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25000 domande sulle orchidee phalenopsis

Ultimo Aggiornamento: 15/05/2007 18:03
10/10/2006 12:12
 
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Ok, allora eccomi qui: vi riassumo in 4 righe quello che so (e che mi ricordo dal corso al Museo delle Scienze di anni fa!) delle creature, voi correggetemi se dico qualche cavolata galattica [SM=x718536]

Sono epifite, il che significa che in natura vivono sopra gli alberi, non a contatto con il terreno. Dall'umidità atmosferica nei loro paesi d'origine traggono l'acqua, dai depositi vegetali traggono il nutrimento: il vaso dunque non è il loro ambiente ideale, non c'è abbastanza circolazione d'aria, e dall'altra parte l'atmosfera dei nostri appartamenti non contiene l'umidità per loro tanto preziosa. L'ideale sarebbe coltivarle in "zattera" ovvero legate su un supporto come un pezzo di legno con sotto un pò di sfagno. Per coltivarle dunque occorre bagnarle raramente ma a fondo: in inverno una volta alla settimana o per immersione per qualche minuto o per "doccia", facendo attenzione a non bagnare i fiori se ci sono e scolando bene in modo che l'acqua non si depositi negli angoli nascosti. Le radici reagiranno diventando di un bel verde vivido. Nell'acqua va aggiunto del concime per dare il nutrimento necessario, facendo attenzione a diluirli molto, poiché quelli in commercio, spesso troppo forti, tendono a bruciare le radici (quello della Compo mi ha fatto un brutto scherzo!). In estate occorre aggiungere, alla bagnatura, l'aspersione fine e un sottovaso colmo di argilla espansa in cui tenere poca acqua, mai a contatto diretto con le radici, che evaporando, fornisca maggior umidità atmosferica.
In commercio le piante sono invasate dentro pezzetti di corteccia e di polistirolo, che occorre ciclicamente sostituire con molta cura quando troppo degradati, controllando che non ci siano "ospiti" indesiderati. Le temperature necessarie sono ottimali d'estate nel nord Italia esponendo le piante mai al sole diretto ma in ombra-mezzombra filtrata da altre piante; d'inverno le piante devono essere ritirate in casa vicino ad una finestra molto luminosa, ma non prima che prendano un pò di "freddo" poiché questo induce la fioritura.
Lo stelo una volta sfiorito può essere tagliato (non per necessità ma per una valenza estetica); se non viene tagliato continuerà comunque lentamente a crescere.

Ecco sullo stelo: so che ci sono diverse "scuole" di pensiero.
C'è chi lo taglia alla base e aspetta che la pianta ne produca uno nuovo da zero, c'è che lo fa sopra al terzo nodo, chi sopra al secondo, chi invece non fa per niente. Voi come fate?? [SM=x718566]

Ps. E' vero, quando inizio, lo faccio in grande di solito [SM=x718536]
Mi ricordo quando ho cominciato con gli acquari: Indaco mi ha fatto appassionare e poi mi ha detto: "Ma dai, inizia con una vaschetta con un pesce rosso, poi vedrai che ti appassioni e pian piano...". La settimana dopo mi sono presentata con una vasca da 250 litri presa da un privato su secondamano e i miei primi pesci sono stati dei ciclidi iperterritoriali di 15 cm... [SM=x718548] [SM=x718548] [SM=x718548]

[Modificato da xypod 10/10/2006 12.26]

10/10/2006 13:13
 
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Nessuna cavolata galattica, anzi! Molto brava altrochè!
Però, coltivare su zattera phaleonopsis o altre orchidee significa dover bagnare spesso se non continuamente le radici; si può fare in ambiente controllati (orchidari, serre, umidificatori aggiuntivi, impianti per la produzione di nebbia artificiale eccetera).
L'aspersione e il sottovaso d'argilla bagnata è un must anche in inverno, dove l'impianto di riscaldamento delle nostre case, abbatte l'umidità in modo tale da render la vita alle 'figlie dell'aria' quantomeno difficile.

