I viaggi dei Popi: lo Yucatan!

indaco1, 04/04/2008 6.42:

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Peccato che per alimentare il portatile l'adattatore dalla presa USA a quella Europea non avesse il buco di terra..... Ho dovuto fare un lavoretto all'adattatore sfruttando l'apriscatole e il coltellaccio in dotazione alla cucina della stanza.... ma pare funzioni e non e' neanche troppo precario!

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ma chi sei, mc gyver??? bravo!!!

bella la pianta inquietante!

Ho aperto un post sulla pianta inquietante

In realtà però avremmo dovuto aprire questo reportage con la foto della vera protagonista delle nostre avventure messicane nonché imperturbabile spirito guardiano a protezione delle più antiche rovine maya... Lei, l'iguana!

bellina
se la vede Vaiv le fa subito il ritratto, altro che orbettina
scappano o stanno a guardare?

Escono quando non c'è tanta gente che fa casino intorno ma se fai piano, loro lasciano fare tranquille e ti puoi avvicinare tantissimo

Vaiv, abbiamo foto da tutte le angolazioni se ti servono

facciamole prima finire st'orbettina se non non viene al raduno

Qualche scatto del complesso di Chichen-Iza, il più bello che abbiamo visto fino ad ora.

Questo era il "palco" degli "aristocratici": da qui potevano assistere alle sfide nel campo sottostante, un largo quadrilatero nella quale si giocava ad un antenato del gioco del calcio; la palla era fatta di cauciù e pesava 3 kg. e mezzo!



Un simbolismo molto presente nella cultura maya era il serpente, che appare spessissimo nelle rovine...



..come il Popo dottamente ci illustra



Non è l'unico simbolo: i teschi di cui è interamente decorato questo altare sono uno dei più gettonati souvenir per turisti



Il "Tempio delle Mille Colonne"



Stupendi i bassorilievi che decoravano alcune parti, peccato che molti erano parziali o rovinati ma si intravvedono bene le figure di alcuni guerrieri...



I tratti sono decisi, accurati e danno una grande impressione di forza



Quasi a confermare questa forza, enormi chorisie dagli impressionanti tronchi spinosi...

Ma che illustra e illustra..... Cercavo di decifrare la mappa del sito sul depliant della biglietteria per cercare di vedere piu' cose possibile prendendo meno caldo possibile!

Per esempio il cenote sacro ce lo siamo fumato perche' c'era troppo da camminare.....parecchie centinaia di metri, ci pensate??????

C'era un altro cenote piu' vicino..... un po' coperto dalla vegetazione ma gia' cosi' impressionante..... un pozzo largo, boh, 50-100 metri e profondo una 50ina.... in fondo acqua coperta di lenticchie d'acqua o qualcosa di simile..

Scommetto che quello piu' bello era l'altro.

Altra nota...

Appena arrivati non abbiamo potuto fare a meno di notare dei simpatici uccellotti neri con riflessi blu elettrico, che qui sono onnipresenti.

Sono simpaticissimi, gironzolano dappertutto, si avvicinano e fanno un incredibile repertorio di versi, cinguettii, squittii, gracchiate... ma anche suoni molto piu' strani. Impersonanono un po' il ruolo che da noi hanno i merli.... ma sono molto piu' pazzi!

Li abbiamo soprannominati (su mia idea di cui mi prendo il merito) "uccelli pupazzetto" perche' spessissimo fanno il verso di un pupazzetto per bimbi, di quelli che se gli metti il piede sopra mentre esci di camera dopo aver faticosamente addormentato il pupo.... squittiscono! Avete presente, vero?

Alla popa uccello pupazzetto e' piaciuto moltissimo, come nome

A volte ti fanno le pernacchie.

A volte addirittura sembrano suonerie dei cellulari.

O il bip bip che qui hanno le sirene della polizia in motocicletta e vogliono solo richiamare l'attenzione.

Non vorrei passare per visionario, ma addirittura mi pare di averne sentito uno pronunciare qualcosa che sembrava una parola. Uno libero, intendo.

