premetto che è un misero copia ed incolla... però non avevo testa per scrivere tutto a memoria, sicuramente mi sarei dimenticato qualcosa...
eccovela:
LA TORTA DI NOCCIOLE DELLE LANGHE I.g.p.
Non spaventatevi, anche questa è facilissima e di sicuro effetto, inoltre è possibile offrirla anche ad ospiti celiaci in quanto non prevede l’uso di farina, se non quella per imburrare la teglia che però si può sostituire con la carta oleata (ci perderà un po’ la regolarità della forma, ma è la sostanza che conta!!!)
Allora, qui occorre avere come già nella ricetta precedente un robot da cucina, perché bisogna tritare 250 g di nocciole tonde gentili delle langhe tostate (ma se proprio non le trovate posso chiudere un occhio e voi di nascosto senza farmelo sapere potete usare anche la riccia di Talarico della Campania, ma la Tombul turca proprio no!!!) senza farne una pasta come la ricetta precedente, ma più o meno come quando pestate gli amaretti, poi insomma “de gustibus non disputandum est”.
Mentre le nocciole vengono tritate, separate 4 rossi dai rispettivi albumi che comunque terrete provvidenzialmente da parte, e aggiungete ai tuorli 180 g di zucchero semolato. Con una frusta e una buona dose di olio…… di gomito, incominciate a montare i rossi finché non diventano belli spumosi e quasi bianchi, a questo punto mettete 1 cucchiaio di cacao amaro in polvere nei tuorli e lo amalgamate per bene, il passo successivo è aggiungere un bicchierino di rhum, che comunque nel forno evapora, quindi, Conni, lo puoi mettere.
Adesso è il turno di aggiungere le nocciole tritate, incominciate a mescolare. Nel frattempo dovete aggiungere altri 2 albumi ai 4 già tenuti da parte e montarli a neve fermissima, in quando dovrete poi amalgamarli al composto che finirete di preparare nel frattempo.
Mentre gli albumi montano a neve, incominciate già ad accendere il forno a 180 °C, perché appena amalgamato il composto, va messo nella tortiera e subito infornato.
Dopo un’attesa di circa 35 minuti (dipendono però molto dal forno e io in genere dopo i primi 20 minuti lo abbasso a 150° C), sfornate, aspettate almeno 10 minuti sennò vi bruciate la bocca e così potete mangiarla, semplice no???? E anche infinitamente buona, …. In pratica è come se fosse un’enorme frittata!!!!!!!!!!!!
L’ottimo accompagnamento è lo zabaione caldo fatto con i 2 tuorli avanzati, così non si butta via proprio nulla!!