Bark, ok, ma a pezzatura medio grande, in modo che trattenga umidità nel vaso senza alcun ristagno e lasciando passare bene aria e ossigeno di cui le phal sono molto esigenti.
Patiscono molto il secco nell'aria, ma non troppo quello nel vaso, anzi, spesso accade che una phal muoia per la troppa acqua dentro il vaso.
Inganna molto la superficie della composta, che ovviamente si asciuga e fà pensare che anche sotto sia così.

Al contrario di altre piante, può rimanere in fiore fino all'ultimo, fino al momento in cui, collassa di colpo, quindi occhio alle irrigazioni, parche nella somminisrtazione e parche nella quantità, soprattutto dall'autunno alla primavera.
Attenzione anche a non far ristagnare acqua al centro della rosetta da cui dipartono le foglie.
Vanno quindi, possibilmente tenute lontano da termosifoni o fonti d'aria calda senza adeguata umidificazione, che non dovrebbe mai scendere sotto l'80% diurno.
Ci si può accorgere che l'umidità non è sufficiente dalla superficie del vaso, o meglio dalle radici, se tendono a seccare, significa che l'umidità nell'aria è insufficiente. Oppure i boccioli seccano e cadono, ma questo avviene anche in presenza di correnti d'aria fredde (anche quello sbalzo dato dal vetro delle finestre che si raffredda se vicino a boccioli).
Vanno tenute lontano da frutta che teniamo in casa, poichè questa producendo as etilene, induce alla veloce maturazione delle piante accanto che munite di boccioli, possono seccare ancora prima di aprirsi.

Sì, in genere lo sbalzo termico fra giorno e notte, induce alla fioritura, ma alcuni ibridi vanno in fiore a prescindere.

Il taglio dello stelo: in genere negli ibridi lo stelo è rifiorente, quindi non tagliandolo, si possono ottenere in breve tempo altri fiori, ma...
ma alcuni li tagliano per dare alla pianta un po' di riposo e lasciarla rinvigorire e dar vita a nuovi vigorosi steli.
In effetti, sugli steli preesistenti capita che la fioritura non sia 'buona' come da stelo nuovo.

Per le orchidee più che per altre piante,la fioritura è un dispendio oneroso di energie, quindi anche se a malincuore, è questa che và sacrificata, in caso ad esempio, di rinvaso d'emergenza.

Infine, attenzione al bark, se viene usato quello da pacciamatura, occcorre farlo bollire per deresinarlo.

Fertilizzazione, bagna prima e anche dopo averla effettuata, il rischio bruciatura cala di molto.

P.S. personale: io stò utilizzando e sperimentando da un paio di mesi, soltanto l'agriperlite al posto del bark e a tutt'oggi direi che la scelta non è poi stata troppo azzardata. Gli inerti non marciscono e non si prendono funghi.
Però in questo caso, alla lunga potrebbero rilasciare, dopo essersi caricati,sali di fertilizzazione pericolosi, io fertlizzo quindi per via fogliare.

Due elementi sembrano molto utili nella coltivazione delle orchidee, il solfato di magnesio ed il nitrato di calcio, da somministrare ogni due mesi, al posto della fertilizzazione.

Anche se coltivate in casa, l'abbassamento delel temperature e la durata di luce, inducono al riposo anche le orchidee ed anche su quelle che no hanno tempi di dormienza definita, come le phal ibride.
Però l'attività cellulare è rallentata, quindi l'avarizia in acqua e concime, questa volta è un pregio. [SM=x718548]








10/10/2006 13:34
 
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Circa lo stelo: personalmente adotto la filosofia che "in natura nessuno va in giro con le forbici", quindi taglio lo stelo "solo se" e "fin dove" si secca, per una pura questione estetica. Lo stelo contiene clorofilla e la pianta la riassorbe man mano che lo stelo secca, quindi tagliarlo mentre è verde significa sottrarre energie alla pianta. Detto questo, molti coltivatori eliminano completamente lo stelo sfiorito in quanto i fiori che si sviluppano su uno stelo nuovo sono (secondo il loro parere) più grandi, ma questo non l'ho mai sperimentato. Condordo con quanto affermato da River circa la rifiorenza degli ibridi anche senza sbalzo termico, e mi permetto di aggiungere che comunque le Phalenopsis non gradiscono temperature inferiori ai 15/16 gradi. Le mie le tengo sempre in casa, anche d'estate, ho notato che le Principesse non gradiscano gli spostamenti [SM=x718561]
10/10/2006 13:54
 
