in qualche panetteria di Desio lo fanno ancora, anche se naturalmente non hanno più lo stesso sapore di una volta
Da noi (a Desio) li chiamavano ''papurogi'', nei paesi vicini ''papurott'', ma sembra che fosse una tradizione molto localizzata. Nel dialetto di una volta papurott significa bambolotto, mentre non so il motivo del
papurogio, che si usava solo per definire questi dolci
Non mi ricordo di calze delle Befana, da piccola, ma mi ricordo questi ''papurogi'' che immancabilmente ci portava mia nonna, la mattina del 6 gennaio, e che avevano un'uvetta al posto dell'ombelico
Obbligatori anche la pipetta di zucchero fra le braccia del papurogio, e l'ochetta, sempre di zucchero, che non ho la minima idea di che significato avesserp. Pipette e ochette si trovano ancora nelle bancarelle befanesche di adesso
Ornella
- i peccati dello stomaco ricadono sul corpo intero (Snoopy) -