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Il corpo delle donne

Ultimo Aggiornamento: 27/09/2009 12:01
23/09/2009 14:13
 
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Eccomi di nuovo, bimbe.
L'avete visto questo documentario?

Vi metto il link...è una delle analisi più intelligenti e lucide che abbia mai sentito sull'uso del corpo femminile in televisione.

Perfino io, che guardo pochissimo la tv e non leggo certi tipi di riviste, mi sento continuamente e ossessivamente bombardata da questi messaggi. Figuriamoci quanto possono influire sulla maggioranza degli italiani, che invece davanti al video ci stanno fin troppo (e soprattutto: acriticamente).

Beh, un po' di serietà ci vuole, ogni tanto. [SM=x1913588]

23/09/2009 14:57
 
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Si vaiv è molto interessante, ma ahime anche piuttosto inutile...
si sa che tira più un p.d.f. che un carro di buoi..... [SM=x1915222]

è un po tardi mi sa.... [SM=x1915199]


Scat
23/09/2009 15:20
 
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Scat, ma non parla tanto dell'effetto di questi modelli sull'immaginario maschile (che, si sa, è piuttosto limitato [SM=x1915153] ) quanto dell'impatto sull'immaginario femminile e sul nostro modo di percepire noi stesse.

Io sono molto d'accordo sull'affermazione che ormai le donne tendono ad avere una percezione distorta di sé, cioè a vedersi (e a vedere le altre donne) come le vedono (o pensano che le vedano) gli uomini.
E anche il discorso sulla vulnerabilità e l'invulnerabilità mi sembra molto interessante. Io lo condivido pienamente.

Secondo me sono cose su cui è sempre utile ragionare: per quanto si possa credere di essere immuni da certi stereotipi, prima o poi ci si cade sempre (magari subliminalmente...).

Che poi si possa fare qualcosa per contrastare questa tendenza, è un altro discorso...ma almeno avremo le idee un po' più chiare, e questo non guasta mai! [SM=x1913582]
23/09/2009 15:33
 
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Ho inoltrato il link ad un'amica che si occupa di culcutra e società, linguaggi visivi e moda, ovviamente lo conosceva e anzi mi ha detto che dovrà presentarlo a delle serate e farne l'introduzione.... [SM=x1915232]
Quasi quasi ci vado, sarà veramente interessante starla a sentire... [SM=x1913588]



Scat
23/09/2009 15:41
 
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Lo penso anch'io...
Sai come l'ho scoperto? Leggendo gli estratti dei giornali STRANIERI sulla newsletter di Internazionale [SM=x1915202]
Sicuramente chi è "al corrente" come la tua amica lo conosce benissimo, ma mi domando quante persone "normali" sappiano che esiste [SM=x1915231]
23/09/2009 16:55
 
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ciao, piccolo contributo al discorso:

ho ricevuto recentemente la segnalazione, da un'associazione di donne, di un aricolo apparso sul financial times a proposito del fatto che nella tv italiana ci sono continuamente donne usate nella pubblicita', nello spettacolo in modo non rispettoso etc etc ..........

Sono seguiti altri articoli su altri giornali italiani, tipo questo sul corriere della sera
articolo corriere

Capisco che se ne parli. Mi sembra anche giusto. Per tanti motivi, ovvio. Per esempio, tra le altre, una delle cose che da veramente fastidio e' che apparentemente il valore delle donne finisca con la tenuta dei loro tessuti. Non ci sono altre chances, a meno di non vincere il premio Nobel e dimostrare con lucidita' che anche le donne pensano....

E confermo che vivendo per un po' all'estero ci si abitua ad uno stile di vita piu'"sobrio" e tornando non sembrano assurde solo le donne della tv, ma sembrano assurde anche le donne vere quando cercano di imitarle, con lustrini, scollature fuori dalla grazia e dal buon gusto .... e qui ce ne sono a pacchi.

[SM=x1915211] [SM=x1915211] [SM=x1915211] [SM=x1915211]

poverine, diciamo che non hanno avuto la possibilita' di trovare altri modelli, piu' costruttivi.