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Ciao!

dai, che vi riporto pure la mia esperienza, seppur breve [SM=x718567]

Tenendo in casa le phal e altre orchi, io non spruzzo mai!
Il sottovaso con argilla lo uso solo d'inverno quando il riscaldamento è acceso.
Le innaffiature rigorosamente con acqua del rubinetto, le faccio da sopra, sempre e solo con fertilizzante, ma alle minime dosi.
Nel fertilizzante è già contenuto magnesio e calcio.
Il bark, ho sempre usato solo quello da pacciamatura e mai fatto bollire, usato tal quale, cercando di scegliere i pezzi grossi e lo mischio con pezzi di carbonella.
Per il taglio dello stelo, faccio esattamente come Gazzaladra, però mi è stato consigliato da un esperto, di tagliare, terminata la fioritura, alla prima gemma dormiente che si trova sotto i fiori sfioriti. Allora ho provato a fare in questo modo con una phal un pochetto malandata.... ebbene da quella prima gemma dormiente è nato un keiki! [SM=x718536] sicuramente per via della poca salute della piantina!! [SM=x718599]

eccovelo!


Come al mio solito mi stavo scordando!! le innaffiature le faccio da sopra, in quanto nel substrato ho aggiunto lo sfagno! Questo mi ha permesso di eliminare il bagnetto settimanale! [SM=x718536] che ridere! l'astuzia batte la forza 3 a 0!! [SM=x718552]
ciaociao
piera

[Modificato da pierabg 10/10/2006 14.24]

10/10/2006 14:29
 
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Gazza, ma ciaaaaoooo [SM=x718569][SM=x718569][SM=x718569]
Dopo che ti ho disturbato mentre eri in vacanza, pensavo di non leggerti più [SM=x718592] [SM=x718563]

Ma che brave che siete tutte!! Ottime info davvero [SM=x718569][SM=x718569][SM=x718569]

Per il taglio dello stelo, prima non avevo dubbi e facevo come mi capitava a seconda di come si comportava la pianta ma di recente ho parlato con un venditore di orchidee che mi diceva che quelle ramificate valgono di più perché portano mediamente più fiori anche se un filo più piccoli. Quelle 5 però che ho comprato l'altro giorno hanno tutte almeno una biforcazione quindi ho timore di tagliare nel punto sbagliato... [SM=x718595] e tra parentesi, i fiori sono larghi anche 11 cm, misurati! [SM=x718564]
10/10/2006 14:31
 
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Ps. Ma piera, come ti regoli allora con l'acqua??? [SM=x718573]
10/10/2006 15:41
 
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Vedo che e' gia' stato detto tutto, praticamente... [SM=x718536]

Mi limitero' a sintetizzare che, per quanto riguarda l'acqua, meglio poco che tanto, e a dirvi che per il discorso dello stelo, io ho in corso tre esperimenti: uno stelo tagliato alla base, uno tagliato sopra la prima gemma dormiente partendo dall'alto e uno non tagliato. Finora nessun movimento da parte di nessuno, vedremo in seguito. [SM=x718617]
10/10/2006 17:18
 
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Grandissima Green, tienici aggiornati sugli sviluppi!! [SM=x718536]
11/10/2006 08:44
 
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In attesa che Piera ci spieghi come innaffia le sue, vi dico la mia esperienza. C'è chi coltiva le Phal in sfagno puro, che trattiene molto l'umidità, ma io non mi sono mai fidata di questo sistema, ho troppa paura dei marciumi. [SM=x718592]
Le mie sono in bark medio o grande con aggiunta di poco sfagno, e le bagno per immersione, in quanto il bark specie quando è nuovo assorbe pochissimo l'acqua, inoltre essendo un substrato grossolano, la lascia defluire molto velocemente. Lascio il vaso in ammollo fino al bordo per 10/15 minuti, poi lascio sgocciolare bene il vaso, meglio se inclinato. Uso solo acqua da osmosi inversa perchè dalle mie parti l'acqua calcarea è un vero flagello [SM=x718575]
11/10/2006 11:05
 
