le ho regalate. quasi tutte. oggi ad una donna che conosco da anni le ho detto:vieni a sceglierti qualche pianta,le devo dare via. lei ha visto il mio balcone e non credeva che tutto quel ben di dio potesse essere suo. ogni volta che diceva "allora prendo questa,e questa, e anche questa" avevo un tuffo al cuore.
quando è arrivata davanti al grande ficus elastica,taleina della mia ex suocera, e ha detto "e questa?" ,io ero combattuta tra la contentezza di sbarazzarmi di tutto quello che riguarda il mio ex marito e l'amore che comunque ho per una pianta che ho curato e fatto crescere,e persino utilizzato come albero di natale a volte.
ciao alla dipladenia(regaluccio del marito) che ha trascorso l'inverno fuori senza morire,come il plumbago,poi è risorta più bella dell'anno scorso. ciao alla pianta dell'incenso,come la chiamo io,taleina regalatami da un'amica. ciao ad una mini aloe arborescens,tentativo di allevarne qualcuna per poi fare il famoso sciroppo curativo.ciao ai "bimbini" della mia crassula:tre di tanti tanti altri,ma la mamma è sempre più grande e più bella che mai.anzi,lei sarà una di quelle piante che non regalo ma chiederò solo che venga accudita,figlia di una bellissima pianta della mia mamma e allevata ad alberello,è uno dei miei capolavori.
poi mettendo a posto ho buttato una pianta. mi son decisa,ma è stato straziante. la pianta in questione è stata un pessimo regalo del mio ex,che nonostante sapesse bene che amo le rose mai mi ha regalato una rosa,ma solo piante orrende. questa è orribile,mezza grassa,senza fiori o quasi,brutto portamento e brutte foglie. non ricordo il nome,ma gli ho sempre dato l'acqua solo per "dovere". da qualche mese ho preso la decisione:deve morire. così è cominciata la sua lunga agonia,lasciata senz'acqua in un angolo della stanza dei mici. oggi l'ho presa e con le forbici ho tagliuzzato i rami per buttarla con più comodità:era quasi del tutto secca ma ancora alcune foglioline verdi in cima ai rami segnalavano la sua voglia di vivere in barba a tutto. bè,sarò retorica ma mi ha commosso e ho cominciato a piangere. e a quella brutta pianta che però vuole continuare a vivere ho chiesto scusa,perchè in fondo non è stata colpa sua se è capitata nelle mani di qualcuno che non l'ha amata e apprezzata. credo che dal mio comportamento si capisca che sto passando un momento un pò...strano,ma così è la vita.
le rose andranno da mia sorella,che son sicura le curerà e le amerà quasi quanto me:la francis dai profumatissimi fiori,la pierre cochet che fiorisce in continuazione sotto il solleone,la cinese rossa che si ammala e risorge di continuo. poi c'è la mimosona(regalo dell'ex...!) e il gelsomino sambac che sta maluccio. il partheno henryana a righine che si stava ambientando bene. e poi le due peonie,la Bellezze gemelle che è delicatina (regalo del papi,anche lei non la regalerò mai) e la variegata che non vedrò mai fiorita. e poi il geranietto edera taleuzza rubata in un parco che stava crescendo tantissimo,la dimorphoteca dal bellissimo colore; i 3 piccoli bossi in fila,che adoro. la gardenia salvata dalla chiesa che devo rinvasare e l'osmanthus regalo dei miei amici che anche loro continueranno ad appartenermi.come le orchidee.
e poi semini che stavano nascendo,taleuzze varie di rose e non...quanti ricordi legati alle mie piante e quanto dolore doversene separare. ma forse una minuscola la porterò con me,una minuscola agave victoria regina che non riesce a crescere. verrà con me,come i miei gatti,che non posso certo regalare.