NON CREDO CHE SIA ORMAI TROPPO TARDI, SCAT

SECONDO ME LA COSA DA FARE E' VIVERE A TESTA ALTA FUORI DAI MODELLI PROPOSTI, E SFORZARCI DI ESSERE FELICI E DI "SUCCESSO" IN MODO DA COSTITUIRE UN ESEMPIO VIVENTE CHE SI PUO' ESSERE RISPETTATI COME PERSONE E NON SOLO COME "MODELLE"


------------------------------------------------
Vi stralcio qui un pezzetto dell'articolo sul financial times (anche se non ho trovato la fonte originale)

Dear Adrian, the answer is easy: Italy is out of history. Most Italians are brainwashed by the most vulgar and idiotic television and advertising in Europe - it's like Carpenter's They Live, in real life: most people do not realize how pathetic, humiliating, and archaic the situation is. Those who do either leave the country or try to survive somehow. You're correct: Italy is indeed stuck in the 50s. There is a passage in your article that perfectly sums up the situation: "Caterina Preti, a 19-year-old Italian student who moved from Milan to London in September, says: "I didn't really notice how bad it was until I moved. What I've noticed here is that you don't see girls in bikinis or naked women on television, always smiling. People in Italy are so used to it, there is no push to try to change it". It's sad, very sad.
23/09/2009 16:57
 
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PS: e questo e' un altro motivo per cui non guardo la tv
23/09/2009 17:56
 
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Sono d'accordo con quanto hai riportato, Draco...facciamo finta di essere moderni, ma per certe cose la mentalità è sempre quella degli anni '50. [SM=x1915199]

23/09/2009 23:55
 
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vedo pochissimo la televisione e quindi fortunatamente (o sfortunatamente dal punto di vista dell'aggiornamento) molte cose mi sfuggono.

Quel poco che vedo non mi piace per nulla.

Però secondo me in questo momento la questione femminile, se così vogliamo chiamarla, è solo un lato di un problema a mio parere molto più complesso e diffuso, che coinvolge tutta la società italiana, che mi pare arrivata alla frutta. Mi sembra che, più che la fantasia del '68, al potere sia arrivata l'arroganza, la maleducazione, la delinquenza, l'imbecillità, la superficialità e compagnia cantante. Quella che era la maggioranza silenziosa (e sana) non so nemmeno se ci sia più o se invece nel frattempo non si sia trasformata in una maggioranza acquiescente e complice, dove i ladri vengono chiamati furbi e gli onesti imbecilli.

E a farne le spese non sono solo le donne, che come al solito comunque sono sempre le prime a pagarne il prezzo, ma il futuro stesso della nostra società.

E' vero .... those who do either leave the country or try to survive somehow .....

come è altrettanto vero che basta vivere per qualche tempo (anche poco) all'estero, per accorgersi della differenza, anche se so benissimo che tutto il mondo è paese.

Io sono molto pessimista, perchè mi pare proprio che manchi la consapevolezza dell'imbarbarimento.


Ornella
- i peccati dello stomaco ricadono sul corpo intero (Snoopy) -
24/09/2009 11:12
 
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perchè mi pare proprio che manchi la consapevolezza dell'imbarbarimento.

è vero, purtroppo...alla maggior parte delle persone sembra vada benissimo così. [SM=x1915220]
24/09/2009 12:47
 
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Si' Ornellina, hai davvero ragione: la superficialità sulla percezione del corpo delle donne e' un sintomo della superficialita' dappertutto, e questo e' veramente troppo triste, al punto che si fa fatica a mantenere un po' di ottimismo.

Sono stata di recente coinvolta in una discussione riguardante temi scientifici. In teoria l'ambiente doveva essere serio. Si discuteva di posizioni divergenti, di come il giornalismo (televisivo) travisi di solito tutto, di come i falsi esperti dicano sciocchezze e siano ascoltati ... del fatto che anche gli studiosi dovrebbero cercare di divulgare di piu'. Ma quello che veniva proposto era solo un modo per controbattere alle sciocchezze battuta su battuta. Che tristezza, perche' mai dovremmo tutti scendere a schiamazzare un po' meglio per vedere se qualcuno ci da ragione?

