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I viaggi dei Popi: lo Yucatan!

Ultimo Aggiornamento: 18/04/2008 16:59
08/04/2008 05:16
 
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La gita a Coba

La strada che da Playa del Carmen porta a Tulum è una lunga infinita direttrice in mezzo al nulla. Lungo la strada solo insegne di hotel giganti [SM=x718561]




...e ogni tanto qualche veicolo che viene in direzione opposta e le insegne che indicano al turista i cenote da visitare.




Ancora più solitaria, ma in ottime condizioni, la parte del tragitto che prosegue per Coba, sito archeologico maya non entrato ancora a pieno titolo dentro gli itinerari turistici perché scavato relativamente di recente (anni '70) e un pò discosto dalle grandi città, circondato com'è dalla giugla. Avvicinandoci però alla metà qualche anima umana l'abbiamo vista, nel paesino proprio attaccato alle rovine, con qualche negozio di artigianato che vende tessuti e ceramiche e un paio di ristoranti per rinfoccillare i viandanti. Proprio di fianco il lago Coba, uno specchio d'acqua che rende la zona molto più umida del solito e di cui la vegetazione evidentemente beneficia e che ospita però qualche coccodrillo [SM=x718606]




Entriamo nel sito e subito ci dedichiamo ad esplorare l'ambiente: il sole picchia forte nel cielo azzurro messicano ma per fortuna ci sono tanti alberi, qui protagonisti assoluti dopo le rovine non tanto con fiori, quasi del tutto assenti in questa stagione, quanto con i loro tronchi e con le loro stupende cortecce, dai mille disegni e colori [SM=x718542]





E' incredibile la forza che dimostrano le radici infilate e cresciute a viva forza nella nuda roccia! [SM=x718576]




Dai lunghi rami pendono stringhe di tillandsia usneoides, simili a inquietanti ragnatele che danzano con il vento nel silenzio del tempo...




Qualche bromelia, ben abbarbicata, e qui e lì queste bellissime palme dalle foglie enormi, che hanno conquistato il Popo...




Tempo poco e siamo già cotti e la visita è appena cominciata!




Nel percorso impossibile non vedere le imponenti chorysie, dalle radici dinosauresche e dai semi pelosi... Uno l'ho prontamente infilato in borsa ehehe!





Ed eccoci arrivati al chiosco delle biciclette. Eggià, perché di strada da fare fino alla piramide più grande ce n'è (un buon km) e quindi, tutti in sella alle mountain-bike che ti affittano per pochi pesos! Questa biciclettata è stata sicuramente la parte più divertente della nostra gita di Indiana-Pops! E finalmente eccola, la piramide:




42 metri di altezza, come un grattacelo d 15 piani, praticamente infinita: dura pietra bianca, sole folle e gradini alti e stretti...




E noi indomiti... l'abbiamo SCALATA!! Ebbene sì, siore e siori, fino IN CIMA!! Una passeggiata?? NO, almeno in due abbiamo visto la Madonna e tutti gli angeli in colonna...




L'altezza poi ha dato una mano al capogiro e via di lunapark... Ma insomma, siamo arrivati lassù, pronti ad ammirare la sterminata marea verde della giugla lassotto... E invece.
Non c'era mica solo la giungla. C'era anche l'animazione....




Eggià, lui :-))
Il Santone e la sua Barbie (definizione popesca). In pieno rituale di meditazione trascendentale, lui si cimentava in pose da Piccolo Budda... e a me veniva un patema assurdo mentre me lo vedevo che cascava giù tra i fumi degli incensi... "Dategli una martellata e poi legatelo ad un tronco" mi veniva da dire...!! La Barbi per fortuna si limitava alla muta e imperitura ammirazione... Eheheh.




Ripreso fiato e colore, e fatta ancora qualche foto...





(anche alla plumeria che solitaria fioriva lassù, nel cielo), veniva la parte peggiore: SCENDERE. Raga, ve lo dico: l'ho fatta tutta di sedere, saldamente aggrappata alla corda di sicurezza che intelligentemente è stata stesa per tutta l'altezza del monumento...




Con le gambe a pezzi, risaliamo in mountain-bike e torniamo alla macchina distrutti, ma non abbastanza da non fermarci davanti ad un negozio stupendo di ceramiche dipinte a mano, pieno di fragilissimi e spettacolari capolavori: l'unico rimpianto? Non poterne portare via nessuno!!





Ma questa gita ce la ricorderemo: prima di tutto perché a metà non pensavamo di farcela e poi perché il contatto con quelle pietre e la pace di questo luogo non si dimenticano: proprio una bella avventura, che consigliamo a tutti!
[Modificato da xypod 08/04/2008 05:18]


Xy, Prov. MI
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