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Problemi organizzativi giardino

Ultimo Aggiornamento: 20/11/2006 17:10
19/11/2006 12:52
 
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Scusate il titolo ermetico, ma non saprei che titolo dare.
Allora, come spiegato in altri post, l'esposizione del mio giardino è in netta ombra da settembre a febbraio, quando le ore di luce si alungheranno e avrò il sole quasi tutto il giorno.
Ed il problema è proprio questo.

Il terreno s cui i miei sforzi si sono concentrati in questi 8 anni è un terreno io credo di riporto, alluvionale, alquanto argilloso ma di colore chiaro, grigio chiaro.
Molto compatto nonostante il drenaggio non manchi, poichè svariati ciottoli e poi pietre, rendon alla fine la struttura dello stesso, non soffocante.
Dove arrivava il mio sapere allora e dove ho potuto, ho ammendato quanto possibile, cercando di ammorbidire con stallatico, torba nera, sabbia, agriperlite, argilla espansa e spesso, terricci diamentralmente opposti a quello che è presente, il tutto incorporando.

Però, vivo in un luogo molto molto umido ed anche il terreno è decisamente umido-bagnato.
In profondità anche in altre stagioni, ovvero dopo 30 cm anche in estate il terreno è bello fresco.

Il problema però, è che se ora prosperano le piante che godono di queste condizioni, da febbraio in poi, il terreno diventa alquanto asciutto e polveroso in superficie e ciò che dapprima era in mezz'ombra/ombra, ora è in pieno sole.
Quindi ciò che prima godeva ora soffre e a volte schiatta pure.

Mi si è reso abbastanza chiaro, che le colture da sole, in genere vogliono terreni sabbiosi leggeri e spesso, da neutro ad alcalini, mentre di contro quelle da mezz'ombra ombra, suoli bruni, morbidi, ma freschi e spesso acidi.

Ecco, in questa stagione, è in un modo e in primavera non lo sarà più e dietro a questa situazione ci stò uscendo fuori di testa.

Che dovrei fare secondo voi? [SM=x718547]



19/11/2006 16:42
 
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River, dal basso della mia ignoranza e' molto difficile risponderti. [SM=x718567]

Di solito quando un giardino va ammendato si tratta di far venire camionate di roba.. il che e' un intervento decisamente costoso e invasivo. Non e' certo un lavoro che si fa con il sacco di terriccio presono insieme alla spesa.

E quindi va fatto a ragion veduta, essendo abbastanza sicuri di quello che si fa.

L'unica idea che mi viene e' che, come terrazzauta, puo' in molto casi essere utile avere piante in vasi, vasconi o recipienti separati che ti consentano di dare il terriccio giusto a ciascuno, di evitare che il piu' forte prenda tutto e anche di gestire al cosa fai da te circoscrivendo eventuali errori.

Si potrebbero anche creare le aree di terra controllata separate con muretti, o teloni da stagno, geotessili o altro.... ma qui si va piu' sul complicato.

Insomma, se io avessi un giardino proverei lo stesso a fare dei vasconi, magari mimetizzandoli da aiuole.... Mi pare che un discorso simile fosse gia' venuto fuori con la Rosa... tanto tempo fa.

Ecco, visto che i miei adorati recipienti di polietilene nero (quelli utilizzati per i vasconi sopraelevati) si trovano a poco e sono praticamente perfetti per lo scopo..... io proverei a creare delle aiuole seminterrandone alcuni, mascherandoli con dei blocchetti di tufo o altro....

E se il problema e' il drenaggio, se il tuo terreno e' in pendenza postesti proprio prevedere dei tubi o dei condotti per lo scarico dei vasconi o non seminterrarli.....

Insomma, per essere sicura di dare la pappa giusta ad ogni piantina, visto che lo spazio non e' infinito, potrebbe essere anche una buona strada.... non particolarmente limitante.

A parte le vere bestie, tipo alberi di alto fusto o quel glicine che ti fa il giro della casa e affonda le radici a strametri di profondita', nei vasconi riesci a coltivare praticamente tutto.

Qui il nostro quartiere e' praticamente fatto di case che hanno terrazzi ai posto dei tetti, e c'e' gente che nei vasconi ha alberi di 8 metri e li deve togliere non perche' non crescerebbero di piu', ma per ovvie questioni di sicurezza.

Insomma, creare dei pezzi di terreno di cui sei sicura per le piante "pregiate", invece che rifare tutto a camionate e lasciare fuori in piena terra solo le "bestie", il prato o le piante piu' sode a cui tieni di meno o che hanno meno bisogno di terreno straricco e stracontrollato... insomma, "terrazzizarti" un po', potrebbe essere una strada?

Altre idee non me ne vengono e, ripeto, qui ci vorrebbe un esperto...
19/11/2006 18:13
 
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Sì capisco, un po' quello che ho fatto con un ciclamino interrandolo con tutto il vasetto.

Lo sò, che ammendare con qualche sacchetto non è sufficiente; in altri momenti ho cambiato interamente metri e metri di terreno e dove l'ho fatto, i risultati si vedono, ma problemi di avvicendamento alla casa, non consentono oltre il caricarsi sacchi sulle spalle per diversi metri.
Poi vi spiegherò..