Io francamente sono esterefatta e sconsolata. Io penso che la cosa che dovremmo combattere e' la perdita dei valori. E i valori, volere o volare, sono in qualche modo legati alla serieta', alla dedizione, alla fedelta' ai propri principi. In questo modo si potrebbe di nuovo riporre fiducia nella scienza (per esempio) pensando che per indagare sulla verita' (scientifica) ci voglia metodo, lunga applicazione, meditazione e onesta' intellettuale.

Niente schiamazzi, niente volgarizzazioni del corpo ... e della mente.
Moderazione e frugalita', che sono mezzi per affinare il cervello.

Mi viene da dire "teniamoci un po' su", ma non saprei a chi dirlo.
[SM=x1915182] [SM=x1915182] [SM=x1915182] [SM=x1915182] [SM=x1915182]

PS: .... beh, frugalita' in generale, non frugalita' contro chesso' le torte al cioccolato, un buon vinello, un caldo festeggiamento tra amici ....
[SM=x718613] [SM=x718613] [SM=x718613] [SM=x718613] [SM=x718613] [SM=x718613]
[Modificato da draco58 24/09/2009 12:50]
24/09/2009 13:23
 
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Chiaro, si parla di frugalità mentale [SM=x1913588]
24/09/2009 15:00
 
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MHM. Allora, mi sono riservata di guardare oggi con calma tutto il video per poi dire la mia. Devo dire che c'è molto di utile ma anche una parte che mi ha sempre infastidito di questi discorsi [SM=x718630]

Quella parte lamentosa e vittimistica, che parla dell'argomento come se l'oggetto, in questo caso, non fosse la donna "vera", ma quella mandria di veline, letterine, quadrettine quello che volete voi e che, insomma, "sono uno scandalo"... Guardandole un pò dall'alto. Mi sembra che sfugga che siamo sempre noi, quelle lì. Che noi donne siamo ANCHE quello. E che, se frutto di una scelta consapevole, quella può essere una strada. Basta poi usarla per se stesse, senza esserne prigiorniere, sapendo che, come qualcuna ha detto nel documentario, sei "prodotto". Ma che fa, se hai messo in conto? Insomma, non tutte vogliono dibattere di massimi sistemi e quelle che non vogliono/possono farlo hanno comunque diritto al mio rispetto: basta andare a vedere a cosa bisogna sottoporsi per rimanere "prodotti" vendibili in tv!! Nulla di facile, ve lo assicuro, in un mondo di uomini. Forse la prima cosa da accettare che vedo, in realtà, è la differenza, la varietà che ci distingue. E il sapere che, se si vuole fare quel mestiere, c'è un prezzo altissimo da pagare. Ma puoi non farlo però, puoi entrarci o esserci in mille altri modi, in tv oppure non esserci proprio, se non quando fanno un servizio su quello che fai per vivere. Perché grazie a Dio, non c'è più solo la tv. Anzi. La generalista, quella, sta morendo. Stiamo entrando in un mondo (internet, digitale terrestre ecc) dove la pluralità delle voci viene premiata, trova spazio per esprimersi. Quindi essere "merce" diverrà sempre più una scelta in un panorama molto più vasto. Non so, questo è quello che penso... senza nulla togliere al grande valore delle altre riflessioni espresse nel video, di cui dibatterei volentieri! Contenuti di questo tipo sono preziosi e "danno la sveglia" al cervello: ogni tanto ne abbiamo bisogno [SM=x1915145]
[Modificato da xypod 24/09/2009 15:19]


Xy, Prov. MI
24/09/2009 17:13
 
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hummmmmmm

Non vorrei fare un commento sul video. Partiamo da cio' che vediamo noi con i nostri occhi nella nostra vita anche normale, di tutti i giorni. Al lavoro, a casa, per strada, nel tempo libero. Parliamo di cio' che riguarda le persone vere, cioe' noi.