Anzi.... ci siamo messi a fantasticare su un uccello pupazzetto che simula un accerchiamento della polizia, con il rumore delle sirene, degli elicotteri, dei poliziotti nel megafono... e addirittura della madre del criminale assediato chiamata dalla pula per farlo arrendere .... "Johnny... uscii.. che sono la tua mamma che te vuole tanto beeene..... ho prepareto gli strascinetiiii...gioon... areenditi!" .... Ehmmm.... di cosa volete che si parli in vacanza, si dicono vaccate... eheheeh....

Comunque uora uora mi sono messo a cercare in rete e cosa ti scopro?

Che l'uccello pupazzetto e' proprio una gracula! Di quelle che parlano, che imitano chiunque e qualunque suono!

Eccolo qui, il pupazzetto.....Quiscalus mexicanus! Anche il nome scientifico e' mexicanus


Lo considerano quasi infestante e ruomoroso ma, sara' l'occhio del turista... per noi e' delizioso e simpaticissimo, soprattutto quando si fa avvicinare, ti guarda e ti fa le pernacchie o il mitico verso del pupazzetto!

Grazie Popi

Mi piace tantissimo leggere il vostro resoconto-diario quotidiano!
Grazie...è bellissimo!

che bello il pupazzetto!!!

belle foto e bello il resoconto!!!

Ciao Popi!!! che forza l'uccello che fa il verso dei pupazzetti gommosi.. eh eh Cerco di immaginarmelo, dev'essere uno spasso!! buon proseguimento di vacanza!

Fantastico tutto ma soprattutto l'uccello pupazzetto, che dev'essere simpaticissimo
Popo, sei davvero McGyver!

Sissì, le foto delle iguane mi interessano, mi piacciono un sacco

Popiiiiiiii
Ma che roba bella!!!!!

E poi l'uccello pupazzetto è favoloso!!!
ahahahahhahaahhahahaahahh
Sarà della famiglia dei merli cmq... tipo merlo indiano che impara e ripete ogni cosa e suono..

La gita a Coba

La strada che da Playa del Carmen porta a Tulum è una lunga infinita direttrice in mezzo al nulla. Lungo la strada solo insegne di hotel giganti




...e ogni tanto qualche veicolo che viene in direzione opposta e le insegne che indicano al turista i cenote da visitare.




Ancora più solitaria, ma in ottime condizioni, la parte del tragitto che prosegue per Coba, sito archeologico maya non entrato ancora a pieno titolo dentro gli itinerari turistici perché scavato relativamente di recente (anni '70) e un pò discosto dalle grandi città, circondato com'è dalla giugla. Avvicinandoci però alla metà qualche anima umana l'abbiamo vista, nel paesino proprio attaccato alle rovine, con qualche negozio di artigianato che vende tessuti e ceramiche e un paio di ristoranti per rinfoccillare i viandanti. Proprio di fianco il lago Coba, uno specchio d'acqua che rende la zona molto più umida del solito e di cui la vegetazione evidentemente beneficia e che ospita però qualche coccodrillo




Entriamo nel sito e subito ci dedichiamo ad esplorare l'ambiente: il sole picchia forte nel cielo azzurro messicano ma per fortuna ci sono tanti alberi, qui protagonisti assoluti dopo le rovine non tanto con fiori, quasi del tutto assenti in questa stagione, quanto con i loro tronchi e con le loro stupende cortecce, dai mille disegni e colori





E' incredibile la forza che dimostrano le radici infilate e cresciute a viva forza nella nuda roccia!




Dai lunghi rami pendono stringhe di tillandsia usneoides, simili a inquietanti ragnatele che danzano con il vento nel silenzio del tempo...




Qualche bromelia, ben abbarbicata, e qui e lì queste bellissime palme dalle foglie enormi, che hanno conquistato il Popo...




Tempo poco e siamo già cotti e la visita è appena cominciata!




Nel percorso impossibile non vedere le imponenti chorysie, dalle radici dinosauresche e dai semi pelosi... Uno l'ho prontamente infilato in borsa ehehe!





Ed eccoci arrivati al chiosco delle biciclette. Eggià, perché di strada da fare fino alla piramide più grande ce n'è (un buon km) e quindi, tutti in sella alle mountain-bike che ti affittano per pochi pesos! Questa biciclettata è stata sicuramente la parte più divertente della nostra gita di Indiana-Pops! E finalmente eccola, la piramide:




42 metri di altezza, come un grattacelo d 15 piani, praticamente infinita: dura pietra bianca, sole folle e gradini alti e stretti...




