Volevo condividere con voi quello che sta succedendo alle mie phal. 3 delle mie piante sono state preda del marciume formatosi alla base del colletto della foglia più giovane; di conseguenza per eradicarlo, ho dovuto praticamente decapitare la pianta, per poi agire con il medicinale adatto. Vedendole così conciate, con pochissimo fusto, ho pensato di non avere molte speranze per la loro sopravvivenza ma il verde delle foglie rimaste e l'evidente integrità dell'apparato radicale mi ha convinto a tenerle, senza tagliare nulla a parte la parte direttamente interessata. Non ho quindi tagliato gli steli floreali, belli verdi, neanche accorciati. Le ho messe in una buona posizione sull'orchibus e mi sono dimenticata di loro. La ferita si è seccata, diventando nera e dura ma a parte questo, nessun cambiamento.
Poi la prima ha emesso una specie di fusto alternativo da un lato di quello "monco" e sono spuntate due foglie! In pratica sta nascendo un'altra pianta!
La seconda, decapitata totalmente, non sono non ha ingiallito la foglia attaccata solo alla parte inferiore del fusto ma adesso sta facendo crescere il ramo floreale! Stasera metterò delle foto.
La terza per ora è ferma ma non ha ingiallito proprio nulla, stelo compreso.
Questo mi fa pensare che le phalaenopsis sono piante davvero incredibili e che la loro capacità di sopravvivenza va ben oltre quella che si può pensare. E' la prima volta che vedo una pianta capace di sopravvivere a danni così notevoli nella struttura del fusto
Se vi capita di vedere i vostri esemplari attaccati, mi sento di consigliare di non tagliare i rami floreali se la pianta non li secca di suo, perché in entrambi questi due casi (la terza ancora non so come procederà), lo stelo è cresciuto quindi la pianta lo sta usando.