Primi piani e messa a fuoco

Oggi ho fatto questa foto: è un incrocio di boccioli che ho trovato così come sono, bagnati dalla pioggerellina fine che stamane non voleva cessare. Il problema che mi pongo è: era possibile nell'ottica di una macchina digitale come la nostra Nikon mettere a fuoco entrambi i boccioli? Avrei dovuto stare più lontana? Insomma, come migliorare questo scatto?

[Modificato da xypod 07/03/2006 22.49]

In attesa che arrivi qualcuno di piu' esperto, scrivo qualcosa io: la proprieta' che hai descritto si chiama lunghezza di campo.

Ovvero la capacita' di un obiettivo di mettere a fuoco nella stessa immagine piu' soggetti a diverse distanze.

Quando il diaframma della macchina e' molto chiuso la lunghezza di campo aumenta.

Per questo con le nostre macchinette automatiche, una macro di un fiore in pieno sole viene meglio. Essendoci piu' luce la macchina stringe il diaframma e quindi riesce a mettere a fuoco meglio e a piu' distanze diverse.

Quindi il trucco piu' semplice per noi fotografi della domenica (a parte comprare una macchina o un obiettivo migliore) e' illuminare bene il soggetto, portandolo al sole o aspettando l'orario giusto.

Un altra cosa che si puo' fare e' fare la foto con il cavalletto e allungare i tempi di esposizione, che e' un altro modo per far stringere il diaframma alla macchina. Per riuscire a raccogliere la quantita' necessaria di luce la macchina puo' fare due cose, allargare il diaframma (perdendo lunghezza di campo) o tenere aperto l'otturatore per piu' tempo (con il rischio di fare una foto mossa).
Con il cavalletto e poco vento che potrebbe sbattacchiare il fiore da fotografare, agendo sulle regolazioni manuali della macchina si possono fare molte cose.

Personalmente, pero', questa e' solo teoria... mai fatto in vita mia. Mi limito a settare la macchina con il programma per le macro e a cercare una luce migliore, il cavalletto lo uso solo per le foto notturne..... E gia' cosi l'intelligenza che i giapponesi hanno messo nella macchinetta e' sufficiente a superare le mie capacita' di regolazione manuale.

Insomma, 'ste macchinette ci hanno messi in condizione di fare ottime foto senza sapere un tubo... Ma ci sono macchine e ottiche piu' care e specializzate che queste cose le fanno molto meglio di altre... magari un giorno si potrebbe approfondire.

MI sa che per ora sei quello che qua dentro ne sa di piu'!!!
Pensare che il concetto di profondità di campo mi è chiarissimo per i microscopi e non so come funziona per la macchina fotografica. Con il microscopio più ingrandisci l'immagine e più diminuisce la profondità di campo.
Non riesco bene a capire che funzione abbia il diaframma.

Anch'io ho una macchinetta automatica e so fare solo le foto in automatico ... mi vergogno un po' ma per fortuna la maggior parte delle volte le foto sono belle. Dove cado pero' sono le macro. Mi vengono sempre male. Provero' la prossima volta a fare delle foto con luce piena.

Prova anche a vedere se la macchina ha un programma apposito per le macro. Vale la pena di dare un'occhiata alle istruzioni e fare qualche prova..

Per quanto riguarda i microscopi penso che abbiano un'ottica completamente diversa dalle macchine fotografiche, che quindi funziona in modo diverso.

Il diaframma e' praticamente la "pupilla" della macchina fotografica. Quando c'e' bisogno di piu' luce si dilata, in pieno sole si restringe. Averlo permette di avere piu' liunghezza di campo quando la luce lo permette, o di avere piu' luminosita' a parita' di tempo di esposizione quando ce n'e' bisogno. Almeno cosi' l'ho capita io.. e non sono sicuro di essere il piu' esperto nei dintorni

ho fatto un po' di ricerca ed imparato qc di nuovo per me sul funzionamento della macchina foto. qui c'e' un link che dice la stessa cosa che dice indaco (ma non lo spiega , mannaggiia a lui) profondita' di campo
ciao

ciao a tutti ,
Purtroppo non riesco a vedere la "fotina" ma, QUI viene spiegato bene cosa succede in questi casi.

Ciao Antonio

Anto, prova ora.

Ciao XY

Come avrai capito la profonita' di campo dipende da due fattori: la distanza che c'e' tra il punto di messa a fuoco e la macchina fotografica (a parita' di ingrandimento) e dal diaframma.
Normalmente le macchine fotografiche Reflex (digitale o analogiche) permettono di controllare questi parametri agilmente , percui e' possibile agire di conseguenza. Purtroppo tutte (ripeto tutte) le compatte digitali hanno si la possibilita' (diretta o indiretta) di controllare il diaframma ma ,purtroppo (ripeto purtroppo), al massimo si arriva a f5.6 forse f8 in alcuni modelli che costano di piu'.
TROPPO POCO a confronto di f22 oppure f32 a cui si potrebbe/dovrebbe arrivare.

A mio parere questo e' il maggiore limite che hanno le compatte.

Tornando al tuo caso, Dani, hai anche poca luce!
Questo e' un altro grosso problema per le compatte digitali:
poca luce equivale a molto rumore (nebbiolina) nelle immagini.
Se ci aggiungi che vorresti chiudere anche il diaframma per aumentare la profondita' ....

Il mio consiglio:
cambia inquadratura .
Sicuramente troverai una posizione altrettanto interessante e con i 2 soggetti allineati.

Ciao Antonio

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Scritto da: xypod 25/02/2006 13.37

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bella.........