano MAGGIO 2006, sono incappata in un sito inglese dove veniva spiegato come far nascere i keiki alle phal, con molte figure alquanto esaustive, e, per fortuna perchè non conosco la lingua, aiutandomi anche con il dizionario per capirci meglio.
Tutta entusiasta e attirata mooooltissimo dal provare, il 18 maggio 2006 sono partita all'avventura "amatoriale", con uno stelo floreale di una phal.

Sono riuscita a tradurre che la cosa essenziale è eliminare con un coltello ben affilato, che non ho usato! la brattea che copre la gemma dormiente e tagliare i pezzi di stelo più o meno in questo modo.







1.° esperimento 18 maggio 2006 senza ormoni radicanti

Li ho fatti essicare, TROPPO! comunque, li ho adagiati sul terriccio normale inumidito, perchè non spiegavano il terriccio da utilizzare.





ho poi richiuso il contenitore con il coperchio e posizionato al sole, affinchè si formasse subito condensa e poi ri-posizionato davanti ad una finestra con mooolta luce.





ebbene, al 3 giugno 2006 ho controllato..... fallito!!







2.° esperimento 18 maggio 2006 senza ormoni radicanti

Non contenta, perchè sapevo di aver fatto asciugare troppo, ho tagliato altro stelo floreale da un'altra phal in perfetta forma, sempre nella stessa data.
Seguendo la procedura descritta all'inizio, ma senza far asciugare il taglio, ne ho posizionati tre in sfagno, due in torba ed uno in acqua normale di rubinetto





Dopo alcuni giorni, sembrava che tutto stesse procedendo al meglio, tant'è che le gemme si erano ingrossate, almeno questo a me sembra ....


In sfagno umido





su letto di torba





A fine maggio 2006, ho riaperto il coperchio, ebbene tutti i substrati mi sembravano asciutti e quindi... HO SPRUZZATO UN POCHINO DI ACQUA..... e poi, non ho più aperto nulla.



Ecco come si presentano al 4 giugno 2006.
Sfagno.....





Torba....





Acqua.... dalla mia esperienza in fatto di talee in acqua, quell'alone che si vede intorno allo stelo non è per niente rassicurante.





In questa occasione, ho di nuovo disfatto tutto, perchè secondo me, quella spruzzata non andava fatta, ma con il senno dei poi [SM=x718594] .... ho preso sfagno nuovo, bagnato e strizzato, lavato i pezzi di stelo sia quelli in sfagno e in torba..e li ho riposizionati tutti in sfagno in questo modo





ed ho richiuso il contenitore con il coperchio, messo al sole per la condensa immediata e di nuovo davanti alla finestra.


Dopo poco tempo è tutto ...marcito!!!!


mie considerazioni personali senza essere studiata"
Potrebbe anche essere che effettivamente facciano keiki, ma dall'esperienza di questo periodo e dai miei modesti ragionamenti sono arrivata alla conclusione che le due componenti importanti ed essenziali siano
- l'umidità,
- ma soprattutto la costante temperatura alta, che io in casa non riesco ad avere, forse l'esperimento avrei dovuto iniziarlo durante l'estate con temperature decisamente più alte.

Rileggendo ora che posto anche qui le prove, ci aggiungerei pure la terza componente
- aprire il meno possibile in contenitore in cui sono messi!!

Parlando della mia "prova scema" con il carissimo Giulio Farinelli mi è stato detto che il pezzo è troppo piccolo per poter aver "alimenti necessari" a portare a termine il keiki... e poi anche qualcos'alto che ora mi sfugge.....


Ma non è finita.... pensate che io ci abbia rinunciato così in fretta? [SM=x718579] [SM=x718630]





3.° esperimento 8 marzo 2007 senza ormoni radicanti

Provo con lo "stelo" grande senza togliere la "pellicina" ormai secca che ricopre le gemme





e finisce in "terapia intensiva" insieme ad un phal







il 21 marzo 2007 sta bene, è il pezzo verde sulla destra della foto





ma anche qui.... niente da fare!!!
Devo riferirvi una cosa che mi ha davvero stupito. La muffa che si era formata sullo stelo non si è propagata alla phal in sfagnoterapia [SM=x718576]




[SM=x718617] [SM=x718595] [SM=x718617] [SM=x718595]




4.° esperimento IN ACQUA 14 marzo 2007 CON ormoni radicanti

E' una storia lunga e travagliata per questo Keiki che vi ho già raccontato qui

L'ho tagliato in questo modo e metto gli ormoni radicanti in fondo allo stelo





Pensavo fosse una cosa semplice visto che il keiki c'era già!!