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Sapete invece in Brasile come le allevano? Dopo aver vietato l'uso dell'osmunda, adesso usano le ciotole sospese in fibra di cocco. La fibra di cocco non ammuffisce mai perché per anni le noci di cocco navigano nel mare finché non trovano un posto adatto a crescere: è dunque praticamente eterna e inalterabile. E' bio al 100% e le ciotole vengono create a trama larga, così che l'acqua ci passa tranquillamente attraverso. Inoltre l'estetica è notevole... [SM=x718558]

Sono tipo questi:

11/10/2006 13:19
 
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A trovarle anche in Italia a trama larga sarebbero perfette.
Però un tentativo lo voglio fare lo stesso, ed è un po' che ci penso alla fibra di cocco.

[Modificato da riverviolet 11/10/2006 13.20]

11/10/2006 13:31
 
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Xy, quando vai in Brasile? [SM=x718579]
11/10/2006 15:57
 
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Io quei cosi li' in cocco li ho visti in vendita online... [SM=x718579]
11/10/2006 16:26
 
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C'è una linea di arredo inglese che li produce e li vende in Europa, in alcuni vivai si trovano come imbottitura all'interno di una struttura in ferro. Sono piuttosto cari ma si potrebbe anche tentare... [SM=x718595]

In Brasile Gazza? Non so quest'anno, perché mia mamma sembra che verrà qui per un paio di mesi anche se ...non si saprà fino all'ultimo. Vedremo [SM=x718555]
11/10/2006 21:39
 
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Ciaoo!!! [SM=x718558]

bellissimi i cestini!! ma all'interno? il substrato? mi danno l'impressione d'essere "per bellezza", ma al lato pratico?
[SM=x718595]

Per quanto riguarda le phal.... lo sfagno che uso è quello secco e circa un terzo del composto.... che non va assolutamente pressato!! ve l'ho scritto sottolineato perchè la sottoscritta ne sa qualcosa![SM=x718547]
Prendo il vasetto, quando le radici sono pressochè bianche/argento, bagno da sopra con acqua tiepida, poi metto il vaso un pò piegato e verso l'acqua tutto attorno. L'acqua assorbita dallo sfagno che si inzuppa subitissimo, la trasmette piano, piano al bark che assorbe! e?...... si inumidisce!! [SM=x718620] [SM=x718621] [SM=x718614]

Scusate la faccina, ma è solo per ridere!! nel senso più buono e allegro che ci sia!
Naturalmente è solo mia esperienza personale.

Per quanto riguarda il taglio dello stelo. Allora i vivai sicuramente hanno maggior contropartita a vendere piante con fiori più grandi o con più fiori, o più ramificate, ma per me, vale la fioritura, qualunque essa sia, e la pianta sana per il maggior tempo possibile, quindi lascio a lei decidere che fare. (naturalmente dopo aver tagliato alla prima gemma dormiente come scritto in precedenza).
ciaociao
piera

[Modificato da pierabg 11/10/2006 21.49]

26/10/2006 19:02
 
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Domanda: ma voi adesso le avete già ritirate oppure sono ancora all'esterno? Io sono tentata di aspettare ancora un pò ma non vorrei danneggiarle... [SM=x718566] Che dite? [SM=x718561]
26/10/2006 20:45
 
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Le mie sono state fuori solo fino al mese scorso e qualcuna ha passato l'estate in casa.
Io direi che è il momento di rimetterle in casa, poi dipende dalle minime notturne che hai,ma tieni conto che sono da serra calda.
26/10/2006 21:42
 
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Le mie non hanno mai messo il naso fuori di casa. Per le phal, Xy, temperature minime di 18-20 gradi [SM=x718536]
26/10/2006 22:06
 
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Ciao,

le mie sono già in casa da .... non ricordo, comunque quando ha fatto freddo.... Ora con questo caldo lascio la finestra aperta durante il giorno e verso sera chiudo.
Le minime per le phal sono sui 15 gradi. [SM=x718555]
27/10/2006 12:10
 
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Piera occhio, 15 gradi sono pochini... li reggono solo per brevi periodi.
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