Dici bene XY che le donne, diciamo le persone, hanno mille sfaccettature, indubbiamente lati godibili, fascinosi, giocosi. Per alcune persone la realizzazione puo' essere anche quella di interpretare ruoli seduttivi, puo' essere quella di essere comunicatori. Ma perche' c'e' una disparita' e gli uomini possono farlo agevolmente vestiti mentre le donne, in certi contesti, no? Il problema, per me, non sta tanto nel fatto che le donne siano o no scoperte, sta nel fatto che il ruolo che si affibbia ad una donna scoperta e' esclusivamente quello di oggetto. Non piu' soggetto, dunque, ma proprio un prodotto, il che implica un prodotto da vendere. Questo e' veramente cio' che trovo degradante, per le donne in toto, non tanto per quelle che appaiono in tv.

Infatti secondo me e' una condizione degradante per tutti, maschi e femmine, essere considerati (o considerare se stessi) oggetti, o prodotti. Si potrebbe obiettare che sempre, quando si lavora, si offre un prodotto di noi stessi. Tutti i lavori pero', anche i piu' umili, debbono secondo me essere assolutamente ripettosi delle persone. A me pare invece che non sia tanto rispettoso il ruolo dato alle donne nel caso vengano considerate esclusivamente per il loro corpo. E sapete perche'? Perche' poi quando vogliono parlare, nessuno le ascolta piu'.
24/09/2009 18:42
 
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Tutto vero, ma non sta a noi proporci o meno come "oggetti"? Se mi faccio un'ottava di reggiseno come posso poi pretendere che un maschietto mi guardi per il mio cervello? [SM=x1915231] In certe situazioni di "merce", per quanto ne so, ci si mette. Quindi è quello il risultato che si cerca, che si vuole ottenere.

Nessuno si sognerebbe di parlare di Milena Gabanelli (Report) come di una "showgirl" perché lei si propone in un modo che non indica questo nel suo ruolo. Certo, probabilmente in cambio di questo accetta di non essere chiamata a fare la meteorina o la fotomodella o di non apparire su tutti i giornali di gossip. Lei lavora con il cervello, vuol dire che si può fare. Forse il problema è che ci sono poche donne che vogliono fare questa scelta... [SM=x1915206]
[Modificato da xypod 24/09/2009 18:42]


Xy, Prov. MI
24/09/2009 22:26
 
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Mah, sono perplessa. Non credo XY che ci siano poche donne che vogliono lavorare con il proprio cervello. Guarda che secondo me se una persona riesce a lavorare con il proprio cervello e' spesso perche' ha avuto la fortuna di trovarsi in una condizione favorevole. Magari un ambiente familiare che l'ha aiutata in questo senso.

Quello che mi pare, e' che se ci si mette in condizione di merce deve essere a causa della propria debolezza. Nessuna donna che abbia un'alternativa si sottopone alla tortura di avere un'ottava di reggiseno, di camminare su tacchi a spillo, di spalmarsi la faccia di belletto, di strizzarsi entro abiti scomodi etc etc.
Quale sarebbe lo scopo di farsi guardare, da un uomo qualsiasi, per il proprio corpo? o eventualmente di farsi "invidiare" (se possibile) da altre donne? Lo scopo deve chiaramente essere quello di raggiungere un certo potere. E dato che un potere del genere e' veramente effimero, e' chiaro che se ci fossero alternative percorribili col cavolo che una donna si meterebbe per scelta in una situazione cosi' scomoda.
Secondo me tutta questa situazione e' dovuta al fatto che le donne non hanno altri mezzi accessibili per ottenere potere (o non hanno accesso ad altri poteri, sic!). E' per questo che la situazione e' cosi' triste.

Questo andazzo e' anche necessariamente legato alla superficialita' dilagante. E produce anche superficialita'. Mi domando come faranno i signori uomini a ragionare di qualsiasi cosa (politica, scientifica, culturale, estetica) continuamente sollecitati da visioni sexy?

