Scusate il titolo ermetico, ma non saprei che titolo dare.
Allora, come spiegato in altri post, l'esposizione del mio giardino è in netta ombra da settembre a febbraio, quando le ore di luce si alungheranno e avrò il sole quasi tutto il giorno.
Ed il problema è proprio questo.
Il terreno s cui i miei sforzi si sono concentrati in questi 8 anni è un terreno io credo di riporto, alluvionale, alquanto argilloso ma di colore chiaro, grigio chiaro.
Molto compatto nonostante il drenaggio non manchi, poichè svariati ciottoli e poi pietre, rendon alla fine la struttura dello stesso, non soffocante.
Dove arrivava il mio sapere allora e dove ho potuto, ho ammendato quanto possibile, cercando di ammorbidire con stallatico, torba nera, sabbia, agriperlite, argilla espansa e spesso, terricci diamentralmente opposti a quello che è presente, il tutto incorporando.
Però, vivo in un luogo molto molto umido ed anche il terreno è decisamente umido-bagnato.
In profondità anche in altre stagioni, ovvero dopo 30 cm anche in estate il terreno è bello fresco.
Il problema però, è che se ora prosperano le piante che godono di queste condizioni, da febbraio in poi, il terreno diventa alquanto asciutto e polveroso in superficie e ciò che dapprima era in mezz'ombra/ombra, ora è in pieno sole.
Quindi ciò che prima godeva ora soffre e a volte schiatta pure.
Mi si è reso abbastanza chiaro, che le colture da sole, in genere vogliono terreni sabbiosi leggeri e spesso, da neutro ad alcalini, mentre di contro quelle da mezz'ombra ombra, suoli bruni, morbidi, ma freschi e spesso acidi.
Ecco, in questa stagione, è in un modo e in primavera non lo sarà più e dietro a questa situazione ci stò uscendo fuori di testa.
Che dovrei fare secondo voi?