Ho preso un bicchiere basso, capiente e l'ho sistemato in questo modo, posizionando il bicchiere in alto, per avere maggiore caldo in casa e in posizione molto luminosa.





Il livello dell'acqua raggiunge solo circa la metà dello stelo





e poi copro per più di metà il bicchiere con il sacchetto in modo che l'acqua evapori il meno possibile in questo modo







il 29 marzo 2007

da qui in poi lo salvo solo in "sfagnoterapia"










[SM=x718617] [SM=x718595] [SM=x718617] [SM=x718595]




5.° esperimento 10 aprile 2007 CON ormoni radicanti

Come potete vedere dalla foto sopra insieme al keiki, nello sfagno, finisce pure il restante "stelo" vissuto fino ad ora in buone condizioni con le sole radici della pianta madre.

Ha già il getto "iniziato"



anche questo finisce miseramente [SM=x718594] [SM=x718594] [SM=x718594] [SM=x718594]




[SM=x718617] [SM=x718595] [SM=x718617] [SM=x718595]




6.° esperimento 30 luglio 2007 senza ormoni radicanti e ultimo in ordine di tempo

stavolta vi lascio solo le immagini... scusate ma sono parecchio stanca sono ormai 4 ore che son qui a cercar foto, rimpicciolirle, metterle in rete e postarle ..... [SM=x718592] [SM=x718594]

No! scordavo.... questa " prova scema" è rimasta sempre sul terrazzo al caldo!















e anche questa male pure lei!!!



Ecco questo è tutto!! [SM=x718555] [SM=x718569]
La prova del keiki cresciuto in acqua ve l'ho riportata in altro thread, ma ho voluto metterla pure qua, così risultano al gran completo le mie "prove sceme"!!!!!


[SM=x718617] [SM=x718595] [SM=x718568]
xypod
00sabato 8 dicembre 2007 21:03
Ciao Mare,
ti ringrazio per l'intervento. Quindi il problema è l'integrazione dell'agar che deve essere "arricchito" con altre sostanze [SM=x718595] e fin qui ci siamo, ma se puoi mi chiarisci come puoi sterilizzare la "talea" [SM=x718568]
indaco1
00sabato 8 dicembre 2007 21:09
Ravanando in rete mi e' saltata fuori questa pagina, che descrive in modo dettagliato quanto accennato piu' sopra.

Mi chiedo come si possa sterilizzare una talea.... non si puo' certo fare lo stesso trattamento che ai semi!
pierabg
00sabato 8 dicembre 2007 23:48
Ciao,

grande Marealto!!! Benvenuto! [SM=x718614] [SM=x718614] [SM=x718614]
grazie per aver accettato la proposta [SM=x718614] e grazie anche per aver scritto e sciolto ogni dubbio.

Grazie per tutto insomma, grande amico geniale!! [SM=x718536] [SM=x718555]



@ Dany, fatto!

@ Indaco, la conosciamo, la conosciamo..... [SM=x718536] [SM=x718569]




[SM=x718552] Ecco qui la ricetta del mitico e grande Marealto!! [SM=x718614]
così come l'ho ricevuta, ma evidenziata

la ricetta è semplice:

per 1/2 litro di acqua demineralizzata
10 g di succhero
7,5 g di concime (io ho usato kb gerani, 15-11-29, ma va bene qualsiasi concime che contenga poco o nulla azoto ureico)
se possidi il 66F puoi mettere 3 o 4 gocce (ma non è indispensabile)
e anche il carbone attivo non è indispensabile, ma anche quello posso inviartelo.(devi polverissarlo)

come potrai vedere l'agar che ho io si presenta come una sorta di paglia, io prima di utilizzarlo lo passo al macinacaffè
così lo polverizzo altrimenti impiega troppo tempo per sciogliersi.

