00 29/12/2006 17:09
Ecco la spiegazione:
le orchidee si coltivano in substrati particolari, che non trattengono l'acqua e quindi non danno il tempo agli elementi di subire trasformazioni chimiche e la maggior parte delle orchidee ha un metabolismo molto lento se paragonato alle altre piante.

le orchidee sopportano male gli accumuli salini sia nel substrato che nell'acqua di irrigazione e non hanno grandi esigenze in quanto a nutrizione e preferiscono piccoli apporti e frequenti.

I concimi tradizionali sono quasi tutti formulati e studiati per le piante che affondano le radici nella terra.
Fra questi concimi alcuni però risultano utili nella coltivazione delle orchidee che sono prontamente assimilabili e sono quelli usati da vivaisti per le concimazioni fogliari, oppure per le tecniche di coltivazione fuori suolo, idroponica e aereoponica.
In genere tutti questi concimi sono ottimi perchè oltre ad essere perfettamente solubili in acqua e contengono molti microelementi.
Essendo ben solubili all'acqua e che questa è fondmentale trasporto per le nostre beniamine, risultano evidenti i vantaggi e evitati i rischi di una concentrazione salina sulle piante, causati spesso da concimi, idonei alle piante da terreno.