Per certi versi quel che tu mi stai proponendo, e ti ringrazio per l'aiuto offertomi, in qualche parte del giardino l'ho attuato.
Per il resto, pensare di coltivare fuori terra, quando la terra in teoria c'è mi rimane un po' rospo in gola.

Però ci ragiono un attimo.
Uno, nessuno e centomila

[Modificato da riverviolet 19/11/2006 18.20]

19/11/2006 18:22
 
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Navigando, non e' che abbia cercato molto, mi e' saltata fuori questa pagina che contiene parecchi spunti interessanti.

Spero che il trifoglio ti piaccia... [SM=x718579]
19/11/2006 18:27
 
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Ahahah, il trifoglio quì è una delle tantissime infestanti, ci stà di casa proprio.

I neffetti se guardo la flora locale autoctona è tutta composta da piante che vogliono mezz'ombra e terreno umido, anche pesante.
In alcuni punti, secondo rilevamenti il ph, non supera i 6,6, in altri si alza un poco.

I geranium e così, arum, calle, crescono anche in pieno sole. Forse potrei considerare la stagione invernale e non quella primaverile, ombreggiando solo ove serve.
Notavo come, in pieno sole estivo io possa coltivare alcune piante considerate assolutamente da ombra e il lamium maculatum ad esempio, è un autoctono.

Vado a vedere il link che mi hai passato, ringraziandoti ancora.
19/11/2006 18:33
 
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Ho letto. Sembrerà incredibile ma ho tutti i prametri che servirebbero.
Da quest'anno ho immesso anche la compostiera, speriamo di riuscire a migliorare le cose.


19/11/2006 19:20
 
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Ciao Sonia...ho letto di la, nel post delle talee....della tua avversione di questi giorni per il giardino.
Guarda, non ti voglio consolare e vado anche OT....perchè purtroppo non ho la "ricetta" per aiutarti [SM=x718594] ...ma ti posso dire che a me succede spesso....
Mi succede di guardare in giro e di non trovare una, dico una, cosa che mi piaccia....mi sembra tutto sbagliato, tutto inutile...tutto senza capo nè coda...specie in questa stagione, quando le fioriture si stanno esaurendo e addosso sento la stanchezza di tutti gli sforzi che ho fatto (anche fisici)!
L'idea di Indaco mi sembra buona...certo uno cerca sempre la soluzione piu' semplice (anche economicamente parlando)...cerca di fare al meglio con poca spesa e poca fatica...pensaci...elabora...guardati in giro...ma non ti abbattere [SM=x718577]

19/11/2006 22:08
 
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Grazie Antonella, due coccole così inaspettate fanno sempre tanto bene.
Fatichi e spendi, quel che puoi e come puoi, ti industri, cerchi di livellare le lacune, nel mio caso, cognitive botaniche per avere sott'occhi qualcosa di soddisfacente, poi guardi fuori e ti dici: 'ma che diamine ho combinato?'.
Che poi, insomma, ammendare sì ok, ma alla fine dovrei tentare di coltivare quello che è adatto, senza scalare montagne altissime e piano piano stò arrivando a questo punto.
A scapito a volte di quel che piace davvero. [SM=x718567]
20/11/2006 06:20
 
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avversione proprio no, ma certo insoddisfazione tanta.
Anche la mia terra è brutta, specie quella intorno a casa per via della costruzione della stessa.
Potresti magari agevolare le piante in terra che sai possano crescere bene senza troppi broblemi e tenere in vaso le altre.
In certi momenti averle in vaso può essere anche comodo, le sposti negli spazi momentaneamente vuoti, dove ci sono il sole o l'ombra..
Anche fare delle piccole aiuole rialzate. Fai il bordo di pietre e aggiungi terra solo in quel punto lì, almeno le piante hanno un pò per crescere di terra buona prima di arrivare al punto brutto, ma ormai saranno più forti.

Dai dai su , non demoralizzarti, che allora apriamo un club [SM=x718536]
20/11/2006 10:05
 
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Cara Sonia, non ti abbattere, i momenti difficili capitano, tanto più quando si combatte contro problemi così complessi [SM=x718595]

Io non posso aiutarti, come abbiamo avuto già modo di dire più volte le nostre situazioni sono diametralmente opposte, posso magari raccontarti quello che, nel mio piccolo, sto facendo.

La mia aiuola grande (quella dell'anno scorso, ormai non ne potrete più di sentirne parlare) è nata proprio perchè in quello spazio ho provato a piantare rose e perenni che però stentavano, soffrivano il secco e il vento, il terreno era tutto sassi (ma non sassi piccoli, lastre grandissime), allora abbiamo sopraelevato, abbiamo costruito intorno il muretto in pietra e rimesso terra nuova, concimata e "morbida"....il lavoro è stato grande, ma ne è valsa la pena, le stesse piante che avevano stentato per anni, nel giro di una stagione sono come rinate!