fai bollire il tutto fino a quando non si scioglie l'agar.
a questo punto tappi i barattolini e li sterilizzi come ho indicato nella mia semina.

quando metterai lo stelo nel barattolo fai restare il pezzetto per 10 minuti in una soluzione di acqua e varechina allo 0,5%
io lo preparo in uno spruzzino da 1/2 litro e metto dentro 2,5 ml di varechina ace quella classica non quella profumata.

prendi un bicchiere di carta e metti dentro il pezzetto dello stelo e lo ricopri con la soluzione preparata e lo fai stare dentro 10 minuti.

quando è pronto apri il barattolo inondalo sia all'interno che all'esterno di soluzione di varechina che sta nello spruzzino (anche il tappo) e poi svuotalo
usa guanti di gomma
prendi lo stelo e infilzalo nell'agar.
quindi spruzza una volta sola nel barattolo la soluzione di varechina e tappa bene.

cerca di operare in una stanza chiusa dove non ci sia troppo movimento d'aria.
[SM=x718552]


[SM=x718544] [SM=x718544] [SM=x718544] [SM=x718544] [SM=x718544]
[SM=x718614] [SM=x718614] [SM=x718614] [SM=x718614] [SM=x718614]
marealto
00domenica 9 dicembre 2007 01:46
Ciao
esistono diversi modi per sterilizzare la talea, questi sono in genere descritti negli esperimenti o nelle pratiche di micropropagazione.
Si può usare l'acqua ossigenata, oppure la varechina.
In genere i protocolli descrivono una sterilizzazione con una soluzione al 10 o 20 % di varechina e poi risciacquare il pezzo con acqua sterile.
Ma questo sistema va bene se si procede in cappa sterile.
Se non utilizziamo la cappa sterile il risciacquo in acqua sterile non ha senso, poichè si contaminerebbe sia l'acqua che lo stelo, nello stesso tempo non si può non risciacquare la talea perchè la concentrazione di varechina è eccessiva, quindi per chi non usa una cappa sterile questo sistema non va bene.

Questo problema può essere superato utilizzando una soluzione allo 0,5% di varechina per disinfettare lo stelo, lasciandolo immerso per 10 minuti, questa concentrazione non danneggia lo stelo, ma basta a disinfettarlo.

Tale soluzione allo 0,5% così come postato da piera va anche spruzzata all'interno del vasetto.
Questa procedura è quella che ho sperimentato con la semina senza cappa sterile, ma ovviamente non è una mia invenzione, ho solo messo in pratica una tecnica letta su questo esperimento.

http://www.biolo.aichi-edu.ac.jp/NIOC2003poster/15-18.PDF

il mio esperimento è nella fase 1 ovvero ho seminato in condizioni contaminate ma di muffe dopo 1 mese e 7 giorni non se ne sono viste, e i semi stanno germinando rispettando gli stessi tempi di quelli che ho seminato in cappa sterile.

Tra qualche settimana procederò al ripicchettaggio dei protocormi, ed attuerò ancora la stessa tecnica.

e vi terrò aggiornati se lo desiderate non tanto per la semina in se, quanto per rispondere con dati concreti ai quesiti relativi alla disinfezione, infatti il ripicchettaggio è un po come la propagazione della talea, poichè abbiamo a che fare con materiale "vivente" nel senso che ha già iniziato a fotosintetizzare.

Prima di salutarvi volevo solo dire che piera mi ha fatto una presentazione da premio nobel, piera è molto gentile, ma io non sono un esperto, sto solo sperimentando queste tecniche per puro gusto personale e mi fa piacere condividere le mie esperienze e quel poco che ho imparato.