E noi indomiti... l'abbiamo SCALATA!! Ebbene sì, siore e siori, fino IN CIMA!! Una passeggiata?? NO, almeno in due abbiamo visto la Madonna e tutti gli angeli in colonna...




L'altezza poi ha dato una mano al capogiro e via di lunapark... Ma insomma, siamo arrivati lassù, pronti ad ammirare la sterminata marea verde della giugla lassotto... E invece.
Non c'era mica solo la giungla. C'era anche l'animazione....




Eggià, lui :-))
Il Santone e la sua Barbie (definizione popesca). In pieno rituale di meditazione trascendentale, lui si cimentava in pose da Piccolo Budda... e a me veniva un patema assurdo mentre me lo vedevo che cascava giù tra i fumi degli incensi... "Dategli una martellata e poi legatelo ad un tronco" mi veniva da dire...!! La Barbi per fortuna si limitava alla muta e imperitura ammirazione... Eheheh.




Ripreso fiato e colore, e fatta ancora qualche foto...





(anche alla plumeria che solitaria fioriva lassù, nel cielo), veniva la parte peggiore: SCENDERE. Raga, ve lo dico: l'ho fatta tutta di sedere, saldamente aggrappata alla corda di sicurezza che intelligentemente è stata stesa per tutta l'altezza del monumento...




Con le gambe a pezzi, risaliamo in mountain-bike e torniamo alla macchina distrutti, ma non abbastanza da non fermarci davanti ad un negozio stupendo di ceramiche dipinte a mano, pieno di fragilissimi e spettacolari capolavori: l'unico rimpianto? Non poterne portare via nessuno!!





Ma questa gita ce la ricorderemo: prima di tutto perché a metà non pensavamo di farcela e poi perché il contatto con quelle pietre e la pace di questo luogo non si dimenticano: proprio una bella avventura, che consigliamo a tutti!

Aggiungo i miei commenti.

Come potete vedere dalle foto dalla cima della piramide, e anche da quelle a terra, moltissimi alberi sono spogli e ancora di piu' stanno gemmando o hanno foglioline nuove. E' il risveglio dopo la stagione secca. In realta' la vera stagione delle piogge inizia piu' avanti, in Giugno.... ma gia' ora puo' fare qualche spruzzata e comunque le piante che non sono sempreverdi stanno incominciando a buttare fuori, per stringere i tempi.

E' bellissimo vivere questa specie di primavera tropicale. E' un altro ciclo delle stagioni che noi non conosciamo. Come al nord abbiamo l'alternarsi dell'inverno con l'estate, ai tropici con un clima non pluviale (es. in Brasile c'e' sempre acqua), l'alternarsi delle stagioni e' tra stagione secca e stagione delle pioggie. Sono tantissimi i posti meravigliosi che hanno questo "altro" clima e "altro" ciclo stagionale. Ad esempio in Africa, in India, e, appunto, qui nello Yucatan.

Non e' del tutto vero che in questa stagione non ci sono assolutamente fiori. Molti piante fioriscono adesso. La Plumeria spontanea cresciuta proprio in cima alla piramide era fioritissima. Persino su qualche rara Delonix confusionaria c'e' qualche mazzetto di fiori. Quella che non sgarra e' la Chorisia che come avete visto adesso e' rigorosamente spoglissima.

Altro enorme vantaggio di questa stagione.... pochissime zanzare, quasi nulla. Mentre ci dicono che piu' avanti e' tutta un'altra musica, e in effetti ne sono apparse un po' solo dopo che l'altro giorno ha fatto due gocce... ma veramente due. Oltre al caldo piu' opprimente e piu' umido. Meglio venirci da Novembre ad Aprile, qui nello Yucatan. Anzi, qualcuno dice che Novembre e' ancora meglio.... con gli ultimi fuochi d'artificio prima del riposo vegetativo, con un clima ideale.... Magari la prossima volta.

