Come al solito...in ritardo!!
Ma non ho connessione a casa e poi ero impegnata tra lasagne e arrosti..
Da sempre il giardinaggio, almeno a certi livelli, è una pratica snob, i grandi giardini costano e costa mantenerli.
Quando si parla di giardini, di verde, c'è sempre di mezzo qualche marchese o conte a scelta..
C'è anche da dire che senza i grandi giardini, i parchi, le ville meravigliose (che nessuno di noi comuni mortali si sarebbe potuto permettere) oggi non avremmo il patrimonio che abbiamo.
Perchè mi è piaciuto Carlo? Perchè, nonostante sia un "sangueblu" che più blu non si può (altro che i fiori di Vel
), ha deciso di percorrere una strada poco battuta, non ha tirato fuori il portafoglio e pagato il famoso architetto Pincopallino per farsi la sua sontuosa dimora (come invece tanti altri ....), ma ha dimostrato, e non da oggi, un vero amore ed interesse per l'ambiente; è discutibile in alcune cose, ma non meno autentico.
In un mondo di giardini da "ricchi", con prato pronto ed effetti scenografici, lui alleva mucche con metodi biologici.
Sarà anche un atteggiamento snob, ma almeno va in una direzione positiva.
Forse, se non fosse stato un principe, sarebbe stato più apprezzato..
Altro discorso è Gardenia e la sua "tristezza": negli anni è diventata una rivista illeggibile (io ho iniziato a leggerla nel 91 e non ne perdevo un numero), così come la maggior parte delle riviste di giardinaggio, anche se per motivi diversi, ma qui il discorso si farebbe moooolto lungo!!
Anche a me l'articolo di Gardenia non è piaciuto, l'ho trovato incompleto e poco approfondito, ma mi è piaciuto il concetto che c'è dietro quell'articolo.
Sullo stesso numero ho letto della scomparsa di Livio dalla Ragione, grande uomo che ebbi il piacere di conoscere nel settembre di qualche anno fa durante una visita al museo arboreo, arrivammo mentre si stava svolgendo la vendemmia, con un grande tavolo apparecchiato e tanta gente allegra che sembrava stare proprio bene. Lui era un omone dalla voce possente che ci prese a braccetto e ci fece fare il giro della casa e degli annessi, offrendoci il mosto; la figlia Isabella, gentilissima, ci accompagnò nel frutteto.
Fu un bel pomeriggio, in un bel posto, con bella gente.
Più volte ho pensato di tornarci, poi non se ne è mai fatto niente....e mi dispiace.