PS aggiungo per chi volesse documentarsi su alcuni procedimenti della micropropagazione, un link dove si descrivono le operazioni di messa in coltura in vitro di un pezzetto di foglia di violetta africana, con relativa disinfezione della foglia.
http://www.kitchenculturekit.com/africanviolet.htm
Fino a poco tempo fa io pensavo che chi produceva piante partisse da talee o da semi, invece ho scoperto che la grande produzione avviene solo per micropropagazione, insomma pensate che da 1 cm di foglia si possono ottenere migliaia di piante [SM=x718543] è favoloso [SM=x718622]


A presto [SM=x718569]
Roberto




indaco1
00domenica 9 dicembre 2007 09:18
Immagino che, tra gli altri motivi, si riproducano le orchi soprattutto per propagazione per avere dei cloni e preservare le caratteristiche delle piantine (come letto nelle pagine linkate).

Mmmm... sta roba della cappa sterile pero' mi intriga, fa tanto centrale nucleare [SM=x718548] .

Chissa', magari gliene faccio una alla popa, ho gia' qualche idea su come procedere per fare una cosa veloce, e magari facendo anche a meno del vetro... [SM=x718598]
xypod
00domenica 9 dicembre 2007 10:55
Mare, il tutto mi sembra assai intrigante e tu sei stato molto chiaro e gentile nella tua spiegazione, grazie!! [SM=x718543] Mi piace moltissimo pensare che un'operazione da grande laboratorio biotecnologico si possa fare tra 4 pareti domestiche...! Se lo vorrai, saremo felicissimi di seguire con te lo svolgersi del tuo esperimento su Germogli, che a questo punto è un'avventura che seppur da lontano ci coinvolge tutti! [SM=x718558]

Il sito che hai linkato tra l'altro mi ha ucciso, considerando che questi vendono un kit che può andare bene non solo per riprodurre la violetta africana - che a dire il vero ho sempre visto riprodotta da foglia senza nessuna necessità di sterilizzare niente [SM=x718570] - ma anche ...ROSE [SM=x718578] che qui nel forum sono una malattia diffusa e ormai inarrestabile... [SM=x718563]

Insomma, tanta voglia di provare! Tu Piera ti stai già attrezzando, vero?? [SM=x718585]
marealto
00domenica 9 dicembre 2007 11:40
Re:
xypod, 09/12/2007 10.55:

Mare, il tutto mi sembra assai intrigante e tu sei stato molto chiaro e gentile nella tua spiegazione, grazie!! [SM=x718543] Mi piace moltissimo pensare che un'operazione da grande laboratorio biotecnologico si possa fare tra 4 pareti domestiche...! Se lo vorrai, saremo felicissimi di seguire con te lo svolgersi del tuo esperimento su Germogli, che a questo punto è un'avventura che seppur da lontano ci coinvolge tutti! [SM=x718558]

Il sito che hai linkato tra l'altro mi ha ucciso, considerando che questi vendono un kit che può andare bene non solo per riprodurre la violetta africana - che a dire il vero ho sempre visto riprodotta da foglia senza nessuna necessità di sterilizzare niente [SM=x718570] - ma anche ...ROSE [SM=x718578] che qui nel forum sono una malattia diffusa e ormai inarrestabile... [SM=x718563]

Insomma, tanta voglia di provare! Tu Piera ti stai già attrezzando, vero?? [SM=x718585]



xypod ti ringrazio, mi fa veramente piacere mostrarvi tutto il materiale della mia semina.
Per quanto riguarda la violetta credo che sia stata usata come esempio proprio perchè come pianta è molto predisposta ad emettere una callo e quindi delle cellule indifferenziate, la differenza rispetto alla normale talea da foglia sta nel fatto che nella micropropagazione la prima fase è la formazione di un "callo cicatriziale" chiamamolo così, questo callo è formato da cellule indifferenziate chiamate meristemi.
Queste cellule non sanno ancora che cosa sono se foglie radice o fusti, possono diventare di tutto.
per cui basta aprire il barattolino e suddividere questo callo in altri 10 20 pezzettini e rimetterli in altri contenitori mantenendo il tutto in agitazione, così da fare ingrandire il meristema senza però consentirgli di sviluppare foglie radici o fusti.
così facendo le cellule indifferenziate si ingrandiscono di nuovo e volendo si può suddividerle ancora fino all'infinito.
quando si decide di dare vita alla pianta ci si ferma con la suddivisione e l'agitazione e la cellula comincerà a differenziare la vegetazione in foglie fusti e radici.