Tutte piante spontaneissime quelle vista a Coba, anche gli esemplari piu' giovani erano qui ben prima che venisse aperta la strada, venissero scavati e liberati i monumenti e il tutto diventasse accessibile ai comuni mortali.

Ci chiedevamo perche' questi esemplari enormi sono cresciuti di preferenza sopra le pietre tagliate dall'uomo, invece che nella terra a pochi centimetri di distanza, per poi abbracciare con le radici possenti i grossi blocchi e andare a cercare la piena terra.

La spiegazione migliore che ci siamo dati e' che la pietra coperta di terriccio a seguito dell'abbandono alla jungla, crea uno strato impermeabile, fa da vaso, dando protezione e umidita' ai giovani germogli destinati a diventare un possente albero. Chissa'. Fatto sta che pare proprio che gli piaccia appollaiarsi sopra i monumenti.

Poi riguardo al santone-yoghista-new age.... In effetti io e Dany eravamo all'ombra dentro al tempietto in cima alla piramide cercando di riprenderci dalla situazione di pre-collasso a cui ci aveva portato la scalata sulla parete assolata (grave errore, poi abbiamo scoperto che la brezza fuori era molto meglio per far passare il colpo di calore).

Ad un certo punto abbiamo incominciato a sentire rumore di sonaglini... Dapprima pensavo ad un telefonino. O ad un altra delle visioni dovute al collasso. Pero' sto sonaglino continuava.
Siamo usciti dal tempietto e abbiamo scoperto che 'sto santone e la sua Barbie avevano apparecchiato l'altarino proprio al centro della terrazza in cima alla scalinata con le loro pietruzze colorate di tutti i tipi, sicuramente dense di significati new age, erano tutti impegnati ad allineare i chakra e avevano accesso un falo' di incenso dentro un anforetta che faceva un fumo da temere l'intervento della Guardia Nacional con i Canadair.... E poi lui si e' messo a fare queste evoluzioni Yoga di alto equilibrismo proprio sul ciglio della scalinata.

La cosa ci ha spaventato un pochetto, al punto che la popa voleva tirarlo dentro con la forza tirandogli un cazzottone in testa, perche' avevamo appena saputo che il motivo per cui e' stato vietata la salita alla piramide di Chichen Iza non e' per salvaguardare il monumento come pensavamo.... ma bensi' per salvaguardare i turisti. Pare che l'anno scorso se ne sia ammazzato uno ruzzolando giu' dalla ripida scalinata..... e questo ci ha acuito tutte le paranoie, anche se ci ha convinto che questa poteva essere una delle ultime occasioni per scalare una vera piramide... e che piramide.

Pero' bisogna dire che, trattenuti per un po' gli sghignazzi, poi.... per un momento abbiamo provato a fare caso al posto dove ci trovavamo.

In pratica eravamo in cima ad una scalinata verso il cielo, incredibilmente bella e affascinante, come la Stairway to Heaven del Led Zeppelin. Sopprimendo per un attimo il vocio dei non troppi numerosi turisti, abbiamo fatto caso al silenzio rotto solo dal fruscio del vento e dai lontani suggestivi richiami di enormi e solenni uccelli tropicali... rapaci... avvoltoi, all'orizzonte di 180 gradi di jungla, con lievi ondulazioni... a perdita d'occhio. Le foto rendono in minima parte quello che e' stato. Come non immaginare gli uomini fieri che nel corso dei secoli hanno tirato su pietra su pietra questo posto, per avvicinanrsi di piu' al cielo e alle loro divinita'?

Cioe', ragazzi, questo posto era proprio cosmico (voce di Verdone dal film "Un sacco bello").

Scherzi a parte...... merita, merita, merita.... Se potete veniteci, una volta nella vita.

Nello Yucatan ci sono tante altre piramidi e siti che si potrebbero visitare..... al di la di quello che il nostro tempo, la nostra pigrizia e le nostre risorse fisiche consentono. E tantissime altre che ne sono nel resto nel Messico, e nel resto del Centroamerica, in posti non poi cosi' lontani. Tulum lo abbiamo visto e vi faremo il resoconto. Come ve lo faremo, nei prossimi post, della parte piu' spanzosa delle vacanze..... delle spiagge tropicali, nell'hotel da spanzo puro (con anche troppa connettivita' internet) che abbiamo trovato aiutati dal Super Euro, della cucina, dai sapori, dai suoni troppo messicani per le strade, o accendendo qualunque radio... e aggiungeremo qualche altro consiglio e qualche scoperta su come visitare meglio questo fantastico posto.

