Orchidee: articoli interessanti

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xypod
00venerdì 1 febbraio 2008 19:18
Ho trovato degli articoli che vi segnalo, che introducono parecchie novità nel concetto di coltivazione tradizionale delle orchidee: ve li segnalo.

Sul substrato, utilizzando argilla espansa o lapillo vulcanico
Articolo1 - Il metodo "Moniker - semi idroponica" di Ray Barkalov

Come ottenere il massimo da una phalaenopsis
Articolo2 - di Alan Koch, Gold Country Orchids


Buona lettura! [SM=x718555]
lagazzaladra
00venerdì 1 febbraio 2008 21:45
Grazie Xy!
-Celestial-
00sabato 2 febbraio 2008 09:48
Molto interessante, ho letto tutto d'un fiato!
Grazie mille Xy. [SM=x718569]

Ma qualcuno sa dove si possa acquistare l'estratto di alghe?
Io cerco da anni il litotamnio ma non sono riuscita a reperirlo in nessun consorzio o garden o vivaio, niente, anzi mi sento sempre più in imbarazzo a chiederlo, perchè... mi guardano male! [SM=x718568] [SM=x718547]
Silviaviola
00lunedì 4 febbraio 2008 11:10
Bevuti al volo anche io! interessantissimi [SM=x718617]
In particolare sto pensando di sostituire mano a mano nei rinvasi il bark con l'argilla espansa..
A voi non viene questo dubbio però, circa il primo articolo: la parte bassa del vaso, quella che fa da "riserva" per il substrato soprastante, se viene riempito dalle radici della pianta (ci arriveranno prima o poi) non le fa marcire?? a meno che la pianta si regoli da sola.. [SM=x718595] Prima o poi ci provo
lagazzaladra
00lunedì 4 febbraio 2008 13:12
Ciao Silvia
ho letto diversi articoli sulla coltura idroponica e semiidroponica, e il trucco dovrebbe essere proprio questo: le radici crescono fino al punto dove l'umidità gli è più congeniale, quindi "a mollo" non finiscono mai. Almeno, in teoria. Non ho mai fatto esperimenti con l'argilla espansa... [SM=x718584]
pierabg
00lunedì 4 febbraio 2008 13:43
Ciao,

per quanto riguarda l'articolo 1? Provato!! [SM=x718565]
niente da fare, non funziona! però

Io e altri amici, abbiamo eseguito alla lettera l'articolo, mentre secondo il mio modesto parere, dopo aver visto e letto articoli sulla coltivazione "idroponica/idrocoltura" delle orchidee, dopo parecchi pensamenti sulla NON riuscita dell'esperimento e alla luce della mia esperienza con questo tipo di coltivazione con altre piante.

Secondo me bisogna usare contenitori grandi in modo che l'argilla espansa si mantenga "abbastanza umida" per tanto tempo.
Inoltre l'argilla espansa dev'essere apposita per idrocoltura altrimenti in superficie e per un pezzo sotto, asciuga mooooooooolto in fretta e le radici seccano.
Sempre l'argilla espansa assorbe i sali, pertanto è consigliabile l'utilizzo di "fertilizzanti a scambio ionico". Questo permette un rallentamento notevole prima che l'argilla si satuti di sali.
Il contenitore da usare è proprio il tipico per "idrocoltura" chiuso sotto con tanto di aggeggio minimo/massimo.

Dopo tutto questo? le radici arrivano inesorabilmente all'acqua e muoiono!! ecco il perchè del contenitore grande.... per un pò vivono davvero alla grande.... fino a quando toccano acqua.

Dalla mia esperienza di coltivazione in Idrocoltura con le piante normali: comunque prima o poi muoiono per asfissia delle radici in acqua per troppo tempo, l'inconveniente potrebbe essere aggirato se tra una innaffiatura e l'altra si lascia per "qualche" tempo il contenitore vuoto di acqua. Praticamente quando il livello segna "minimo" non aggiungere subito l'acqua, specialmente in inverno.
In questo modo le radici hanno il tempo di asciugarsi e respirare...e poi si riparte!



Per quanto riguarda il 2° articolo, l'acqua ossigenata la uso ma solo per disifettare le ferite e se ne ho voglia o mi ricordo.
Per quanto riguarda l'ossigeno che verrebbe assorbito.... a questo proposito ho dei seri dubbi in quanto mi sono trovata a leggere un articolo in merito all'immissione di ossigeno nell'acqua e, se non ricordo male, l'ossigeno che si sprigiona, immediatamente svanisce in quanto è correlato alla pressione atmosferica.... o giù di lì....
pertanto alla luce di questa fatto, credo che l'assorbimento sia davvero super irrisorio.

Inoltre bisogna anche dire che l'importante è il volume che ha l'acqua ossigenata. Maggiore è, maggiormente le radici seccano al suo contatto.

Il signore di cui parla l'articolo riferisce di averla usata con volume 3%.



[SM=x718555]
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