Insomma uno spettacolo [SM=x718599]

[SM=x718625]

indaco1
00domenica 9 dicembre 2007 11:50
Urca,

quindi e' come se per impedirti di formare i piedi e la testa continuassero a rimescolarti, cosi' cresci come un blob indifferenziato e cosi' possono suddividerti in ulteriori pezzi.

Poi, quando sono soddisfatti, i rimescolatori lasciano che tutti gli innumerevoli pezzettini finalmente si sviluppino.

Un po' Frankensteiniano ma affascinante!
marealto
00domenica 9 dicembre 2007 13:28
Re:
indaco1, 09/12/2007 11.50:

Urca,

quindi e' come se per impedirti di formare i piedi e la testa continuassero a rimescolarti, cosi' cresci come un blob indifferenziato e cosi' possono suddividerti in ulteriori pezzi.

Poi, quando sono soddisfatti, i rimescolatori lasciano che tutti gli innumerevoli pezzettini finalmente si sviluppino.

Un po' Frankensteiniano ma affascinante!



[SM=x718548] [SM=x718540] E' così proprio così, ottima sintesi.



pierabg
00domenica 9 dicembre 2007 14:40
Re: Re:
Ciao,
marealto, 09/12/2007 11.40:



xypod ti ringrazio, mi fa veramente piacere mostrarvi tutto il materiale della mia semina.
Per quanto riguarda la violetta credo che sia stata usata come esempio proprio perchè come pianta è molto predisposta ad emettere una callo e quindi delle cellule indifferenziate, la differenza rispetto alla normale talea da foglia sta nel fatto che nella micropropagazione la prima fase è la formazione di un "callo cicatriziale" chiamamolo così, questo callo è formato da cellule indifferenziate chiamate meristemi.
Queste cellule non sanno ancora che cosa sono se foglie radice o fusti, possono diventare di tutto.
per cui basta aprire il barattolino e suddividere questo callo in altri 10 20 pezzettini e rimetterli in altri contenitori mantenendo il tutto in agitazione, così da fare ingrandire il meristema senza però consentirgli di sviluppare foglie radici o fusti.
così facendo le cellule indifferenziate si ingrandiscono di nuovo e volendo si può suddividerle ancora fino all'infinito.
quando si decide di dare vita alla pianta ci si ferma con la suddivisione e l'agitazione e la cellula comincerà a differenziare la vegetazione in foglie fusti e radici.

Insomma uno spettacolo [SM=x718599]

[SM=x718625]


Accipicchia Roberto!!!! sei un genio!!!! quante cose mi hai detto che non sapevo!! [SM=x718592] [SM=x718592] [SM=x718592]
Grazie mille davvero! [SM=x718544] [SM=x718614]
dev'essere davvero un'affascinante spettacolo! [SM=x718576] quando inizi mi informi? e mi dici? grazie per la gentilezza [SM=x718621] [SM=x718621]

[SM=x718627] Scordavo... per favore, l'acqua ossigenata/perossido d'idrogeno mi sai dire in che volume? grazie! [SM=x718555]


@ Xypod, si! mi sto attrezzando grazie proprio al mio amico geniale "seminatore", grazie! [SM=x718614]
Ho già pensato alle prove da fare e ho pure lo stelo bell'è pronto!! ho solo da fare zac! [SM=x718614] [SM=x718565] [SM=x718615]


marealto
00domenica 9 dicembre 2007 23:06
Ciao piera
per l'acqua ossigenata va benissimo quella normalissima Vol 3%

non so quando proverò la micropropagazione ma prima o poi lo farò
se tu volessi tentare a quella ricetta aumenta il 66F che a questo punto diventa fondamentale. infatti il 66F a dosi blande funge da fitostimolante a dosi maggiori favorisce la formazione del callo cicatriziale.

mi raccomando tieniti pronta domani parte tutto [SM=x718579]
pierabg
00giovedì 13 dicembre 2007 18:18
Ciao,

grande Marealto!
Scusami ma sono stata influenzata [SM=x718594]
Son pronta, ma ci sentiamo in privato per i dettagli. [SM=x718555] [SM=x718614]
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