Grazie Popi, mi e'sembrato di esser li' con voi

Altre foto e info sparse....

Avere la connettivita' in albergo e' la prima volta che lo proviamo. Puo' essere una benedizione o una sciagura....

Navigare puo' essere molto comodo....


Comunque alla fine non se ne abusa piu' di tanto..... si fanno anche le vacanze.


Poi, come dicevo, l'Euro forte aiuta a prendere un hotel su cui in situazioni normali non avremmo puntato.... Comodissimo.... tutto vicino....

Questo il giardinetto tra le camere, che sfocia sulla spiaggia direttamente, senza strade o niente di mezzo.... Le cabine dei bagni di una spiaggia italiana sono piu' lontane dal mare della nostra camera...



Questa e' la nostra spiaggia..... nei dintorni ce n'e' di meglio, ma chi si lamenta.... E poi il suono del vento nelle foglie delle palme da cocco e' meraviglioso....


Ed ecco l'hotel visto dalla spiaggia...


Che dire, sono tutti carini e sorridenti, si sta troppo bene.... E' piccolino, non come i mostri di Cancun o lungo la superstrada. Sono sicuro che ce ne sono altri piu' belli e con un miglior rapporto qualita' prezzo ma.... una volta piazzati.... perche' andare a cercare altro? E poi Playa del Carmen e' ottimamente piazzata, ben servita e in auto si va in tutti i posti interessanti in relativamente poco tempo... centri commerciali, siti arecheologici, cenotes, grotte, spiagge, e lo stesso aereoporto non e' lontano..... Quindi abbiamo messo radici in questo hotel e stop. Anche se non servono neanche la colazione.... ma siamo proprio in centro e a piedi si raggiungono centinaia di locali a pochissima distanza.

Se qualcuno ne avesse bisogno diamo dritte in materia...

Il solo difetto e' che c'e' un gruppo di Americani rumorosissimi con le loro birrazze che urlano per 15 ore al giorno sul patio.... e la struttura del giardino non favorisce la privacy. Bisogna dire che gli altri ospiti dell'hotel sono almeno meta' Americani (non solo, anche messicani, canadesi, europei, pure altri italiani) e sono silenziosi, ma quel gruppo li sono dei truzzacci... tra l'altro non sono neanche giovani, gringos vecchietti e truzzacci.

Un altro veloce post sul giro di oggi (ieri, quando ci leggerete).

Aktun Chen

E' un parco naturale, con grotte....

Salto tutte le piante e gli animali non liberi.... e passo alle foto delle grotte.

Ci hanno dato i caschetti da minatori per evitare le zuccate nei passaggi bassi...


Il percorso e' molto vario.... Una delle cose piu' interessanti sono le radici degli alberi della sovrastante junga, che perforano la roccia e poi scendono, attraverso la grotta, per cercare piu sotto l'acqua... Se la trovano l'albero incomincia a crescere molto piu' velocemente e diventa enorme.





C'erano colonne di radici alte molti metri, alcune ricoperte di concrezioni e praticamente diventate stalagmiti-stalattiti con ancora la radice viva all'interno.

Ogni tanto il soffitto, sotto l'azione delle piante e degli elementi, e' crollato... a far rivedere il cielo.

Questo non e' un albero... e' solo una radice:


E poi, in un posto incredibilmente buio, l'incontro con un gechino tropicale.... probabilmente in attesa degli insetti intrufolatisi nella grotta... per papparseli.


E, sul finire del percorso... questo fantastico laghetto sotterraneo, illuminato sapientemente...




Uscendo la guida ci fa cenno di restare in silenzio.... per questa ultima sorpresa...... Attraverso lo squarcio nella roccia per riemergere al cielo e alla foresta...questo fantastico uccello tropicale... guardate che coda. La foto l'ho presa con il tele, purtroppo non abbiamo potuto avvicinarlo molto...
Quella sopra e' proprio ancora la volta della caverna.