Ve lo immaginate un mondo al contrario? dove ci fossero dappertutto giovanotti coi corpi in bella mostra? chi ci serve il caffe', chi ci passa una telefonata, chi lascia intravvedere pezzi di pelle accavallando le gambe o chesso' io! Io non riuscirei a lavorare, credo, e nemmeno a pensare tanto chiaramente!
[SM=x1915153] [SM=x1915153] [SM=x1915153]
[Modificato da draco58 24/09/2009 22:43]
25/09/2009 11:34
 
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Hai ragione, Draco [SM=x1913588]

Ma il punto, del cocumentario credo, e del mio ragionamento, non è tanto che queste persone siano "vittim" perché costrette a fare così. E' chiaro che si tratta di una libera scelta. Il punto semmai è stabilire PERCHE' certi modelli sono accettati e soprattutto perché sono tanto di successo.

E' chiaro che c'è una distorsione nella mentalità di base, sia degli uomini che delle donne. Come al solito, in parte per abitudine storica e socio-culturale, in parte perché tutto sommato è MOLTO più comodo e rassicurante, tutti amano pensare secondo stereotipi fissi.
E così abbiamo i modelli fissi della donna-velina sgambettante, dell'intellettuale brutta, della donna non bella e vistosa ma in compenso eccessiva e sguaiata (come se dovesse compensare una sua "disabilità), della donna che conquista una posizione "simile" a quella di un uomo ma a patto di essere aggressiva e sopra le righe.

Il punto non è tanto la scelta che fanno le singole persone che si presentano in tv, è la riproposizione ossessiva di questi modelli, che come tali vengono presentati e fanno presa sull'immaginario di chi guarda e non ha sufficiente senso critico per poter discriminare.
E' vero che "quelle" persone si sottopongono volontariamente a quelle umiliazioni, ma questo non toglie che certe situazioni NON dovrebbero essere presentate sul video, nell'ambito per di più di spettacoli di intrattenimento (penso alle scene della doccia o del tavolo trasparente).

In un paese veramente civile e avanzato, queste cose NON si dovrebbero vedere in televisione, e punto. E notate che non sto parlando delle cosce o delle tette, ma delle situazioni e dei ragionamenti.
E quando dico "non si dovrebbero vedere", non intendo che andrebbero censurate: intendo che non dovrebbero essere considerate "normali", se non addirittura positive, dal pubblico stesso. Ma questo presuppone l'esistenza di una maturità intellettuale e relazionale che gli italiani, evidentemente, non hanno.

Se fossimo davvero evoluti e civili, queste distorsioni dell'immagine femminile e, alla fine, umana in generale, non sarebbero così pervasive, ma sarebbero limitate ai giornali scandalistici e a poche tv locali. Sarebbero un fenomeno marginale, non generale.
Invece, in qusto momento, sono donne come la Gabbanelli a essere un fenomeno marginale. Purtroppo.

Xy, vorrei condividere il tuo ottimismo sulla "morte della tv" come fenomano di massa, ma credo che da noi questo risultato non sia ancora così vicino come può sembrare. C'è veramente tutta questa informatizzazione di base, tutta questa facilità di accesso al web e a strumenti alternativi? Io credo proprio di no.
E soprattutto: se comunque la mentalità della persone è questa, e gli strumenti che potrebbero cambiare le cose (come la scuola e l'università) vengono sempre più impoveriti (e non solo finanziariamente, sto parlando anche di serietà e di prestigio), anche l'accesso ad altri strumenti ne verrà comunque condizionato.

E' un serpente che si morde la coda.

Per quanto riguarda l'ottava di reggiseno, questo lo sento come un problema molto personale [SM=x1915158]
Io non pretendo che gli uomini non mi guardino le tette (magari pretendo che lo facciano con una certa discrezione, ODIO quelli che sbarrano gli occhi come se non avessero mai visto una donna). E magari mi vesto anche in maniera da essere seduttiva, ma una cosa sono le relazioni "fisiche" con l'altro sesso, una cosa i rapporti intellettuali.
Io mi sono trovata spesso in difficoltà proprio perché (come tutti noi del resto) non faccio parte di una categoria preordinata: sono formosa ma non mi propongo in maniera aggressiva o vistosa, ho l'aria della bambolina ma non sono affatto svampita e inaffidabile (semmai sono anche troppo tedesca!), sono mite e gentile ma mi rifiuto di essere "patronizzata" (scusate, italianizzo il termine inglese perché in italiano non mi viene) e ho una sicurezza intellettuale che però non sento affatto il bisogno di sbandierare "tirandomela" troppo o mettendomi in competizione con tutti quelli che incontro (anzi, la mia competitività è estremamente bassa in generale...).

