Rispondo al gentile invito di thevivons e pubblico qualche foto. Non sono bellissime nel senso che le ho fatte di fretta.
Questa è una foto del lago di Como vista nei pressi di Nobiallo, io abito lì vicino in un paesino che si chiama Pianello del Lario. E' stata fatta con una compatta digitale, una Panasonic DMC-FX07. Ha il pregio di avere un'ottica Leica sufficientemente grandangolare e di buona luminosità.Ottimo lo stabilizzatore di immagine.
Purtroppo senza mirino io non riesco a fotografare, infatti l'orizzonte è storto, si potrebbe poi correggere con photoshop ... ma non l'ho fatto.
Sopra la barca si nota un oggetto veloce .... un UFO?
Questi sono dei limoni in tenerissima età. La foto è stata fatta con una Canon D300. Non è perfetta, non ho usato il cavalletto ma impugnavo a mano. Il primo problema della macro da considerare, ho visto che ne parlate in altro post, è la minima distanza di messa a fuoco che è una caratteristica tipica dell'obiettivo. In pratica sotto una distanza X dall'oggetto non si riesce a metterlo a fuoco. Questo limita l'ingrandimento massimo ottenibile.
Per "avvicinarsi" all'oggetto e quindi in sostanza riprenderlo più grande tenendolo a fuoco ci sono vari accorgimenti: il più costoso è dotarsi di obiettivi macro, i meno costosi sono 2: dotarsi di tubi di prolunga da inserire tra il corpo macchina e l'obiettivo oppure aggiungere delle lentine da avvitare all'obiettivo. Io uso quest'ultimo sistema che ha come svantaggio l'introduzione di aberrazioni cromatiche ( ma sono dettagli da puristi ... e io sono un pratico
)
Ci sarebbe anche la soluzione di montare l'obiettivo capovolto con un opportuno anello di inversione ma è una operazione scomoda perchè si va perdere la comunicazione elettronica tra obiettivo e corpo macchina.
Come si diceva in altro post, poichè in una foto macro la profondità totale dell'immagine è di pochi centimetri, la profondità di campo è, proporzionalmente, di pochi millimetri.
Però talvolta produce un risultato piacevole avere un fiore a fuoco e lo sfondo sfuocato o una parte del fiore a fuoco e un'altra meno ... insomma si può giocare in modo artistico con questo effetto. Avete già scritto che per avere una maggior profondità di campo è necessario chiudere il più possibile l'obiettivo e quindi avere una "energia" intesa come quantità di luce x tempo di apertura elevata. Da cui cavalletti con lunga esposizione o flash o sorgenti di luce esterna ausiliarie.
Con le macchine digitali si può solitamente aumentare la sensibilità Iso tra uno scatto e l'altro ma aumentando la sensibilità si aumenta il rumore dell'immagine e si presentano bruttissimi pixel artefatti di vario colore soprattutto nelle zone buie dell'immagine.
Questa è una produzione del mio piccolo agrumeto.
Questo è un fiore
mi vergogno a dire che non so cos'è. Non uccidetemi
.Mia mamma mi ha dato dei bulbi che credo le abbia dato Apricot, io li ho piantati ed è venuto fuori questo.
Paul