Certo non posso fare aiuole sopraelevate ovunque, inoltre voglio coltivare in "piena terra", quindi l'aiuola l'ho destinata alle piante "preferite", altrove ho adottato un'altra strategia: scelgo solo quelle piante che sono sicura troveranno il loro habitat, ho dovuto rinunciare alle amate acidofile, agli arbusti delicati, clematidi....ho trovato una buona riuscita nelle rose (antiche non rifiorenti e selvatiche), lavande, cisti, elicrisi e via di questo passo.

Purtroppo significa rinunciare a tante cose che mi piacciono, ma dovendo scegliere preferisco piante sane e che prosperano facilmente a piante difficili che agonizzano [SM=x718569]

Magari dico delle stupidaggini, ma potresti provare ad usare piante che hanno un netto periodo di riposo invernare (con perdita di foglie o parte aerea) in modo che avvertano di meno il cambiamento tra bella e brutta stagione, pacciamare molto in inverno per mantenere l'umidità del suolo, oppure creare dei pergolati sempreverdi che ombreggino in modo stabile le piante più delicate. [SM=x718569]
20/11/2006 10:27
 
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Grazie a tutti per il sostegno, mi sono intenerita tutta e mi ha fatto bene.
C'è da dire che la mancanza di sole ultimamente stà pesando parecchio sul mio umore. Se non fosse per il monte dell'autostrada (pur bello dopotutto, un bel polmoncino dove nidificano gli aironi) vedrei il mare e il sole.
Osservando meglio il terreno ieri, quello originario è argilloso-siliceo e così si spiega come i dianthus prosperino così bene. E non capisco perchè è andato il convolvus cneorum, visto che tra l'altro era sopraellevato, zona laghetto, quindi praticamente sabbia e un po' di terriccio.
E continuo a non capire, le salvie sono 4 due officinali, la farinacea ancora preptentemente in fiore e una nemorense.
E così la mia confusione sale, queste dovrebbero manifestare problemi e non fiorire affatto, no?
[SM=x718551]

In alcuni punti comunque, mi sono resa conto di aver agito, a vasconi e aiole sopraelevate per istinto.
Continuerò di questo passo.

Ora smetto di stressarvi, grazie ancora. [SM=x718608]
Uno, nessuno e centomila

[Modificato da riverviolet 20/11/2006 17.00]

20/11/2006 16:17
 
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Re:

Scritto da: riverviolet 19/11/2006 22.08
....
Che poi, insomma, ammendare sì ok, ma alla fine dovrei tentare di coltivare quello che è adatto, senza scalare montagne altissime e piano piano stò arrivando a questo punto.
A scapito a volte di quel che piace davvero. [SM=x718567]



Anch'io ho dovuto "scegliere"....e mettere al bando le magnolie ad esempio e azalee, rododendri... e mi sa anche le clematidi (ma ti dirò il prossimo anno)...
Il mio terreno è molto argilloso, compatto e poi ho poco fondo...la casa è costruita su una collina rocciosa, poi per risparmiare han lasciato il terreno in leggero declivio (in certi punti non troppo leggero)...e 20 cm. sotto terra c'è già roccia...
La soluzione migliore sarebbe stata quella di realizzare delle terrazze, ma all'epoca non si poteva (tra l'altro la zona è bloccata dal vincolo ambientale)ed ora ormai!...insomma io mi sono arrangiata!
Dove ho potuto ho sostituito la terra, tolto sassi piu' o meno grandi e usato tanto stallatico....in qualche caso ho alzato un pochino il livello delle aiuole....
e poi ho fatto una scelta delle piante da coltivare.... e quelle che proprio non posso coltivare in piena terra, e che mi piacciono troppissimo (come le camelie) le coltivo nei vasi...

20/11/2006 17:10
 
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Io invece vlevo a tutti i costi una magnolia grndiflora e una camelia in piena terra che distavano dal pruno diversi metri, peccato che quest'ultimo si è schiatato a terra a fine estate e così l'ombra di cui godeva la piccola camelia, no c'è più.

Bè, scavai a mani nude una aiola di un metro e mezzo per altrettanti e quasi uno di profondità, cambiando completamente il terriccio.
Quasi la stessa cosa per la magnolia e gran parte di quella aiola, tant'è che nè lei, nè le acquilegie, nè tantomeno le digitalis mostrano segni di disagio o clorosi di qualunque tipo.

Stavo giusto pensando ad un possibile tunnel di rampicanti a protezione della camelia e dell'Hidrangea quercifolia, in vista del la prossima estate, mi sà che è l'unica chance.
La magnolia grndiflora è piccolina, occorerranno almeno 10 anni affinchè possa ombreggiare.
Il Lillà che potrebbe dare una mano, è lento da morire.
Meno male che Boule de Neige sembra voler arrivare in cima all'everst, ma quando il sole correrà da est ad ovest sostando per almeno ore nel mio giaridno, nelle ore più calde colpirà in pieno sia la camelia che l'Hidrangea.

Sì, forse la soluzione stà nei rampicanti, anche annuali o defoglianti a copertura di queste due.

Comunque niente da fare, errori miei, avesi saputo all'ora quel che sò adesso, non avrei immesso certe piante, anche se, non avrei mai pensato che 4 metri di albero si sarebbe schiantato al suolo. [SM=x718537]
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