La contraddizione fra vulnerabilità e invulnerabilità, di cui si parla nel documentario, io la comprendo bene perché l'ho sempre vissuta: non ho mai voluto rinunciare al mio essere "femminile", alla gentilezza, alla mitezza, a un certo modo di vestire e di propormi, perché non li ho mai sentiti come antitetici alla mia intelligenza e alla mia cultura. Non ho mai cercato l'invulnerabilità come modello di vita, perché non è il mio modo di essere. Invece per molte persone questo mio "dualismo" è spiazzante: io dovrei essere o una fanciullina tremante in attesa del principe azzurro, o un'intellettuale angolosa e occhialuta dal sarcasmo sferzante: MAI e poi MAI tutte e due le cose insieme (e magari anche qualcosa di più).

Scusate la tirata personale, ma era per chiarire quale è stato il mio approccio a tutto questo...

Purtroppo valutare le persone secondo "gabbie" rigide è abitudine comune e, lo ripeto, molto comoda. Il guaio è quando queste gabbie sono DOMINANTI e soprattutto GLORIFICATE in quello che è, tuttora, il mezzo di comunicazione più usato e più influente.
Allora sì che non se ne esce più...
25/09/2009 11:39
 
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Interessante questa discussione.
A mio avviso Xy ha detto una cosa molto acuta: la scelta delle donne.
Il mondo è pieno di donne intelligenti che la fanno da padrona, donne con potere e/o cose da dire. Il punto è che queste donne NON SONO le showgirl.
A ciascuno il suo mestiere.
E a ciascuno la sua scelta.
Ci sono donne con un fisico mozzafiato che usano per lavoro, altre con un cervello da nobel che usano per lavoro.
Altre con le mani d'oro, e lavorano con quelle.
Io non vedo differenza.

L'unica cosa purtroppo che differenzia la donna che usa il suo corpo x lavoro da quella che usa la testa (o le mani) è che la prima è continuamente esposta al pubblico. E di conseguenza (come una pubblicità o una canzone) ne sei bombardato continuamente e sembra che ci sia/si parli solo di quella.

Sta all'intelligenza dell'uomo (e della donna) "vittima" di questo bombardamento, capire la realtà....


A volte mi sembra che la differenza la si voglia fare per forza.



Scat
25/09/2009 11:48
 
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Vaiv abbiamo scritto insieme e non ho letto il tuo commento!!!

E' molto interessante quello che dici e condivido il tuo stato d'animo riguardo all'inquadramento settoriale che troppo spesso si da alle persone. Anche io mi sento un po cosi.... [SM=x1913588]


Scat
25/09/2009 12:23
 
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Infatti, secondo me di questo si parla nel documentario, non della scelta di chi vuole percorrere una strada piuttosto che un'altra per la propria affermazione personale (ognuno è libero di fare la pornostar, se gli garba: e ci mancherebbe!), ma della presentazione CONTINUA di modelli fissi che non hanno nessun rapporto con le persone reali: e, quando vengono proposti in modo così generale e ossessivo, diventano, nemmeno tanto subliminalmente, i modelli a cui TUTTI sentono di doversi conformare per essere "giusti".

Da cui il dilagare della chirurgia estetica, soprattutto fra le ragazzine.

Diaciamo che io sono convinta che certi strumenti di comunicazione dovrebbero prima di tutto educare a una MIGLIORE accettazione di sé e degli altri, e in generale della realtà nella sua complessità, non glorificare degli stereotipi piatti e tutto sommato irreali per fare audience: stimolare l'evoluzione dlle persone, non il loro imbarbarimento.

Come sono utopica, eh. [SM=x1913582]
[Modificato da thevivons 25/09/2009 12:24]
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