Mia madre cuce anche (e fa dei gran bei vestitini), ma questo è un calzone commestibile
Come tutte le ricette di mia madre, è buono, leggero e superappetitoso.
Però, come in tutte le ricette di mia madre, le dosi sono a OCCHIO.
Allora, si prende della pasta di pane fatta con la ricetta preferita (io la faccio con la farina di grano duro, viene più tosta ma è più saporita e ha un bel colorino) e la si tira abbastanza sottile a forma più o meno di rettangolo.
Al centro del rettangolo si mette il ripieno, composto di radicchio rosso (trevisana o simili) tagliato a striscioline, prosciutto crudo (o speck) anch'esso a striscioline e olive nere o marroni a pezzetti. Tutto a crudo, condito con un po' d'olio (sconsiglio il sale perché ci pensano già il prosciutto e le olive).
Ai lati del ripieno si fanno dei tagli obliqui nella pasta, in questo modo:
e poi si ripiegano le strisce così ottenute sopra il ripieno, fino a chiudere il tutto, lasciando però fra una striscia e l'altra delle fessure da cui deve "occhieggiare" l'interno del calzone. (Insomma, mi sono spiegata malissimo, ma spero si capisca
) In questo modo tutto si cuoce benissimo (provare per credere) e non si hanno accumuli di liquido.
Si unge con un po' d'olio e si mette in forno, a temperatura pizza (i tempi sono più o meno quelli di una pizza, nel mio forno 15-20 minuti).
E' slurposissimo