Io li ho chiamati biscotti delle tre tazze, perché una mia amica li chiama così, ma hanno mille nomi (mia madre li chiama biscotti della fattoressa perché la ricetta arrivò dalla moglie del fattore tantissimi anni fa...).
Si fanno così:
500 g di farina
1 tazza da tè di zucchero
idem di OEV (olio extravergine d'oliva; ma io ne metto un po' meno)
idem di vinsanto (ma penso che un qualunque vino liquoroso semisecco vada bene)
un altro po' di zucchero per passarci i biscotti
Io preferisco lo zucchero di canna, vengono anche più belli e profumati, ma fate voi.
Si impasta il tutto, fino a raggiungere una consistenza tipo pastafrolla. Alla bisogna si può aggiungere un po' di vinsanto o d'olio per impastare meglio.
Si fanno delle ciambelline grassocce (vedi foto Traudi), si passano nello zucchero da tutti i lati e si cuociono in forno a circa 70°. Quando sono un po' abbronzati sono cotti.
Se ve li dimenticate in forno e si bruciacchiano, niente paura, di solito basta grattare via lo zucchero che si è caramellato...